ciao, argomento molto stimolante e che mi sollecita delle riflessioni.
è fuor di dubbio che senza i pesticidi e gli anticrittogamici la produzione alimentare è destinata ad un ridimensionamento, ma ipotizzare un 50% è quantomeno eccessivo, basterebbe confrontare la produzione biologica VERA con quella normale e fare l'equazione.
non vorrei che il famoso prof. faccia parte della famosa categoria che nell'altro topic io definisco CANI e che faccia parte della macchina messa in moto da LORO per abbattere il consumo sempre più in espansione dei prodotti biologici.
si dice che aumenteranno i casi di tumori per una diminuzione dei consumi di frutta e verdura, ma perchè nessuna delle case produttrici dei pesticidi, BAYER,CIBA GAYGY,ICI,RON POULENC,non ci dicono di quanto sono aumentati i tumori con l'avvento dei pesticidi a partire dagli anni '60 perchè tengono secretati nei loro cassetti i risultati dell'impatto sull'ambiente che hanno causato negli anni '58/63 chi mi vieta di pensare che l'aumento esponenziale dei casi di tumori a partire dal '55 ad oggi non sia ""anche e non solo""causa dell'uso indiscriminato di tali prodotti.
sono ancora troppo giovani per poter stabilire che fanno solo bene e non hanno effetti collaterali.
ricordate il DDT che sembrava fosse il toccasana ed ora fuori legge
come mai ogni anno vi sono un nr.tot di prodotti che escono di scena e che vengono sostituiti da altri con un potere meno agressivo
non basterebbe diminuirne la percentuale di utilizzo