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Thanet Earth, 91 ettari di colture protette

05/06/2009, 7:31

1,3 milioni di piante disposte in 7 enormi serre, ciascuna delle dimensioni di 10 campi da calcio, alimentate da un proprio sistema di rifornimento energetico. Questi i numeri di Thanet Earth, un immenso complesso di serre situato nell'isola di Thanet, nel Kent britannico. 7 mini-centrali produrranno calore ed energia elettrica abbastanza per rifornire mezza isola di Thanet, il settore nord-est che ingloba le città di Margate, Broadstairs e Ramsgate.

Il progetto era stato recensito su GenitronSviluppo.com (vedi di seguito) già nel giugno 2008. Ora il progetto è diventato realtà e si presenta come una delle serre più monumentali e tecnologicamente avanzate dedicate alla coltivazione idroponica di orticole.

Ecco un estratto della presentazione:

Thanet Earth: Fabbrica di Ortaggi o Agricoltura Sostenibile? Thanet Earth, l'agricoltura idroponica da record in Inghilterra. Sviluppo sostenibile, efficienza di risorse e industria alimentare in una serra da 91 ettari

by GenitronSviluppo.com - giugno 2008


Il Thanet Earth è un progetto da record e che va segnalato come un 'assaggio' di un possibile futuro che ci attende. Oltre a costare in totale 80 milioni di sterline, il Thanet Earth andrà a rappresentare il più grande sistema di coltivazione in serra (e idroponica) dell'Inghilterra, il Thanet Earth sarà esteso su una superficie totale di 91 ettari e aumenterà del 15% la produzione di verdure del Regno Unito. Cetrioli e peperoni verranno raccolti continuamente da febbraio a ottobre o pomodori per 52 settimane all'anno. Le colture del Thanet Earth sono sospese dal soffitto (da 8m di altezza) in grandi filari e coltivate con metodo idroponico in modo che le loro radici non tocchino il suolo gesso del Kent inglese. Questo tipo di agricoltura industriale è relativamente comune nei Paesi Bassi ma non è mai stato tentato uno sviluppo su larga scala come in questo caso per il Thanet Earth nel Regno Unito. Ma grazie ai consumatori sempre più esigenti di verdure e prodotti ortofrutticoli disponibili tutto l'anno, un consorzio di produttori olandesi avvicinandosi ai fornitori inglesi di prodotti freschi hanno lanciato la sfida per sviluppare il progetto del Thanet Earth. I vantaggi del modello di coltivazione ad agricoltura idroponica sono evidenti. La verdura di stagione cresce continuamente al riparo dalle vicissitudini climatiche, grazie ai necessari nutrimenti e ad un illuminazione artificiale che va ad allungare i processi di fotosintesi anche per una parte della notte. (...)

Come spiega l'amministratore delegato di Thanet Earth e di MD: 'Il vantaggio che offre è considerevole, soprattutto per quanto riguarda il controllo delle colture, non toccando terra saranno infatti esenti quasi totalmente da malattie e funghi e comunque si ci sarà un controllo costante dei nutrienti, di luce e di temperatura. Il risultato è una coltivazione che rende dalle 2 alle 4 volete più in termini di tempo.' L'agricoltura idroponica del Thanet Earth dove le piante vengono nutrite con un acqua arricchita di sostanze nutritive piuttosto che dal suolo, consente la sospensione delle coltura in altezza piuttosto che in larghezza facilitandone la raccolta dei prodotti ed un controllo e monitoraggio delle condizioni da computer.

Le piante coltivate nel Thanet Earth saranno cresciute in stuoie di lana di roccia, una fibra naturale dove viene soffiata attraverso aria creando un processo molto simile allo zucchero filato. Le piante sospese in 'grondaie' sospese dal soffitto e agganciate con cavi metallici sono alimentate da un sistema a goccia con acqua, azoto, fosforo, potassio e magnesio; mentre le api rilasciate all'interno provvedono impollinare le piante e vespe, coccinelle e altri insetti vengono utilizzati per eliminare gli eventuali parassiti che danneggiano le piante. Nel Thanet Earth ogni centimetro quadro è verniciato di bianco per riflettere la luce del sole. I lavoratori infatti indosseranno occhiali da sole per la naturale protezione degli occhi dalla forte luce.

Considerando l'enorme progetto del Thanet Earth, secondo gli sviluppatori e i progettisti, sono state adottate ottime misure per garantire un ridotto impatto ambientale. Realizzando enormi riserve per la raccolta dell'acqua piovana e il riciclo dell'acqua utilizzata nella coltivazione idroponica, consentirà a Thanet Earth di essere autosufficiente da maggio a settembre non utilizzando comunque falde acquifere di pubblica utilità. I 32 MW di energia elettrica generata combinata al calore prodotto verranno trasmessi nella rete nazionale in modo da compensare i costi significativi del Thanet Earth mentre una parte delle emissioni di CO2 prodotta dalla combustione dei gas sarà utilizzata per arricchire l'atmosfera della serra. Anche l'illuminazione notturna dei pomodori avrà il minimo impatto visivo per il Thanet Earth, ha spiegato McVicars, realizzando una struttura sfumata sui lati e un tetto in grado di mantenere il 95% della luce all'interno. Nonostante i suoi vantaggi, McVicars sostiene che il modello del Thanet Earth sia improbabile da replicare in tutta la Gran Bretagna. 'Dai nostri dati questo sito è perfetto, qui abbiamo il 17% in più di luce rispetto a molte zone come nei dintorni del Tamigi tutto l'anno e questo è veramente per noi fondamentale.'

Obiettivo del Thanet Earth, visto il suo considerevole aumento di prodotti agricoli del 15% per l'Inghilterra, sarà quello di dare un forte impulso alla produzione interna, riducendo la dipendenza delle importazioni.

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Fonte: GenitronSviluppo

Re: Thanet Earth, 91 ettari di colture protette

05/06/2009, 21:31

Che boiate!
Non conosco il progetto ma ho un amico che ha percorso la strada della coltivazione idroponica di ortaggi, naturalmente non su questa scala. Come per tutte le realtà ipertecnologiche agricole oggetto di tanta e tanto spinta porpaganda da parte di chi governa per innescare il solito volano economico che nulla a a che fare col miglioramneto del tenore di vita degli agricoltori, la sostanza della cosa si è rivelata un totale fallimento dal punto di vista imprenditoriale perchè la verdura non può essere altrettanto buona di quella maturata al calore del sole.
Perchè la paventata "necessità" di disporre di verdure fresche in ogni momento dell'anno è pura invenzione che a nessuno viene in mente di mangiare un pomodoro in gennaio a meno chi non abbia problemi mentali che sostituiscono gli usuali problemi economici dei poveri terrestri.
Perchè in stagione, il sistema idroponico non è minimamente concorrenziale con la coltivazione in pieno campo, neanche nelle condizioni più sfavorevoli per le seconde.
Se a questo aggiungiamo che ci danno praticamente degli imbecilli dicendoci che tutti quegli ettari di coltura protetta non hanno alcun impatto ambientale solo perchè si producono l'aria calda con impianti propri allora mi infervoro e sono animato dall'unico desiderio di gettare fango su tutto quello che vogliono far credere siano in grado di fare i contadini ipertecnologici e che invece è solo porpaganda, pura propaganda. I contadini non hanno bisogno di niente di ciò che gli offre la tecnologia del ventunesimo secolo, l'unica cosa che gli serve è che i loro prodotti vengano pagati quello che valgono ovvero: il 60-70% del budget familiare del cittadino medio.

Re: Thanet Earth, 91 ettari di colture protette

08/06/2009, 14:47

Tremor su diversi aspetti sono d'accordo con te, ma molta gente compra prodotti fuori stagione, anzi manco lo sanno più qual'è la stagione di questo o di quel prodotto, te lo dico io
che ho, per esempio, mia moglie che, fuori dal periodo di ns produzione, compra pomodori per tutto il resto dell'anno nonostante io glielo sconsigliassi...
L'aspetto meno brutto potrebbe essere quello di costruire posti di lavoro per i giovani, ma per il resto è solo megalomania fantascientifica!
Ciao
Domenico

Re: Thanet Earth, 91 ettari di colture protette

08/06/2009, 15:43

Pensa che mia moglie compra il latte a lunga conservazione :lol: :o :oops: :roll:
Succede perchè io non glie lo porto a casa tutti i giorni e poi non me lo paga, chi mne lo fa fare :mrgreen: :cry:

Re: Thanet Earth, 91 ettari di colture protette

08/06/2009, 23:10

Finisce sempre così:nella casa dell'oste manca sempre il vino ;)
comunque voglio dire che ormai alcuni prodotti come il pomodoro sono coltivati esclusivamente sotto serra anche nella stagione calda e che la mancanza delle buone terre indica sempre più la strada delle colture protette come alternativa economicamente sostenibile.Il servizio di report ha messo in evidenza come ormai i terreni migliori sono oggetto di speculazione edilizia e finanziaria e quindi le terre diminuendo bisogna farle fruttare in modo intensivo cosa possibile con le colture protette.Poi se queste sperimentazioni non gravano sui costi della collettività ben vengano e magari con esse le giuste quotazioni dei prodotti agricoli.
Comunque io credo che gli agricoltori hanno bisogno della tecnologia basta guardarsi intorno.
ciao
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