Procedimento lungo.
Proverò a scrivere sotto dettatura di mia moglie.
Per fare la lisciva bisogna mettere la cenere (di legno) setacciata in un contenitore di legno (una piccola botticella che abbia un buco in fondo per raccogliere il liquido che cola), e ci si cola tanta acqua bollente quanta ne serve per coprire il tutto.
Si lascia filtrare (e ci vuole un sacco di tempo...diverse ore).
Con questo liquido, se la temperatura era alta ed il tempo di percolamento abbastanza lungo, si sarebbe ottenuto una soluzione satura di lisciva.
E' importante che sia satura perchè deve essere forte, e per questo motivo va maneggiata con i guanti sennò questa brucia la pelle.
Per verificare che questa sia satura noi facciamo così: si prende un uovo fresco e si mette nel liquido (se galleggia vuol dire che va bene e la lisciva è fatta) oppure, se la soluzione è troppo diluita (e quindi l'uovo non galleggia)si mette in un recipiente di acciaio inox sul fuoco e si fa evaporare fino a che non compaiono dei piccoli cristalli sul fondo. A quel punto la lisciva è pronta.
Fatta la lisciva, si procede a formare il sapone.
E' difficile perchè le quantità le sappiamo fare solo ad occhio..
...comunque, l'ingrediente che ci vuole è l'olio di oliva.
Si deve far bollire la lisciva (in una pentola di acciaio inox): al momento che spicca il bollore si abbassa la fiamma e si cola mescolando con una frusta l'olio A FILO.
Sulle prime si forma una specie di pasta chiara e densa...tipo crema (inizia a saponificare), ma se si continua a mescolare si deve smettere quando l'olio non si amalgama più e rimane in sospensione.
Va dosato lentamente perchè sennò facilmente si supera la dose.
A questo punto si continua a mescolare FUORI DAL FUOCO e se si vuole si può aggiungere oli essenziali o aromi vari.
Si cola in una forma rettangolare (possibilmente di legno), se si vuole rivestita di carta oleata, e si lascia raffreddare.
Dopo qualche giorno che è ben rappresa, si sforma e si lascia riposare per 5-6 mesi.
E' importante farla riposare così tanto perchè la lisciva deve perdere la sua causticità.
Noi lo facciamo così e ci fa piacere condividere la ricetta passataci dai vecchi.
Ma attenzione: è molto (molto) difficile e non spaventatevi se all'inizio avrete numerosi insuccessi.
Riprovate e vedrete che una volta imparato non ne farete più a meno.
Noi non abbiamo mai fatto il sapone con al soda caustica (ma mi moglie non ne vuole sapere
), e quindi non siamo pratici di quel porcedimento.
Un amico vecchio del Monte Amiata mi parlava di una Pasta Lavamani (tipo quelle da officina) fatta con lisciva, olio, strutto e rena di fiume: mi disse la ricetta ma francamente non mi è mai venuto fuori niente di presentabile.
Il procedimento era praticamente il medesimo di quello sopra riportato, solo che si aggiungeva un cucchiaio di strutto e poi l'olio per ottenere la saponificazione.
La rena di fiume si aggiungeva da ultimo, prima di far raffreddare il tutto.
Spero che vi torni utile quanto ho scitto.
Buon sapone a tutti.