mio zio faceva il cacciatore e aveva moltissimi animali imbalsamati, ma io quando li guardavo mi veniva male, perche pensavo a quando correvano e volavano liberi, ed ora erano li , dei cadaveri secchi che facevano da soprammobile e accumulavano polvere. che spreco di natura.

dovresti entrare in valle d'Aosta in uno di castelli dei Savoia.
S, Pierre.
pareti intere con appesi crani di camosci e stambecchi.
tanto è vero che nella val savarange gli stambecchi si erano quasi estinti per la mania di caccia dei Savoia.

che peccato, dimostrare la propria forza con dei fucili a scapito di animali paurosi e indifesi e cio che di piu basso possa fare un uomo debole.

tra l'altro lo stambecco si lascia avvicinare fino a pochi metri, al contrario del camoscio che è pauroso e diffidente.
quando vedi che gira la testa a dx poi a sx sta cercando la via di fuga , se ti fermi non scappa.
anch'io faccio fuoco, con l'obbietivo della macchina fotografica però.

Ho visto presso la casa di qualche cacciatore, pareti di stanze, di scale e volte di scale tappezzati di crani di selvaggina (stambecchi e similari).
Un vero ossario!
Diciamo che non é piacevole anzi fastidioso

condivido, anche se per il proprietario sono dei trofei dei quali andare fiero.

Posso capire quando si caccia per mangiare o per ridurre il numero di animali dannosi (es cinghiali). Ma lo stambecco si mangia?

con la polenta

Stambecchi, mufloni, cervi, caprioli......in umido con polenta

PS purtroppo per carenza di lupi tocca a noi malvolentieri provvedere

a me piace tantissimo la selvaggina, ma non mi piacciono le bestie imbalsamate . pensa che una volta ho trovato vicino a casa un capriolo ferito da un colpo di fucile , sono riuscito a prenderlo e siccome me la cavo in veterinaria, sono riuscito a curarlo e salvarlo,poi dopo 2 mesi di convalescenza l ho lasciato andare , ma lui tutte le mattine quando uscivo per lavoro era davanti al cancello e cercava di rientrare, poi per fortuna in primavera se ne andato. era bellissimo vederlo correre e saltellare nel mio prato al mattino, poi si avvicinava per mangiare del pane secco vicino a me.