milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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Secondo me, opinione personale, il problema non è lavorare troppo, semmai non lavorare affatto. 100 ore comunque sono tante, significa lavorare 15 ore al giorno e lavorare anche la domenica. In un'azienda agricola ci possono essere momenti particolari che vanno seguiti, pena la perdita della produzione, ma sono picchi momentanei. In ogni caso la natura non segue sempre l'orario d'ufficio e talvolta bisogna adattarsi. Ciò avviene di solito per brevi periodi, ma dipende anche dal tipo di produzione che intendi seguire. Provo a fare un esempio, se sei il respinsabile che segue la raccolta del mais di un podere, devi seguire tutte le fasi, fino all'essiccazione e al conferimento in silos. In genere, per motivi metereologici, si tende a sfruttare il più possibile il bel tempo , per cui in quei pochi giorni è probabile che si lavori dall'alba fino a quando fa buio e , se necessario, anche oltre. Se l'agronomo è il supervisore responsabile di questo lavoro, ovviamente non andrà via alle cinque del pomeriggio. Ma si parla di picchi brevi, probabile che ci si alterni col titolare nei turni. In un azienda zootecnica è possibile che ci siano parti anche di notte. Se l'agronomo è il responsabile, non starà a dormire mentre la mucca Cesira partorisce senza assistenza e rischia di perdere il vitello che ha portato per nove mesi. Ma magari di notte ci sarà un operaio, il titolare, il veterinario, insomma dipende. Comunque in questo settore ci vuole un certo grado di flessibilità, ripagato dalla passione di fare questo lavoro.
_________________ L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr) Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone
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