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Senza l'uso dei pesticidi i tumori potrebbero aumentare
Autore |
Messaggio |
eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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Bravi.2 interventi chiari ed esplicativi
_________________ I
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28/08/2009, 13:26 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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_________________ LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!
LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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28/08/2009, 13:41 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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caro eugenio i due interventi chiari ed esplicativi lo saranno per te io cntinuo a dire che voi continuate a fare orecchio da mercante, e ha detto giusto giampiero,noi volevamo andare a parigi ma voi continuate il percorso verso berlino volete avere ragione a tuti i costi, va bene AVETE RAGIONE addioi
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LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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28/08/2009, 13:45 |
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dommi
Iscritto il: 06/01/2009, 18:55 Messaggi: 1696
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Mantua' ma quando hanno ritirato aulin dal commercio! Io ne ho comprato una confezione in farmacia circa dieci giorni fa! Fammi sapere! Da quando non vedo più la tv mi capita anche questo? Dommi
_________________ ...quando il silenzio incontrò il rumore, lo ripudiò immediatamente perchè non era "musica"... Domenico
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28/08/2009, 14:43 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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non è più l'aulin di prima dommi chiedi al farmacista
_________________ LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!
LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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28/08/2009, 16:15 |
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giampiero
Iscritto il: 31/12/2008, 0:16 Messaggi: 566 Località: piemonte
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manto, mi rendo conto che la mia metafora era troppo leggera, questi non solo ci hanno portato a Berlino, ma cercano di convincerci che NOI volevamo andare proprio lì! (perchè, per loro, Parigi è pericolosa)
_________________ IMPARA A SCRIVERE LE TUE FERITE NELLA SABBIA ED A INCIDERE NELLA PIETRA LE TUE GIOIE.
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28/08/2009, 16:21 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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dommi fatti un giro con l' elicottero vai su google digita aulin ritirato e poi leggi
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28/08/2009, 16:25 |
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giampiero
Iscritto il: 31/12/2008, 0:16 Messaggi: 566 Località: piemonte
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l'ultimo post di giancurzel ha toccato un punto che mi ha sempre posto degli interrogativi
perchè i farmaci per l'uomo e per gli animali sono soggetti a prescrizione e venduti da gente con tanto di laurea, mentre quelli per i vegetali invece sono in libera vendita in negozi i cui titolari, a volte, hanno appena la licenza elementare?
perchè per dare la medicina per la prevenzione della filariosi al mio cane devo avere la ricetta del veterinario e rivolgermi al farmacista e se sbaglio al massimo muore il mio cane, invece per disinfettare il frutteto decido io di usare il mancozeb o l'R6, la dodina, la deltametrina, ecc. ecc., li compro senza nessun patentino e li spruzzo nel mio terreno avvvelenando anche i terreni vicini? e nessuno può dirmi niente?
posso dare i medicinali al cane del mio vicino? no, spruzzare veleni in aria? sì
perchè non esiste l'equivalente del veterinario, per i vegetali? (parlo dei privati, perchè chi ha un frutteto di 100 ettari evidentemente non può dare le medicine a caso)
sarà perchè sono fuori come un balcone che non lo capisco? qualcuno correttamente rientrato può spiegarmelo?
_________________ IMPARA A SCRIVERE LE TUE FERITE NELLA SABBIA ED A INCIDERE NELLA PIETRA LE TUE GIOIE.
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28/08/2009, 16:30 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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be mantovano detto da uno che e' un abusivo dell'agricoltura e' quasi un complimento
da non capire che un hy lysin m, e' una cosa completamnte diversa da un bt , o un mais/soya rr
poi quel biberon usalo , per la camomilla ma come clistere.. sempre che il diametro sia sufficente..
i fitofarmaci comunque sono ricettati , e sono iscritti sui registri dei trattmanti , visto che chi ritira i prodotti vuole copia dei trattmenti e dei codici di lotto per la rintracciabilita.
oltre tutto se si fanno dei prodotti particolari per l'industria , ve ne sono ancora piu pignoli sui trattamnwti , visto che il piu delle volte sono gli agronomi delle aziende stesse a fare sia i campionamneti che la ricettazione dei trattamneti , vedi x i prodotti alimentari x l'infanzia
qui si dimentica sempre una cosa abbastanza fondamentale , che la grtan parte dei trttementi vengono fatti se vi e' un ritorno economico.
io vorrei sapere quele' quell'industria (o cantina sociale , o mulino e via discorrendo)che rischia di ritirare un prodotti con dei residui di fitofarmacia fuori soglia , col rischio di vedersi bloccare la produzione, e ritirare la merce dal mercato , oltre al danno di immagine.
se ci sono alcune industrie alimentari ,a carattere sovranazionale(una su tutte che una crema di cacao e nocciolae guarda caso ha la sede nelle vicinanze) che per loro scelta nel medio lungo periodo ha scelto di usare prodotti nazionali ,(tranne il cacao, ma li e' da fare un discorso parallelo ) e di avere nel loro organico di non avvalersi di manodopera straniera, ci sara un motivo.
io mi domando come d denuncia sull'IF di qulche mese fa da parte del presidente dellAPA di como varese , come si faccia a fare un formaggio dopo con cagliate estere....
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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28/08/2009, 16:49 |
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Giancurzel
Iscritto il: 28/06/2009, 19:50 Messaggi: 17
Formazione: Dottore Agronomo
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GIAMPIERO: è molto semplice da capire. Quando a fine anni 50 ci fu il boom degli agrofarmaci, la consulenza in azienda era fatta dai venditori e dai tecnici delle ditte fabbricanti, che promossero l'utilizzo, anzi scoppiò loro in mano letteralmente, dei pesticidi, alla luce dei risultati immediati e tangibili che ottennero nella lotta alle fitopatie - fino ad allora apparse come piaghe incurabili - ed alla conseguente fidelizzazione dei clienti (in più, anche le laute provvigioni funzionano non poco come stimolo). Si era agli inizi ed agli occhi di molti agricoltori certi prodotti ed i loro mentori assunsero un alone quasi taumaturgico. Poi vennero i problemi, che inizialmente nessuno si era posto: comparsa di ceppi resistenti sia di insetti, che di funghi, allarmi ambientaliste a seguito di morie di pesci o di uccelli etc. Nessuno ancora aveva posto il problema di mantenere l'equilibrio naturale tra insetti dannosi (all'università ne studiai centinaia) ed insetti utili (di questi ne studiammo forse una decina). A quei tempi, noi agronomi, intendo come Ordine, facemmo una mozione nel senso di obbligare la vendita di agrofarmaci su ricetta di un agronomo specializzato in fitopatologia. Non se ne fece niente per vari motivi: anzitutto pochissimi avevano questa specializzazione, perchè NON portava da nessuna parte, se non nei centri di ricerca Basf, Bayer o giù di lì. E poi fummo tacciati di voler raggiungere una rendita di posizione (le ricette sarebbero state naturalmente a pagamento), ma il motivo vero è che le industrie non volevano avere questo filtro. E nemmeno molti agricoltori. Se però questo è valido per il passato, non si capisce perchè non lo sia più ora. A meno che non siano in piedi le stesse ragioni di allora. Del resto, qualsiasi casalinga può comprare al supermercato la bomboletta insetticida spray: ti sei mai preso la briga di leggere il principio attivo contenuto? Se va bene, si tratta di nicotinoidi, che almeno sono innocui per gli animali a sangue caldo. E quanto milioni di bombolette girano nelle case di tutto il mondo? In pratica, al momento, l'unico controllo severo sull'uso degli agrofarmaci è effettuato solamente per le aziende certificate (Global GAP) o comunque soggette a marchio e relativo disciplinare di produzione.
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28/08/2009, 17:18 |
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