Torino, capofila nella lotta al sacchetto inquinante
Dal 2010 Torino sarà un po' più verde. Dopo gli annunci dell´estate, c´è la firma del protocollo d´intesa con tutte le associazioni di categoria. Città all´avanguardia, già copiata da altri comuni italiani che stanno chiamando Palazzo Civico per conoscere le basi dell´accordo: dal 2 aprile 2010 Torino vieta i sacchetti di plastica, per ora quelli piccoli che si portano via con la spesa al mercato o al supermercato. Per capire quanto possa essere inquinante quel piccolo sacchetto bianco, basti sapere che l´ambiente ci mette 400 anni a distruggerne uno non correttamente smaltito.
Una rivoluzione in due fasi. Un periodo di sperimentazione, una "buona pratica" parte in realtà già a dicembre e dura fino al 31 marzo. Durante questi mesi, i tradizionali shopper in polietilene (chiamati "con manico in canottiera") sono tollerati, ma commercianti e ambulanti sono caldamente invitati ad eliminarli man mano e a sostituirli con sacchetti bio in Mater-Bi, che hanno il pregio di essere biodegradabili in sei mesi dalla data della produzione. Torino trascina nel suo percorso verde anche gli altri comuni della Provincia. All´iniziativa dà la sua adesione anche l´assessore provinciale all´Ambiente Roberto Ronco e c´è già che auspica che sia presto tutta la Regione a promuovere il cambiamento.
Gli assessori all´ambiente Roberto Tricarico e al commercio Alessandro Altamura sollecitano però i consumatori ad usare per la spesa sin da oggi borse in cotone o iuta, le colorate "cabas" che alcuni commercianti sensibili e anche qualche ambulante hanno peraltro già cominciato ad utilizzare. Più facile per la grande distribuzione che ha la possibilità di dare un giro di vite in poco tempo, più problematico per ambulanti e piccoli esercenti al dettaglio, che devono avere tempo e mezzi per adeguarsi. Qualcuno si è già messo al passo. Da Eataly alla libreria Asino d´Oro, sono numerosi quelli che hanno dimostrato da tempo di avere un animo verde. Nel frattempo, Palazzo Civico e associazioni si impegnano a promuovere campagne di informazione, progetti nelle scuole, distribuzione di shopper riutilizzabili, mentre le aziende che producono sacchetti di plastica devono anche loro riciclarsi e diventare produttori bio.
Re: Torino, buste di plastica fuorilegge da aprile
12/12/2009, 10:21
la normativa a livello nazionale è slittata però al 2011 ben venga il mater-bi ma bisognerebbe pensare a degli shopper riutilizzabili(mia madre per la sua spesa utilizzava shopper di stoffa)in quanto con spese pesanti si rompono facilmente Anche in agricoltura il mater-bi dovrebbe essere maggiormente diffuso.Pensate ai teli per la pacciamatura o per le coperture temporanee di piccoli tunnel
Re: Torino, buste di plastica fuorilegge da aprile
12/12/2009, 18:52
Basta con i sacchetti, ovunque vado pure nei grandi deserti del nord Africa, sacchetti ... ... ... in mare, sacchetti ... ... ovunque e nel parco sotto casa mia; lo stesso andrebbe trovata una soluzione per le bottiglie vuote vaganti della birra, saluti, Mario
Re: Torino, buste di plastica fuorilegge da aprile
14/12/2009, 8:16
bene, però non vorrei che tra 5 anni quando tutti si saranno convertiti al nuovo materiale si scoprisse che era mooooolto più inquinante del vecchio, come succede quasi sempre quando i burocrati si mettono in testa qualcosa e la impongono grazie al potere politico