sono possessore di un forno a legna che utilizzo per cuocere pizze, focacce e farinate.
Nonostante sappia che alcune tipologie di legna sono più indicate di altre, per non buttare via niente sono solito utilizzare, come combustibile, rami provenienti da potature varie, principalmente piante del mio giardino. A tal proposito vorrei essere sicuro che non ci siano controindicazioni (tossicità o altri problemi) nell'utilizzo di alcune essenze per la cottura di cibi: nello specifico legna derivata da piante di alloro o di tuia.
Ciao, se si cuoce il cibo e si mantiene la fiamma accesa si potrebbe avere una ricaduta aromatica poco gradita sugli stessi (pizza-prodotti in teglia aperta), riferendomi a piante aromatiche. Nel caso del pane se si utilizza il forno dopo avere tolto le braci e la legna in combustione,io penso che non possano esserci incisioni negative da parte della tipologia del legno. Specialmente se il tiraggio del camino é stato ottimale. Però sarei sempre prudente , giusto per non fare da cavia a risultati della combustione di legna tipo oleandro,tuia e similari. Questi ultimi, ben stagionati, sarebbe meglio usarli nella stufa a produrre calore soltanto. Ci vorrebbero analisi precise e studi per poter dare risposte sulla combustione di legni, cosiddetti, velenosi
Dipende un pò dalla tipologia del forno, se come dice Bepi togli tutto il fuoco e le braci, chiaramente i problemi sono molto limitati, se per esempio bruci le foglie di olivo nel forno e dopo ci cuoci la pizza per intenderci direttamente come in pizzeria, la pizza dieventa amara di gusto, un piccolo esempio... Ci sono libri in merito, se vuoi approfondire, con accenni sui legni, sia sulle cotture: "L'antica tradizione del forno a legna" Balleari- Traverso interessante nel suo insieme.