Ciao Dommi, purtroppo certe cose accadono, eppure molti disabili sono persone straordinarie che hanno qualità nascoste le quali in un mondo frenetico e fatto di apparenze spesso non emergono. Senti puoi spiegarmi per favore la nota (1) de "A gelusia" ?
Io non sono brava come Dommi ma ho ritrovato questa poesia che a me piace moltissomo perchè descrive bene com'era la mia terra e in parte com'è ancora, anche se fortunatamente la malaria non c'è più. l'autore è Giacomo Puccini scritta nella torre di Capalbio dove soggiornava per la caccia:
"O falsa primavera di maremma! Planan pel cielo falchi ad ali tese, pecore a mille e vacche tutta flemma disseminate fino a Maccarese. B di lecci e sondri e di mortelle, marruche che ti strappan via la pelle, cavalli stanchi su pei morti fossi, branchi di corvi spolpatori d'ossi. Oggi scirocco marcio, com'è pesante l'aria! Amici state attenti alla malaria!"
stupenda dedica a uno dei piatti che si mangiano da vipiteno a lampedusa, è uno dei miei primi preferiti specialmente con i maltagliati all' uovo fatti in casa.
giovane ma nel 1946 tu eri ancora nel mondo delle favole........................................
Uno dei piatti della tradizione per eccellenza Dommi, che richiama la sapienza della nostra terra, tra i miei preferiti, molto salutare tra l'altro per l'abbinamento tra carboidrati e proteine (nulla a che vedere con il modello alimentare di qualche paese ultra avanzato aime' sbarcato anche qui)... Lo scenario descritto nella poesia di Puccini era tipico anche del Lazio, basta pensare alla bonifica effettuata nell'agro pontino ma anche alle bonifiche e alla malaria già segnalate dalle fonti medioevali dalle mie parti. Ciao poeti