Guardo raramente la tv nazionale, in genere solo il telegiornale e passo a pubblicità e coda dei programmi rincitrulligente che precedono finiti. A volte però mi sbaglio e così ho avuto occasione di vedere un paio di pubblicita in oggetto.
Naturalmente le ho trovate patetiche e mi hanno aumentato il disgusto per il preteso avvenimento.
Dato però che mi sforzo di essere obiettivo ho cercato di capire la mia apatia verso l'avvenimento che nonostante cada nel mio compleanno non festeggerò.
Il mio ricordo va ai 100 anni, a quel tempo avevo sette anni i tromboni della repubblica più di oggi strombazzavano l'avvenimento.
Io coinvolto a scuola, dalle entusiastiche parole dell'insegnate, non capivo l'apatia degli adulti che parchi di parole, continuavano a lavorare come sempre. "Chi ha paura di lavorare per gli altri, ha paura di lavorare anche per se." Era il motto che avevo sentito spesso tra la gente, non eravamo ancora stati arricchiti delle idee venute da altrove, come ebbe a dire uno dei nostri presidenti.
Infatti oggi domina, il finanziamento, l'aiuto, il diritto, ecc. il dovere mai.
Comunque, la scuola organizzò la gita scolastica a Torino, per magnificarci le realizzazioni del centenario.
Ricordo un cubo di ferro, un tetto bislacco, un laghetto e su di alcuni pilastri una cabina che veniva chiamata pomposamente "monorotaia" che portando una ventina di "fortunati", ad una velocità ridicola, dal nulla al nulla, faceva avvenimento, quale innovazione futuribile.
Dal piccolo dei miei sette anni restai sorpreso di tanta insipienza e mezzi dedicati per il nulla come in realtà fu dimostrato dai fatti successivi. L'attrazione del secolo, fu smantellata qualche anno fa, ormai disfatta dalla ruggine, il resto non ha fatto altro che drenare le risorse pubbliche senza mai dare un centesimo di utile.
Gli intenti e i proclami erano gli stessi, "oggi non siamo ancora un paese compiuto, ma il ritardo del sud sarà presto colmato, ecc. ecc." Sbagliare è umano però preseverare ................
Ho quindi cercato di vedere la situazione da un punto di vista più distaccato e mettere i pro e i contro di questa unione.
Cominciamo con dire quali sono le ricchezze universalmente riconosciute alla penisola italica.
Il Vaticano, Venezia, Firenze, i resti dell'impero romano, Portofino, Capodimonte, Monreale, Selinunte, non proseguo oltre perchè altrimenti arrivo ai 200 anni, passo invece a cose diverse: Michelangelo, Leonardo, Galileo, Dante, Vivaldi, passo oltre perchè anche qui non finirebbe mai. Pasta, pizza, polenta, ravioli, cassata, passo oltre perchè la lista è infinita.
Una delle ragioni citate sopra è quella che viene alla mente ad ogni essere umano della terra, quando pensa ad un viaggio di piacere, o a qualcosa di positivo della nostra storia.
Bene, quante ragioni ci sono per venire in Italia che derivino dall'unificazione del paese?
La nazionale? la Salerno Reggio? lo stadio delle Alpi? cosa interessa al mondo dei nostri 150 anni, chi farebbe un passo per visitarci?.
Forse per i cimiteri di Solferino, per i campi del Grappa, la conquista dell'Etiopia, oppure le distruzioni dell'ultima guerra?
Ho proprio torto a pensare che se ancora l'Italia fosse un agglomerato 5/6 stati indipendenti, come hanno evoluto civilmente tanti piccoli stati, non avremmo fatto anche noi, risparmiandoci i problemi e i disastri che uno stato più grande porta con se se non si è in grado di validamente guidarlo.
Ho voluto cercare di stare nel tema, senza essere parte in tenzone, ma pacatamente dire un'opinione che credo da molti neandertal come me condividono, anche se non urlano, manifestano, questuano, ribadiscono, ecc.
Saluti montani
Sergio