21/03/2012, 16:49
marinella ha scritto:Non se ne parla più... è "singolare" che i mezzi di comunicazione tutti contemporaneamente decidano di parlare o non parlare più di un argomento spinoso...
ora non si sa più cosa stia succedendo.
QUalcuno è informato?
Anna
22/03/2012, 21:22
23/03/2012, 7:55
23/03/2012, 11:08
23/03/2012, 12:40
23/03/2012, 12:46
23/03/2012, 18:30
07/06/2012, 18:39
Ragazzi buongiorno vi faccio 1 veloce aggiornamento sulla seduta in tribunale di stamattina ovviamente riguardante me e marianna.
Il procuratore Quaglino dopo aver fatto 1 lunga arringa sulle questioni e sul comportamento da tenere nell'uso lecito da parte delle F.O dei lacrimogeni ha cercato di dimostrare come la ns partecipazione alla manifestazione del 9 settembre 2011 fosse intenzionale (ma da...i??), ha messo in discussione il comportamento della sig.ra Grosso (test x marianna) ke anzikè convincerla ad allontanarsi dalla manifestazione le da 1 succo di limone come deterrente x i lacrimogeni.. non voglio dilungarmi troppo, ci sarà al seguito 1 verbale come le altre volte.
Quello ke secondo me è grave e vorrei far notare è come sia chiaro il tentativo di imputare il "concorso in reato". Ciò significa che chiunque partecipi a manifestazioni o simili dissensi accanto a flange o persone violente, organizzate etc potrà essere imputato x reati mai compiuti o neanche ipotizzati perchè semplicemente presente durante gli stessi accaduti.
TUTTO ciò è stato infiokkettato con la richiesta di 12 mesi di reclusione x me e 13 mesi x marianna!
L'AVV. VITALE e il collega MELANO hanno richiesto ovviamente l'assoluzione x entrambe e specificato che il reato di partecipazione sia ai lanci che ai tagli delle reti non è stato comprovato da nessuno dei 9 testimoni della procura e ke solo 1 di loro dikiara (oltremodo confusamente) di aver visto la Marianna lanciare.
Gli Avvocati aggiungono e dibattono egregiamente sul reato di concorso anche xkè neanke questo sussiste.
L'udienza prosegue fino all 13:50 circa, quindi si decide di rimandare le repliche della procura e le sentenze all'11 di luglio alle 9 nella stessa aula.
commenti finali personali ......delusa e stanca.............
07/06/2012, 18:43
Sono una operaia, madre di tre figli, ho vissuto in Val di Susa per molti
anni, per cui la conosco molto bene e me ne sono affezionata, decidendo di
farci crescere i miei figli. Lavoro in Valle, ho acquistato due anni fa una piccola casa in Chiomonte, per il mio futuro e quello dei miei figli.
Da qualche anno sono volontaria in Croce Rossa, e presto servizio nel
poco tempo libero che può avere una madre lavoratrice.
Da molti anni sono a conoscenza del progetto Alta Velocità, e condiviso le
ragioni del perchè sia considerata da molti un'opera da non fare.
Credo che si tratti di un'opera troppo costosa, invadente per un territorio
già eccessivamente sfruttato, altamente inquinante, oltre che inutile
per uno sviluppo che nel corso degli anni ha visto decrescere anzi che
aumentare la richiesta di implementazione di infrastrutture ad alta
capacità/velocità. Per questo da molto tempo manifesto il mio dissenso verso il TAV, sempre in modo pacifico.
Non condivido la violenza, anche quando il dialogo e la comunicazione
vengono ignorate dalle istituzioni, o represse, non condivido la violenza
come soluzione finale, anche se per molti ne sarebbe la naturale
conseguenza.
La sera del 9 settembre mi sono recata in Maddalena come altre volte, per
una passeggiata serale intorno ai luoghi chiamati cantiere, per manifestare
insieme a molte altre persone il mio dissenso, in modo pacifico come era
stato annunciato dai siti internet in cui era stata promossa l'iniziativa.
Come sempre mi sono portata con me uno zainetto contenente un kit di
primo soccorso ed un cambio personale; datosi che in molte occasioni sia
in valle, sia in manifestazioni o in marce al di fuori della Valsusa, mi è
tornato utile per soccorrere piccoli traumi, lievi ferite, o intossicazioni da
CS. A volte mi è capitato anche di soccorrere persone ferite durante gli scontri,
per il lancio dei lacrimogeni o per le pietre sollevate dal getto degli idranti.
Questo si è verificato in modo imprevedibile anche durante manifestazioni
molto pacifiche o assemblee e incontri vari.
Dalla centrale idroelettrica a Chiomonte ho iniziato la mia camminata
intorno alle ore 22:15, percorrendo insieme ad altre persone i sentieri
intorno alle reti, con l'intenzione di giungere alla Baita NO TAV, sita nella
zona Clarea.
Dopo circa un'ora sono arrivata insieme ad altre persone nella zona vicina
al varco 4, dove mi sono fermata pochi minuti con altri manifestanti, già
presenti sul posto prima del nostro arrivo.
La situazione in quei momenti era relativamente tranquilla, non mi
sembrava ci fosse in atto un lancio di pietre da parte dei manifestanti, ma
erano appena stati lanciati alcuni lacrimogeni. Il fumo denso e il buio rendevano più difficile il cammino, anche perchè l'uso degli idranti aveva reso fangoso il terreno.
Dunque mi sono fermata un po' per vedere se poteva esserci tra di loro
qualcuno che avesse bisogno di aiuto, e per aspettare un momento prima di
continuare, magari non da sola, il percorso verso la Baita.
Nel corso dei pochi minuti in cui ero li è iniziata in modo improvviso una
carica da parte delle forze dell'ordine, poco visibile per noi all'esterno dei
cancelli per il buio e il fumo dei lacrimogeni. Appena me ne sono accorta ho cercato di allontanarmi cercando di andare verso l'apice della montagna, mantenendo a destra il sentiero impraticabile per la Baita. Quando mi sono sentita tirare dallo zaino istintivamente ho cambiato direzione, rendendomi conto che un rappresentante delle forze dell'ordine cercava di fermarmi non ho opposto resistenza e mi sono lasciata trattenere. Sono stata trascinata fin dentro le recinzioni del Varco 4, dove sono poi
stata identificata, perquisita e arrestata, senza mai opporre alcun tipo di
resistenza.
Non ho partecipato alla passeggiata notturna con l'intenzione di
danneggiare cose o persone, non ho lanciato nessun oggetto verso le
recinzioni o le forze dell'ordine, né in questa né in altre occasioni. Come ho già detto altre volte prima, sono convinta di essere innocente e di non aver commesso nessun reato, ho manifestato il mio dissenso in modo non violento.
Da settembre per questi fatti sono stata privata delle mie libertà, non sono
più potuta andare a casa mia a Chiomonte, dove ho la residenza, non ho
più potuto seguire mio figlio al quinto anno di elementare perchè la sua
scuola è a Chiomonte, non ho potuto seguire le attività ludiche e sportive
di tutti e tre i miei figli perchè queste sono tutte nel paese di Chiomonte,
come ad esempio partecipare ai loro saggi di danza e musica come una
normale madre. I disagi creati da questo eccessivo allontanamento si sono manifestati
anche in piccole attività della vita quotidiana di una persona normale,
come ricevere la posta, mantenere la casa in ordine e funzionante, dovendo
pagare in più le spese di un altro affitto. Manifesto per il mio futuro, per il futuro di questo paese, e per il futuro dei nostri figli, che dovranno accollarsi il peso delle scelte sbagliate fatte da noi oggi. Non sono mai stata considerata una cattiva madre, ma quello che è successo dal mio arresto e tutte le conseguenze dell'arresto, le
due settimane in carcere, il mese e mezzo agli arresti domiciliari e
l'allontanamento ancora in corso dalla mia terra, hanno creato a me e ai
miei figli e ai miei cari gravi disagi. Non credo di essere una persona pericolosa e tantomeno una terrorista, ho manifestato e questo è un diritto dettato dalla Costituzione Italiana.
Sono innocente.
Voglio tornare a casa mia."
12/07/2012, 19:18
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