non so se dalle parti tue si chiamava a sciamarrella (forse il male e peggio è la sciamarrella ?) il "martiell' à fravecatore" delle mie parti aveva un manico abbastanza corto (35-40 cm) e da un lato aveva la forma di "mazzetta" e dalla parte opposta una lama tagliente a spessa tipo quella che usano i macellai quando tagliano l'osso devo vedere se riesco a trovare qualche immagine sul web oppure a fare un disegno...ora ci provo.. pensa Ciclero che si usava mischiare alla pozzolana spesso anche i "rapilli" che erano dei piccoli sassatti spugnosi e leggerissimi che servivano appunto ad alleggerire l'impasto... Ti ricordi come si preparava la calce a quei tempi ? Alla "carcara" si compravano dei veri e propri sassi solidificati di calce, poi si immergevano in una vasca con l'acqua dove si scioglievano raggiungendo temperature elevatissime (operazione molto pericolosa)...dopo qualche giorno la calce, bianca e morbidissima, a forma di "ricotta" era pronta per l'uso...
Caro Ivano, mi fa piacere che tuo padre faceva il muratore, erano dei veri artisti ed esercitavano un fascino particolare nei miei confronti e li ammiro tuttora anche se è cambiato radicalmente il loro modo di lavorare... Un abbraccio a tutti e due con affetto domenico
Dommi,la casa dove abito me la sono costruita da solo,pietra su pietra,impianto elettrico idraulico,riscaldamento e fogna,tutto da solo,è la cosa di cui più vado orgoglioso,quindi qualcosa ne capisco,quello che dici tu,nel nostro dialetto è detto "martiell a puntarol" che sarebbe anche il martello da carpentiere,mentre la sciamarrella e questa in foto,non ho u martiell,però dimmi se ci troviamo...ma è solo per divertirci s'intende Adolfo
la foto indica la sciamarrella e sono d'accordo (anche nel lazio è chiamato maleeppeggio) il martello che intendevo io lo puoi vedere se vai su gmail...è un piccolo disegno che ho fatto per darti l'idea però considera che io ho qualche anno più di te...perchè nel periodo che dico io i tufi si compravano grezzi e prima di usarli per fare le pareti venivano modellati con questo attrezzo (con il quale gli si dava una forma tipo il blocchetto di adesso...)
ho capito di che impasto parli ed anche dell'attrezzo forse,è di quando si lavoravano proprio le pietre,quella che dico io invece è solo per l'intonaco,andrebbe in frantumi sagomando una pietra. perdona l'ignoranza Adolfo
adò, ma di quale ignoranza parli...questi sono ricordi che ci fanno bene e ci fanno capire meglio come cambia il mondo...poi lo sai bene i nomi che venivano dati agli attrezzi possono cambiare secondo le zone ma anche se il nome cambia ci danno cmq una idea precisa di come si lavorava a quei tempi...tutto olio di gomito ! ti auguro un felice fine settimana in questa splendida estate procidana... a presto mimmo
questa estate procidana mi sta arrostendo,esco di casa di primo mattino ed un poco la sera,nell'orto le colture sono già cotte,forse non c'azzecca rinnovarti l'invito dopo queste parole,ma ricorda che un fine settimana puoi sempre venire buon fine settimana anche a te. ciao Adolfo
Adò, sei gentile come al solito, e ci azzeccherebbe parecchio il tuo invito...solo che io e mia moglie abbiamo problemi con la suocera che è anziana e malata e, purtroppo le sue condizioni non ci permettono di allontanarci....ma ti prometto che un giorno ti verrò a trovare, è una delle cose che desidero di + con affetto mimmo