libellula69 ha scritto:
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Davvero ? e c'è qualcosa che possiamo fare per unirci tutti insieme (magari Pedru potrebbe suggerirlo ... visto che siamo "malo unidos ...)
Purtroppo non vedo soluzioni praticabili: proprio perché stiamo dimostrando di essere davvero "
locos e malunidos"
Ho letto tutti i post di questa discussione: non posso suggerire niente, perché uscire da questa situazione mi sembra, democraticamente, semplicemente impossibile, quindi non accenno nemmeno ad una possibile soluzione.
Comunque, per molte cose mi trovo d'accordo su quanto letto, specialmente sulle opinioni di Robert e di Diliboi (ma non solo). Trovo per altro una notevole confusione, un esempio per tutti, confrontare il mondo comunista (ormai ex) con quello "libero". La similitudine mi sembra improponibile: troppe le differenze e le poche cose in comune( in gran parte negative):
Qui c'era almeno la libertà di esprimere le proprie idee e viaggiare all'interno del proprio paese o negli altri stati senza complicazioni; lì non ci so poteva muovere all'interno del loro paese senza permesso, uscire dal proprio stato poi, normalmente era impensabile. Se poi qualcuno manifestava un'idea diversa dalla ideologia dominante, la villeggiatura in un Gulag era quasi garantita. Non parliamo poi delle condizioni economiche: chi ha appena appena di memoria ricorda bene le condizioni di quelle popolazioni (Capi partito e nomenklatura esclusa), incomparabilmente diverse dalle nostre.
Per quanto riguarda l'Europa, dirò che io ero un europeista convinto, oggi sono molto deluso: non è l'Europa che mi aspettavo e, del resto non vedo vie d'uscita, tranne un collasso della UE. Invece di assemblare bene l'Unione con patti più chiari e più unitari, hanno fatto entrare cani e porci, cosicchè ora mettersi d'accordo è molto più difficile, direi impossibile, perciò il collasso è dietro l'angolo. Ma non vedrei questo fatto, e nemmeno la scomparsa dell'Euro, come una cosa positiva: mi ricordo prima dell'Euro, cosa era la lira: la moneta più ridicola del mondo.
Mi trovo circondato da aziende, famiglie, persone in crisi nera, mentre chi stava in alto pensava ad altro (meglio non dire a che cosa) senza preoccuparsi di una crisi che avanzava, senza tener conto del deficit dello Stato (fra entrate e uscite la "forbice" si allargava sempre più), mentre i capitali e le industrie fuggivano all'estero. Come hanno rimediato? Un lavoro "sporco": prendendo i soldi più disponibili, quelli della gente comune, impopolare ma facile facile. Solo che le castagne dal fuoco le hanno fatte togliere agli altri. Loro, gli eletti democraticamente, gli "onorevoli" non hanno avuto il coraggio, salvo poi scaricare tutte le colpe della crisi su chi, giccoforza, ha fatto quello che i nostri governanti, democraticamente eletti, avevano paura di fare.
Adesso, a dimostrazione di quanto siamo messi male, non si riesce ad eleggere neanche il Presidente della Repubblica e i partiti si sfasciano. Non vedo un futuro molto di positivo, anzi temo il peggio, al punto che "il prelievo forzato dei nostri soldi" sarà, in confronto a quello che ci aspetta, una cosa da ridere. Non vedo buone prospettive all'orizzonte. Questo è quello che penso, ma spero vivamente di sbagliarmi.
Mi fermo qua, anche se le cose da dire sono tante, non prima però di ribadire una mia convinzione: "
ogni popolo ha il governo che si merita" o, detto in altre parole: "
Il governo è espressione del popolo che lo ha eletto"
Saluti
Pedru