piu che litigare qui sembra che ci troviamo davanti alla volpe che non potendo arrivare all'uva dice che e' verde.

qui siamo al punto che la gente dovendo fare delle scelte di tipo economico e non potendo rinunciare al amngiare, e contestualemnte non Volendo rinunciare a tutti gli altri agi , sta spandendo merda sulle altre categorie , in primis all'agricoltura.


io non ho mai visto nessun operiao delle industrie chimiche rinunciare al propio lavoro , perche presta la propria opera nel creare veleni .

non ho mai visto nessun operaio della malboro licenziarsi perche produce morte

non ho mai visto nessun operaio della smit& weston licenzairsi preche produce armi

e via discorrendo

per cui non venite a dire che noi siamo dei vigliacchi , perche i termini non satnno in questi termini

in primis quando VOI andate a fare spesa , e voi dovete scegliere quello che comprate, Voi dovete andare a cercare i prodotti che vi danno la sicurezza


cosi che se Voi comprate solo questi prodottio e rimangono invenduti tutti gli altri

la GRande distribuzione oragnizzata chiedera a noi co produrrli con certi standard


Ma finche voi cercate la mela , la pera la carota , l'insalata che costa meno

me voi siete quello che mangiate..

Bravo grinto ecco xchè in un altro post ho scritto delle norme di classificazione della frutta.Se il cliente chiede la mela o la pesca di quel calibro ed esente da difetti fregandosene del sapore odore gusto etc è naturale che abbisogna della chimica per produrla.Poi si da la colpa agli agronomi

anzi quello che comprate..

caro giancurzel un doveroso saluto, e non mi sarei aspettato da te il voler abbandonare la discussione per fortuna rientrata.

se come dici tu facessimo tutti una riflessione e ci trovassimo a metà strada non pensi che per chi considera i pesticidi come possibili veicoli di danni per la salute (attenzione ho detto possibili,ed è quello che ho sempre detto) sia un grosso passo avanti?

torno a ripetermi che siamo certi che senza mezzi di lotta la produzione diminuirebbe, ma noi non abiamo mai detto di non lottare abbiamo sempre detto di trovare altre forme per combattere l'eventuale calo di produzione che modificando la lotta dalla chimica più sfrenata ad altri sistemi più sicuri possa permettere di riequilibrarla; non sono certo in grado di dirti come si possa fare, non sono un genetista e nemmeno un biologo od un chimico, ma giustamente come dici tu se si sono avuti degli ottimi risultati confondendo sessualmente la tignola e quindi non si usa più il prodotto chimico che si usava prima non credi che gli sforzi dei centri di ricerca che vivono con i quattrini dei contribuenti italiani dovrebbero essere rivolti solo in quella direttiva e non in ricerche che spetterebbero solo alle aziende che poi ne traggono enormi vantaggi economici?

mi sarei aspettato un commento piuttosto allargato ai due link postati da antonello, ed avrei voluto sentirvi dire che forse qualche dubbio che i pesticidi possano,non tutti?, avere delle conseguenze negative sulla salute lo avevate anche voi ma sembra che voi abbiate solo certezze.

un cordiale saluto

Se qualcuno si prendesse la briga , di andare a sfogliare di tento in tanto le prove che vengono pubblicate su vaie riviste

vederebbe nei testaggi il test chiamato testimone.

nell'appezamento che viene indicato come testimone , non si fanno alcun trattamento

mediamente si fa dal 60 all'80% in meno , sopratutto su diserbo sui cereali e assimlabili soya girasole , unpo piu fortunati col colza , ma stai certo che a quanto lo pagano e x quanto produce , nelle migliori delle ipotesi paghi a malapena le spese.


poi non riesco a capire , gli antiparassitari di ultima generazione hannop un impatto ambientale non paragonabile a quellio di uan volta

sarebbe come paragonale la duna della fiat , con la yaris della toyota, entrambe sono 2 auto , ma la seconda lo e' , la prima insomma..

è vero grinto però con tutte due raggiungi roma,parigi,praga,ecc.ecc. è come nell'addizione,
<<cambiando l' ordine dei fattori il risultato non cambia>> e siamo tutti d' accordo, sono stanco di dirlo, ma il probblema non è quello

Buongiorno a tutti, ho voluto partecipare alla discussione con il quesito riguardante la pericolosità del mancozeb perché è un elemento che da sempre è utilizzato in agricoltura in maniera molto diffusa al pari dei derivati rameici dal momento che il mancozeb ha le stesse finalità d’uso del rame ed è stato sempre stato venduto liberamente al pubblico come tutti i prodotti rameici.
Io ho 32 anni e sin da ragazzino sono appassionato d’agricoltura in maniera disinteressata e ricordo che sin da allora, fine anni ’80, il trattamento della vigna con fitofarmaci in polvere a base di mancozeb mischiati con lo zolfo ramato costituiva uno dei metodi di medicazione più diffusi sia nelle vigne familiari che in quelle da reddito.
Sull’annoso dilemma se i pesticidi siano utili o dannosi alla salute umana ritengo che come spesso accada la soluzione più ragionevole si trovi nel concetto del giusto mezzo, ossia è assolutamente da condannare la diffusione di fitofarmaci non sicuri per l’uomo e per l’ambiente come è da condannare l’abuso dei fitofarmaci per massimizzare senza scrupoli la produzione avendo come unico ideale il denaro ma al contempo, rapportando la questione in un contesto generalizzato, dubito che sia possibile sfamare miliardi di persone e con la popolazione mondiale sempre in crescita esponenziale aspettando fondamentalmente che in agricoltura madre natura faccia il proprio corso. Saluti

ciao antonello mi fà piacere rivederti nel topic dopo che ti avevo tirato dentro, hai detto esattamente quello che stiamo dicendo da giorni, nessuno mette in discussione che se io ho in tasca 100 euro e gli dò fondo senza pensare come rimpinguarli ad un certo punto rimango in braghe di tela, il modo per rimpinguarli sono molteplici, da quelli onesti con il sudore della fronte, a quelli illeciti con 5 minuti di paura, a quelli che fanno male la prima volta........e poi magari piacere.

il busillibus è questo seguendo l'esempio sopra se il probblema riguardasse solamente la mia persona non devo rendere conto a nessuno, ma quando si tratta di milioni/miliardi di persone e devo sciegliere per loro come minimo mi devo porre degli scrupoli, e se oggi fossi costretto a sceglere tra la fame e l'alimentazione non vi sono dubbi che mi schiererei per l' alimentazione, ma un nanosecondo dopo mi spremerei il cervello per farsì che l'alimentazione di oggi non sia la causa della morte di domani, è questo il concetto che non si riesce a far entrare nella testa di certe persone.

perchè nonostante le continue affermazioni che siamo parzialmente concordi con la diminuzione della produzione, loro non spendono un rigo nel dire che il titolo del topic, e per cui è nata la discussione, sia errato (se non altro come lecito dubbio, basterebbe digitare su google <<pesticidi dannosi per la salute>>) ci sarebbe da leggere per dei mesi con fonti altrettanto autorevoli se non superiori a quelle portate a loro difesa. ma purtroppo e ti garantisco che non è mia consuetudine mi sono rotto perchè pur avendo una voce che sviluppa 120 dc. (testati con un fonometro) non riesco a farmi sentire da chi non vuol sentire e siccome i proverbi che dicono siano la saggezza del popolo recitano ad un certo punto .. non vi è miglior sordo di chi non vuol sentire... non vorrei che in un malaugurato domani in caso di bisogno per le suddette cause avessero bisogno di aiuto e trovassero dei sordi che bon vogliono sentire...... ciao

Caro Mantovano46,
certo che ci sono ricerche in atto sulla difesa delle piante per sganciarci dalla dipendenza della chimica. Ad esempio, mutuando il concetto dei feromoni, ma al contrario, si è constatato che le piante, per difendersi dagli erbivori, possono emettere sostanze chimiche (messaggeri chimici o semiochimici), simili a quelli che emettono gli animali (feromoni) . Queste sostanze possono essere percepite anche da alcuni fitofagi che in questo modo sono facilitati ad individuare la pianta di cui si nutrono. Le sostanze sono:
CAIROMONI: utili alla specie che li riceve(insetto fitofago)che così può trovare le piante di cui preferisce nutrirsi, ma non alla pianta che li emette. SINOMONI: Sostanze utili sia alla pianta che li emette ,sia alla specie che li riceve(insetto entomofago). I sinomoni possono essere sfruttati anche dagli entomofagi, che guidati in questo modo verso la pianta possono più facilmente trovare il fitofago. Essi sono costituiti da composti volatili del nettare dei fiori,dei frutti e di altri organi vegetali. La ricerca sta quindi tentando di sintetizzare artificialmente queste sostanze, in modo da creare delle trappole ed attirarceli dentro (proprio come si fa già ora con le trappole a feromoni. Anche certi colori attirano determinati insetti (trappole cromotropiche). Addirittura si è anche scoperto il modo di comunicare tra maschi e femmine di certi insetti con suoni (frequenze inferiori alla capacità di captazione umana) e si sta tentando di impedire l'incontro maschio-femmina riproducendo questi suoni artificialmente in modo da ostacolarne l'incontro.
Se vuoi, c'è un altro modo, già ampiamente in atto, ma non in Italia, ed è quello delle piante GM. Non vorrei suscitare un altro vespaio, e quindi mi limito al cotone GM: tieni presente che il cotone è una delle piante, a livello mondiale, maggiormente attaccate da insetti e funghi vari (il mio manuale di coltivazione del cotone, su 200 pagine, ne impiega 2/3 solo per la difesa) e fino all'avvento del cotone bt questa coltura impiegava circa il 40% della totalità degli agrofarmaci consumati al mondo. Ed è fuori discussione che le varietà bt hanno consentito di ridurre di parecchio la necessità di intervenire con la chimica.
Un'ultima osservazione, perchè sono di fretta: concettualmente, l'impiego di agrofarmaci sulle piante ricalca - o dovrebbe ricalcare - l'impiego delle medicine negli umani: ogni farmaco dà vantaggi e svantaggi (effetti collaterali). Si tratta di vedere se i primi prevalgono sui secondi (vedi gli antibiotici: ti risolvono una polmonite, ma ti mandano a remengo la flora batterica intestinale e tu vai a carenza di vitamine). E quindi decidere se, quando, come ed in che quantità intervenire, attuando al contempo le giuste contrarie per minimizzare gli effetti collaterali negativi, richiede conoscenze preliminari ed anche capacità di valutazione. Nessuno butta giù medicine a cuor leggero, così come nessun agricoltore - professionale - va su e giù per i suoi campi con l'atomizzatore, solo per il gusto di sparare agrofarmaci in giro (con quello che costano poi...)
Stammi bene.

ci sarebeb anche il discorso dei mais high lisyn , che si e' vero sono transgenici , ma hanno un gene che porterebbe ad avere piu proteina nei amis , senza alcun danno collaterale.