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Re: spero, promitto et iuro, voglion sempre l'infinito futuro.

09/06/2015, 23:01

so che succedeva questo tramite i racconti dei miei nonni materni, dei miei nonni paterni o avuto pochi racconti perche sono venuti a mancare giovanissimi, mio nonno mi raccontava anche della prigionia in germania durante la guerra d'altra parte su alcune cose si stava molto meglio, il cibo quel poco che cerà era genuino, al100% oggi non e più cosi in qualsiasi cosa che mangi ce dentro porcherie di cui non si conosce nemmeno,
tornando ad oggi se le cose peggioreranno si arriverà a qualcosa di grosso nel senso negativo purtroppo :(
la cosa che più mi preoccupa non e il mio di futuro, ma quello dei miei figli, in oltre le istituzioni aiutano ancora meno i nostri domani :)
altre di istituzioni chiedono denaro per i paesi sotto sviluppati ma si rendono conto che in italia la povertà aumenta in modo impressionante qui da noi? ste associazioni si sono fatti un esame di coscienza, e sanno che ce gente qui che non a soldi, per comprare un panino da un euro ai propri figli, e non parlo solo per il sud ma e una situazione generale che coinvolge tutta l'italia!
io non o pregiudizi razziali e chi mi conosce bene può tranquillamente affermare quello che scrivo, e che non puoi chiedere l'elemosina ad un mendicante, lo considero sinonimo di ipocrisia
in tanti pensano ancora che le cose qui in italia non vadano cosi male quindi si affaticano a creare nuove tasse, ma la verita e che loro ben pagati, pensano che i tutti stanno bene, e come diceva mio nonno "u saziu non canusci u diunu" a l'essere col la pancia piena non gli frega di chi non mangia da giorni

scusate lo sfogo e mi scuso se o offeso qualcuno senza volerlo e premetto che i miei figli giocano con bambini di altre nazionalita, ed o amici di molte nazionalità

Re: spero, promitto et iuro, voglion sempre l'infinito futuro.

10/06/2015, 1:23

I nostri nonni rischiavano la pelle su bastimenti che non erano meglio di queste carrette per venire depredati da connazionali senza scrupoli appena approdavano nella terra promessa, vivevano in ghetti culturali per sostenersi e riconoscersi oltre che per emarginazione da parte degli indigeni di turno tutto questo era a loro noto. Qualche persona è riuscito nel suo sogno trasformandosi nello zio d'America tantissimi altri hanno passato vite di stenti. Il mondo non è cambiato, noi con le nostre "miserie" economiche, politiche,sociali e culturali per chi parte siamo comunque l'america e dovendo scegliere tra morte certa e possibile riuscita sceglieranno sempre la seconda e non li ferma niente e nessuno poi tra 20/30/40 anni saranno parte integrante, avremo il primo presidente africano ecc ecc e questo si chiamerà accoglienza ,integrazione,ecc così come diciamo dei sindaci italoamericani per New york ora. Chi mai avrebbe detto che la maggior casa automobilistica diventasse "italiana" e a tirar le redini un "Italiano"

Re: spero, promitto et iuro, voglion sempre l'infinito futuro.

10/06/2015, 17:38

forse sarà come dici ma non basteranno 30/40 anni, forse 100.
integrare dei popoli con usi e costumi completamente diversi e mi spiace dirlo ancora da medio evo non sarà un'impresa da poco.




comunque l'immigrazione non la fermerà nessuno, sono troppe le masse di disperati a questo mondo è giustamente come scrivi noi Italia, sebbene Cenerentola d'Europa siamo sempre l'America ai loro occhi.

Re: spero, promitto et iuro, voglion sempre l'infinito futuro.

10/06/2015, 18:18

Non fatevi nessuna caxxo di illusione, noi non siamo un territorio vasto come quello americano o australiano,
o sudamericano, parti del mondo dove sono andati i nostri emigrati, terre "nuove" senza alcuna cultura, se non
quella degli indigeni, li le cose sono state semplicemente più facili appunto per quello detto sopra, ma comunque sia,
io ci sono stato in america e canada, come mai ci sono i quartieri Italiano, Cinese, Ispanico, etc etc etc?
Perchè non esiste nesun tipo di integrazione.
Vi siete mai fatti un giro in Francia, paese che si avvicina alla nostra cultura e religione?
Hanno accolto i magrebini 60 anni fa, gli hanno dato i passaporti francesi e adesso dove sono?
Nei ghetti, i primi a dare problemi di ordine pubblico sono i figli e i nipoti di questi immigrati, l'integrazione semplicemente
non esiste è pura propaganda, null'altro.
Una ultima cosa, tanto per finire il discorso territorio, volevo solo ricordarvi che l'Italia è 300.000 Km quadrati e circa
66 milioni di abitanti, una densità di popolazione superiore alla Cina !!!
Se ci sono problemi in francia che è quasi il doppio di territorio dell'italia, mi sembra matematico che non ci spetta altro che un aumento dei problemi, senza contare tutti i balcanici e gente dell'Est che ci siamo già assorbiti.
Prossima tappa, guerra civile.

Saluti

Re: spero, promitto et iuro, voglion sempre l'infinito futuro.

10/06/2015, 18:28

Quoto jean. anche qui noi italiani siamo rispettosi della legge e delle culture, ci mancherebbe, ma non saremo mai polacchi (e comunque abbiamo affinita' culturali)..

aspettasse un annetto o due la guerra civile, che finisco le camere da affittare, sarebbe meglio.. :roll: :ugeek:

Re: spero, promitto et iuro, voglion sempre l'infinito futuro.

10/06/2015, 19:04

@Jean Gabin.

riguardo la Francia ti dirò di più; non è permesso agli immigrati(i francesi hanno ancora le colonie quindi questi sono cittadini di nazionalità francese) ricoprire cariche di una certa importanza.

Re: spero, promitto et iuro, voglion sempre l'infinito futuro.

10/06/2015, 19:14

Tutto condivisibile quanto dite ma la fame non la ferma nessuno

Re: spero, promitto et iuro, voglion sempre l'infinito futuro.

10/06/2015, 19:21

il problema e' ben quello.. non sara' ne' schierare la marina ne' aiutarli a casa loro a risolvere il flusso..

sara' quel che e' sempre stato, l'evoluzione delle cose. il come si vedra'..

Re: spero, promitto et iuro, voglion sempre l'infinito futuro.

10/06/2015, 19:43

Alcune considerazioni culturali:
le immigrate clandestine vengono avviate alla prostituzione........ i loro clienti di che nazionalità sono?
i clandestini fanno lavoro nero...............i datori di lavoro di che nazionalità sono?
i clandestini spacciano ........i loro clienti di che nazionalità sono?
i figli degli immigrati rallentano l'apprendimento scolastico .............i somari di che nazionalità sono? (ho avuto modo di toccare con mano che la capacità di applicarsi non è connessa al paese di origine)
Appurato che a quella ed altre domande la risposta è una sola ........italiani possiamo risolvere cacciando puttane, spacciatori, evasori fiscali,e somari ma gli sfruttatori e i puttanieri, i caporali,i tossici, e gli insegnanti scansafatiche (tanto di cappello a chi fa onestamente il suo lavoro) come facciamo??
Se non curiamo prima i nostri mali non possiamo pretendere da altri di essere migliori di noi
Lumacosio tu hai fatto la difficile scelta di lasciare la tua terra, ti ha spinto lo stato di agonia del nostro paese o la preoccupazione dell'immigrazione??

Re: spero, promitto et iuro, voglion sempre l'infinito futuro.

10/06/2015, 19:52

da una parte lo stato di agonia dul paese, ma anche una mia personale opinione che la patria e' comunque un concetto astratto, che io identifico nel posto in cui mi trovo bene, mi sento sicuro, vedo che lavoro per mio figlio e non per uno stato di landru', dove un giovane sia messo di avviarsi al lavoro, ecc ecc ecc quindi potrebbero benissimo fare la Germania da capo nord a siracusa, o andare a timbuctu', poco me ne cale dal punto di vista della nazione, quanto della comunita' (non so ho reso l'idea)..

Al momento l'Italia non e' quel paese, basta vedere con la questione di mafia capitale: noi ci prenderemo le nostre responsabilita': benissimo, cosa vuol dire? che vai a casa? che paghi i danni? che ti metti in galera rinunciando ad appelli e prescrizioni? o solo che aspetti il sopirsi dell'attenzione generale..
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