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Regioni Italiane

01/04/2013, 12:35

Liguria, Toscana, Campania ecc. ecc
Ammetto che è bello sentirsi far parte di una comunità regionale, cioè di una regione dello Stato Italiano, ma non posso far a meno di esprimere un pensiero che da tempo mi frulla per la testa. Pensiero che poi si frammenta in altri punti interrogativi.
Mi chiedo: ma se una regione confina con altre, un esempio a caso, l’Emilia, se un abitante di un paese, o città, prossimo al confine con la Lombardia o col Veneto o con la Toscana, immagino che abbia qualcosa in comune anche con la parte vicina della regione confinante. Se poi si devono fare convegni, incontri, mercati o scambi, immagino che per loro sia più conveniente andare nelle regioni vicine che nella parte opposta della loro regione, o sbaglio? Cosa che a noi Sardi verrebbe un pochino difficile: l’unica regione vicina, ma non confinante, è la Corsica, che fra ‘altro non fa parte dello Stato Italiano
Saluti
Pedru

Re: Regioni Italiane

01/04/2013, 12:41

Ma questo lo vedi come un limite o come una opportunità? :mrgreen:
In un viaggio all'estero mi presero e mi capovolsero sottosopra in dogana per accertarsi che non portassi prodotti agricoli semi frutti ecc questo per preservare la loro integrità da malattie ed infezioni varie........qualche anno dopo si è ripetuta con del parmigiano reggiano passò non dopo un piagnisteo infinito èd il parere dell'ufficiale sanitario presente
Mi venne poi spiegato che la conformazione geografica e l'isolamento in cui si trovava il paese si era tramutato in una opportunità senza prezzo

Re: Regioni Italiane

01/04/2013, 12:47

Obiettivamente, per voi è una opportunità, per noi un limite. D'altronde, non tutto si può portare dal continente italiano in Sardegna, o viceversa, senza controlli sanitari
Saluti
Pedru

Re: Regioni Italiane

01/04/2013, 12:52

Giusta osservazione. Forse è per questo che l'unica discussione "regionale" di successo è quella dei Sardi :)

Re: Regioni Italiane

01/04/2013, 13:55

Pedro comprendo la tua "frustrazione" ma proprio dei vostri limiti ed opportunità territoriali siete forti
Da oltre un anno mi sto scervellando per poter fare arrivare ad un amico dei conigli .....ma non sanno nuotare .....mentre questo limite non esiste per le persone e per le reciproche culture e questo è un traguardo
Personalmente grazie al forum sto intrecciando rapporti e scambi con diverse parti d'Italia non solo virtuali ..............potremmo chiedere al berlusca il ponte tra civitavecchia e la sardegna :lol: :lol: o più semplicemente mezzi di comunicazione più rapidi ed efficenti :mrgreen:

Re: Regioni Italiane

01/04/2013, 21:30

gargamella ha scritto:Pedro comprendo la tua "frustrazione" ................
................

No, no, niente di più sbagliato! io, come quasi tutti i miei conterranei, non mi sento affatto “frustrato”, tutt’altro: non lascerei la mia Terra per niente al mondo, né vorrei nessun ponte (ipotesi fantascientifica) che ci unisca a nessuno: Europa, Africa (tanto la distanza è più o meno la stessa) e nemmeno con la vocina Corsica. Mi va bene così. Ma mezzi più rapidi, efficienti e meno cari, nel terzo millennio sarebbero auspicabili e fattibili, anche se non sarebbe mai come essere fisicamente confinanti.
Comunque la mia era una semplice constatazione logica che si porta dietro dei corollari.
In aggiunta a quelli già accennati nel precedente post, ne dico esplicitamente un altro: so bene che tutte le regioni italiane sono in continuità geografica una con l’altra, in cui linguaggi e tradizioni nei loro confini, si sovrappongono come le tegole di un tetto, per cui si passa da Nord a Sud regione per regione, in maniera abbastanza “morbida”, direi indefinita, per cui per un viaggiatore sarebbe difficile accorgersi, presso i confini fra regione e regione, se ci si trova in una regione o nell’altra. Fa eccezione la Sicilia, sopratutto per quanto riguarda i confini fisici, però per quanto riguarda dialetti, storia e tradizioni, qualcosa in comune con la Calabria credo ci sia.
Per noi è tutto diverso: niente in comune con nessuno, tranne un pochino tra Sardegna Nord Orientale (Gallura) e Corsica.
Bè, per ora ho detto tropo. Mi fermo qui.
Saluti
Pedru
PS: se ho sbagliato qualcosa o se avete qualche particolare della vostra regione con le regioni vicine da far conoscere, portatelo a conoscenza, credo che come argomento sia interessante.

Re: Regioni Italiane

01/04/2013, 23:44

:lol: :lol: Pedru il termine frustrazione era virgolettato proprio perchè era inappropriato ..............cosa abbiamo in comune con le regioni confinanti ... il campanilismo ......ci scanniamo per un nonulla ecc ecc Può essere vero quanto dici dei dialetti ma di quelli italianizzati e distorti quelli puri sono lingue a se colorite ed efficaci che hanno la loro storia Poi arriva il calabrese che parla il reggiano ...ma calabrese di che parti bho! il reggiano che ha sentito il toscano e ci prova il figlio del dott pinco pallo che lo parla una volta l'anno e non sa cosa dice ..... io che lo parlo volentieri il reggiano e mia moglie che non e reggiana sbarella perchè non comprende

Re: Regioni Italiane

02/04/2013, 12:23

Virgolettato o no, sempre quello era, e dovevo precisare.
E, sempre per precisare, il campanilismo esiste ovunque, anche all’interno di una stessa regione o provincia, quindi è inutile parlarne.
Dialetti: quello che da voi succede in grande (viste le diverse dimensioni geografiche) da noi succede ugualmente. La lingua Sarda è variegata, composta da due varianti principali: Logudorese a Nord e Campidanese a Sud, ognuna divisa in sottovarianti, sottosottovarianti o dialeletti che dir si voglia. Si tratta della stessa lingua, con regole grammaticali, lessico, frasi idiomatiche comuni, ma cambia un po’ l’accento, la pronunzia e qualche parola, tanto basta per non capirsi bene fra loro quando ci si parla le prime volte, ma poi è facile intendersi.
Fra Nord e sud poi c’è la cosiddetta variante di “mesanìa”, vale a dire dove si parla un intreccio di due varianti, insomma, una specie di “koinè” che è stata proposta come Lingua Comune.
Poi c’è una variante “border llne”, che è parlata nella Sardegna Nord/Orientale (gran parte della Gallura e la stretta zona costiera Settentrionale: è il Galllurese/Sassarese anch’essa divisa in sottovarianti. Si tratta di una variante derivata dal Corso e notevolmente infiltrata di Sardo, anzi gran parte del lessico frasi idiomatiche sono praticamente sarde, cambia un pochino la grammatica e la pronunzia.
Mia moglie è della zona centro settentrionale della Sardegna (logudorese), quando è venuta a Sassari, non capiva una parola di Sassarese (adesso lo parla anche). Io le so parlare e scrivere entrambe
Questo per quanto riguarda la Sardegna. Per quanto riguarda l’Italia (o Continente) e più o meno, ma in grande) la stessa cosa. Ma non vorrai che, proprio o ti ricordi la Storia della Letteratura Italiana, quando e come si è svluppata, da Nord a Sud, fino alla Sicilia, passando per Napoli?
Saludos
Pedru
PS. Mi dispiace che nessuno si unisce a questa discussione che ovviamente riguarda tutte le regioni. Spero che prima o poi qualcun altro lo farà

Re: Regioni Italiane

02/04/2013, 12:36

PS. Mi dispiace che nessuno si unisce a questa discussione che ovviamente riguarda tutte le regioni. Spero che prima o poi qualcun altro lo farà


Quoto :(

Re: Regioni Italiane

02/04/2013, 23:18

Osservazione interessante quella dell'acuto Pedru.
Io sono lucano di origine, come i miei genitori, nonni, bisnonni, trisavoli... tra l'altro nati tutti della stessa zona anche.
Il mio comune tocca la Campania a N/O e la Calabria a S/E ; per arrivarci ci vogliono pochi minuti. Al contrario per raggiungere l'estremità della mia provincia sui confini dell'Irpinia o in prossimità della Puglia non basta un'ora e mezza.
Ma sono, resto e mi sento lucano come uno dell'entroterra, magari atipico poichè il lucano classico è montanaro e non costiero (Potenza ha 100 comuni: 99 sono nell'entroterra).
Presenti nel mio dialetto le influenze calabro/campane con anche numerosi termini arabi, latini, greci, bizantini che lo rendono abbastanza diverso da un dialetto dell'interno della regione e simile al cilentano o al cosentino ma comunque a se nella pronuncia e in parte nella terminologia.
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