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Rilancio dell'agricoltura: largo ai giovani

30/11/2009, 0:45

Presentato dall'Agia, l'Associazione giovani imprenditori agricoli della Cia, il progetto per favorire l'accesso alla terra, al capitale e al mercato

Senza ricambio generazionale non ci sarà futuro per l'agricoltura italiana. Occorre, per questo motivo, sviluppare politiche ed interventi che diano impulso all'imprenditoria giovanile, permettano l'apertura di nuove imprese e favoriscano l'attrattività e la sostenibilità dell'attività agricola.

Sono questi i capisaldi del "Progetto giovani" che l'Agia - l'Associazione giovani imprenditori agricoli della Cia ha presentato in un incontro al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

E' stata la presidente, Gianfranca Pirisi, ad illustrare i contenuti del progetto con il quale si mettono in luce le nuove difficoltà e le peculiarità del mondo dell'imprenditoria giovanile in agricoltura nell'attuale momento di crisi e attraverso il quale si avanzano una serie di proposte per un rilancio del settore.

D'altra parte, a differenza degli altri Paesi europei, in Italia proprio i giovani non intravedono nell'agricoltura valide prospettive economiche interessanti. E questo perché - ha denunciato il presidente dell'Agia - sussistono molte difficoltà legate all'insediamento giovanile. Tra queste, ci sono la scarsa mobilità fondiaria e l'accesso al bene terra, gli alti costi di avviamento, l'incertezza delle prospettive economiche, la scarsità di formazione e servizi di consulenza adeguati. Ostacoli ai quali si aggiungono gli oneri amministrativi connessi all'esercizio dell'attività agricola, gli elevati prezzi di affitto e di acquisto dei terreni, gli alti costi dei macchinari, ed in generale, degli investimenti. Non solo. Barriere fiscali e legali e in alcuni casi il forte rischio di "marginalità" delle aree rurali, la carenza di infrastrutture, di logistica, di mobilità, dei servizi civili e socio-sanitari, che condizionano la qualità della vita, completano il quadro dei problemi dei giovani che intendono intraprendere l'attività agricola.

Le proposte Agia-Cia per superare la crisi del settore e, nello specifico riguardo al problema del ricambio generazionale, si fondano su due principi fondamentali: operare nell'immediato e soprattutto nel modo più diretto verso le aziende agendo su fisco e credito.

In merito al credito va nella giusta direzione la proposta dell'impiego di 3 milioni di euro del fondo per l'imprenditorialità giovanile in agricoltura. Riguardo la tematica fisco si sottolinea che, in una fase attuale caratterizzata dalla scarsità di risorse, occorre essere selettivi nell'assegnare le agevolazioni, andando a privilegiare gli imprenditori professionali. Proposte immediatamente attuabili a favore dei giovani possono essere: la diminuzione dell'Iva, la diminuzione dell'accisa sul gasolio, la fiscalizzazione degli oneri sociali per la mano d'opera assunta da giovani imprese, l'esenzione dal pagamento dei contributi Inps nella fase di primo insediamento.

Con il "Progetto" l'Agia propone una serie di misure che possono essere messe in campo per favorire il ricambio generazionale in agricoltura e che possono costituire un terreno di confronto con tutti gli attori del settore. Tre le proposte principali:

• l'accesso al fattore terra: si propone la costituzione di un agenzia per il riordino fondiario con il compito di elaborare, gestire e facilitare progetti di riordino fondiario su terreni pubblici -demaniali e degli enti- e anche privati resi liberi per la successiva assegnazione ai giovani

• secondo l'accesso al capitale finanziario: si propone la costituzione di società miste giovani e anziani, in cui l'anziano proprietario titolare dell'azienda entra in società con il giovane

• terzo, facilitare il fare impresa attraverso l'accesso al mercato, la semplificazione normativa, la fiscalità agevolata, il supporto alla gestione.

Per quanto concerne la semplificazione amministrativa l'Agia-Cia propone la creazione di una banca dati delle informazioni amministrative delle imprese agricole attive. In particolare dovrà essere riconosciuto da parte della pubblica amministrazione il fascicolo aziendale come banca dati per tutte le richieste e per le prestazioni pubbliche all'impresa stessa.

Fonte: Agia - Associazione giovani imprenditori agricoli

Re: Rilancio dell'agricoltura: largo ai giovani

30/11/2009, 10:59

Speriamo si passi presto dalle parole ai fatti.
Marco

Re: Rilancio dell'agricoltura: largo ai giovani

30/11/2009, 14:04

Sono proposte molto interessanti che favorirebbero un effettivo ricambio generazionale.
Senza misure adeguate la vedo molto dura da questo punto di vista e senza ricambio quale futuro?

Re: Rilancio dell'agricoltura: largo ai giovani

30/11/2009, 17:33

io metterei un tetto agli aiuti

a chi ha gia 100 ettari, gli bloccherei i finanziamenti statali...

o a chi ha una attività extra agricola, con un reddito superiore a 50 mila euro l'anno , non gli darei aiuti di stato x aprire una azienda

Re: Rilancio dell'agricoltura: largo ai giovani

01/12/2009, 0:14

Al mondo non mancano le terre agricole, ma gli agricoltori


Se c'è una cosa su cui tutti, siano essi agricoltori o politici, funzionari, civili o consulenti è che al momento esiste una grave crisi nel settore agricolo. Secondo il quotidiano olandese Financieel Dagblad, però, il più grave rischio per l'intero settore agricolo mondiale è quello di trovarsi in futuro a corto di agricoltori.

Una grande nazione agricola come la Francia - ma il discorso è valido anche per l'Italia - sta vedendo un progressivo invecchiamento della popolazione nelle campagne. Le persone si trasferiscono in città e quasi nessuno vuole diventare agricoltore.

Problemi simili si verificano nei paesi dell'Europa orientale, come Russia, Polonia, Romania e Ucraina, dove vaste aree di terreni agricoli giacciono incolte a causa della carenza di agricoltori. Anche la Cina vive il medesimo problema della fuga dalle campagne.


50 aziende in meno a settimana
In Olanda, il numero di aziende agricole è diminuito del 44% raggiungendo una quota di poco superiore alle 75.000 unità nel periodo che va dal 1985 al 2008. Si tratta di un calo che ha interessato un arco di 23 anni, con una media di 50 aziende in meno a settimana. Fino ad oggi questa perdita è stata assorbita dall'aumento delle dimensioni aziendali, fenomeno che tuttavia si arresterà prima o poi. Le aziende che ancora rimangono attive si pongono sempre più il problema della "successione".


La situazione, secondo gli analisti, prenderà automaticamente una piega diversa in futuro, quando i prezzi dei beni agricoli aumenteranno strutturalmente e l'attività agricola diverrà più attraente. Cosa che sicuramente accadrà. Non si confonda però questa problematica con la crisi alimentare mondiale, perché una soluzione in tal senso è ancora lontana.

Fonte: Financieel Dagblad

Re: Rilancio dell'agricoltura: largo ai giovani

01/12/2009, 12:59

grintosauro ha scritto:io metterei un tetto agli aiuti

a chi ha gia 100 ettari, gli bloccherei i finanziamenti statali...

o a chi ha una attività extra agricola, con un reddito superiore a 50 mila euro l'anno , non gli darei aiuti di stato x aprire una azienda

Giustissima osservazione !!!!!

Re: Rilancio dell'agricoltura: largo ai giovani

01/12/2009, 13:14

Grinto non è quella la strada...........
Non dare aiuti a aziende con 100 ha apro 2 aziende
Non dare soldi sopra i 50.000 euro apre mai moglie/marito ecc........

L'unico modo e dare reddito certo a tutti e questo vale per ogni lavoro, in questo modo si eliminano molti problemi............ (pensa a quanti ragazzi in meno per le organizzazioni malavitose, il degrado facilità sempre il mal costume)

In tutti i ns pianti abbiamo parlato poco del fenomeno palazzinari, la campagna non avrà reddito fino a quando non si fermano i palazzinari, se tu con 20 ha e il tuo vicino idem campa decorosamente nei suoi coltivati e non vendi, dove acquista il palazzinaro????
La campagna romana è una continua GRU, certo non vale per tutti, ma sono convinto di questo fino a quando serve terreno al cemento la campagna non avrà reddito con manovre ad hoc.....

Re: Rilancio dell'agricoltura: largo ai giovani

01/12/2009, 23:05

eugenio ha scritto:Al mondo non mancano le terre agricole, ma gli agricoltori

il problema non sussisterebbe (oppure solo in minima parte) se l'attività agricola avesse un reddito paragonabile a tutte le altre attività.

Re: Rilancio dell'agricoltura: largo ai giovani

01/12/2009, 23:24

La situazione, secondo gli analisti, prenderà automaticamente una piega diversa in futuro, quando i prezzi dei beni agricoli aumenteranno strutturalmente e l'attività agricola diverrà più attraente

E' l'unico augurio possibile

Re: Rilancio dell'agricoltura: largo ai giovani

02/12/2009, 3:06

speriamo si muova qualcosa, essendo io parte di questi giovani! ;)
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