milli ha scritto:... (ricordo a tutti che questo è un forum apolitico)...
Appunto: se è tale perché parlarne sia pure in modo indiretto?
Ad ogni modo mi hai messo la curiosità di vedere i titoli di studio/professionali della lunga sfilza di Ministri che dal 14 luglio 1946 si sono succeduti all'Agricoltura.
Su tutti a mio parere spicca la figura di Antonio Segni, il quale benché provenisse come formazione da giurisprudenza e dal mondo accademico (professore di Diritto Processuale Civile e Rettore) è stato un personaggio di grande levatura (adesso ce li possiamo pure scordare uomini come quelli). A lui si deve la riforma agraria detta
Legge Stralcio ritenuta una delle riforme più importanti realizzate nel nostro Paese.
Per restare agli ultimi cinque abbiamo (dico solo il titolo di studio): laurea in scienze politiche, laurea scienze politiche, laurea in giurisprudenza, laurea in giurisprudenza, laurea in giurisprudenza. Di questi uno almeno aveva il diploma di perito agrario e una era stata direttrice di un Consorzio agrario. La presente ha in effetti la terza media ma se non altro ha vissuto come sindacalista il settore agricolo.
Bisogna scorrere tutta la lista per trovarne qualcuno con titoli più appropriati: ad es. con laurea in medicina veterinaria e diploma in enologia, o laurea in Scienze Agrarie e Agronomo, oppure nato in famiglia di agricoltori e professore di Economia e Politica Agraria; in pratica dei 40 ministri che si sono succeduti fin qui sono circa una mezza dozzina o poco più coloro che per titolo o attività professionale hanno avuto a che fare con l'agricoltura prima di assumere l'incarico di Ministro.
Può essere tutto ciò istruttivo e di corretta informazione?