L’allarme di questi giorni sulla polenta cancerogena viene da lontano. Almeno dieci anni fa si cominciò a parlare di micotossine in molti cibi, soprattutto nel latte e nella farina di mais. Ne parlò l’oncologo Umberto Veronesi che ci consigliava di stare molto attenti, perché pur essendo le micotossine sostanze naturali, possono essere però altamente tossiche. Anzi, alcune di esse, se ne contano circa 300, raggiungono negli alimenti livelli tali da diventare molto pericolose per la salute umana. Poiché nessuno ne aveva mai sentito parlare di questa specie di tossina nel cibo, ci spiegarono che le micotossine sono dei “funghi microscopici e filamentosi, noti come muffe, che si sviluppano principalmente su prodotti alimentari di origine vegetale”. Queste muffe che noi possiamo vedere a occhio nudo sui nostri cibi, si possono formare in qualsiasi momento della catena alimentare e raggiungere tranquillamente le nostre tavole.
“Fa più morti di tumore la cattiva alimentazione che non lo smog” disse allora Veronesi, sottolineando che “il 30% dei tumori sono collegati all’alimentazione”, e che i veri pericoli, più che nei tubi di scappamento delle automobili, sono nascosti “nei preoccupanti livelli di aflatossine e micotossine cancerogene presenti nella polenta e nel latte”.
Ce ne eravamo dimenticati è? A quanto pare sì, perché altrimenti non saremmo rimasti molto sorpresi nel sentire Roberto Defez, un ricercatore del Cnr che in un convegno ha rilanciato l’allarme polenta e la pericolosità di queste non innocue muffe. Panico tra i buongustai e non ...e non si parla d'altro. Ieri no e oggi sì!
Perché oggi più di ieri fa più effetto sentire che la bionda pietanza amata da molti è in realtà cancerogena? Forse perché il tam tam si allarga grazie ai social e ai forum. Forse perché c’è più sensibilità nei confronti dell’alimentazione. Forse perché c’è più consapevolezza. O forse perché c’è più paura?
Ma come pure la polenta… si chiedevano ieri degli internauti su facebook. Allora con ci si può più fidare di nulla se i nostri semplici pasti, i pasti della tradizione contadina, invece di nutrirci ci uccidono. Già. Defez, lo ha detto senza mezzi termini, la polenta potrebbe causare dei tumori all’esofago. Non solo. Rallenta anche l'assunzione di acido folico, e per le mamme in attesa questo rappresenta un alto fattore di rischio per la salute del bambino.
C’è da non crederci. Minare così le basi della nostra cultura alimentare lascia davvero sbigottiti. Sotto accusa oggi sono le fumonisine, che sempre micotossine sono, ma che derivano dal genere di funghi Fusarium, scoperti nel 1988 in un campione di mais prodotto in una regione sudafricana.
Non c’è da sorprenderci se secondo Defez ad essere prevalentemente colpiti dai tumori all’esofago sono gli abitanti del nord est, perché grandi consumatori di polenta. Affermazione che non è affatto piaciuta alla Confraternita friulana della polenta, partita subito all’attacco dello scienziato.
Siamo seri però. Se uno fa ricerca e scopre delle cose, le deve dire. Se uno analizza in laboratorio ben 77 prodotti di farina gialla e scopre che nei prodotti da agricoltura biologica c’è un valore di fumonisine due volte superiore alla media, che deve fare? Tacere? No, ci mancasse pure. Defez non ha fatto altro che il suo dovere, anche chiedendo l’etichettatura trasparente dei prodotti in commercio, con indicate le quantità di fumonisine.
Siamo sempre alle solite però.....Scienza o tradizione? Cultura o innovazione? Che deve prevalere di più in questo caso? Fonte
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: Polenta cancerogena: letto e approfondito
16/10/2013, 10:23
Ce ne eravamo dimenticati è? A quanto pare sì,
no, per niente. Noi allevatori, in particolari di animali riproduttori, abbiamo sempre ben presente questo problema. Se infatti un animale da ingrasso può (ipoteticamente) mangiare qualche schifezza per qualche mese prima di essere macellato, un animale riproduttore deve rimanere in salute per diversi anni e non può mangiare alimenti dannosi, pena diminuzione di fertilità, di latte, aborti, deperimenti e decessi degli animali. Mesi fa ho pubblicato questa tabella , che si riferisce agli effetti immediati sugli animali : suini-f19/produzioni-carni-suine-di-eccellenza-t57185.html
Io ritengo che la cultura ambientalista abbia una certa colpa per questa ignoranza su questo argomento. Si discute di ogm sì o ogm no , si vorrebbero meno trattamenti fitosanitari sui campi, ma nessuno parla mai di questi rischi. Per quanto riguarda il mais spero che intervenga Grintosauro a chiarire bene l'argomento, però posso affermare che i funghi e le relative tossine possono aggredire il chicco nel caso di piante intaccate da insetti ( piralide e diabrotica, per es) e in caso di stress ambientali ( troppa acqua , ma anche siccità). Non mi stupisce affatto che i prodotti biologici siano più contaminati perchè si pensa che facendo meno trattamenti si abbia automaticamente un prodotto più buono. Magari fosse così. Il fatto è che nessuno si diverte a farli o a spenderci dei soldi, ma è necessario. Piuttosto, bisogna farli nei tempi giusti e nelle dosi giuste.
Detto questo credo anche che in Italia ci siano molti controlli a riguardo. Nel caso di dubbi credo che affidandosi a un prodotto di qualità o di marca si possa stare piuttosto tranquilli, perchè le aziende serie hanno i mezzi per controllare le loro materie prime, con analisi apposite.
Preciso anche che non sono a favore di ogm o di trattamenti fitosanitari intensivi, è un problema di coscienza che interessa tutti e che non è facile superare. Saluti
questanno sulle micotossine del mais si e' detto tutto e l'incontrario di tutto
x via delle semine posticipate , doveva svilupparsi un ecatombe di piralide e ferretti e notua, cosa che puntalmente nel 80% dei casi qui in zona , non si e' verificato, in compenso i cinghiali stanno banchettando i campi dei miei vicini , visto che io in collina nn ne ho più messo 1 pianta..
si vede che a loro il mais ammuffito nn fa male , e nenache ai ristoratori/salumifici che comprano i cinghiali abbattuti dai cacciatori..
cmq nn e detto siamo solo al 15% del mais trebbiato , e fa dai 35/40% di umidita, ma sembra molto molto sano , anche se nn trattato contro piralide in fase di fiuritura .
cmq stimo che i mais grandinati e quelli seminati a meta giugno che hann patito la siccità , non siano di primissima qualità , tanto che molti hanno preferito lasciare vuoti i terreni e andare a modificare la domanda pac 2013. visto che in alcuni comprensori e' stata messa approvata la calamita naturale .
se da una parte ci sono studi approfonditi sulla interazione tra micotossine e cancerogeita, ce anche da dire che l'uomo e' l'animale più resistente di tutti gli altri ai cambiamneti , e che si e' adtattato dal sahara alla gronlandia , dal tamir , alla terra del fuoco , dal Manzanarre al reno..
sul fatto che il corpo umano si "ribella" e provocando neoplasie , vuol dire che in certe cose siamo arrivati al limite dell'alimentazione ,ma dall'ltra si e' arrivato anche secondo em a un indebolimento dell'oranismo stesso dovuto all'llungamento della eta media .
cioe 100anni fa uno a 50anni era vecchio , e quelli che superavano i 70 arrivavano a 100 nel 90% dei casi, perché di fibra veramente dura..
oggi molti arrivanoa 80 , grazie a una sfilza di medicine, ma son tutti dei "tacconi"..
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: Polenta cancerogena: letto e approfondito
16/10/2013, 16:38
Anche qui nel lodigiano si è seminato il mais molto tardi, però sembra che la maggior parte sia trinciato per il biogas. Purtroppo il cancro non viene solo alle persone anziane, ma nemmeno solo a quelli che mangiano schifezze. Se dipende dall'inquinamento questo è diffuso, ma può dipendere anche dagli stress emotivi o d altri fattori legati alla vita moderna.
Ma per non uscire dal nostro argomento sono tuttavia convinta che i prodotti delle nostre aziende siano sicuri, non penso che valga la pena di rischiare tutto il proprio lavoro per risparmiare pochi centesimi. Comunque le micotossine possono trovarsi su tutti gli alimenti mal conservati , non mi pare il caso di fare la caccia alle streghe alla polenta e al latte ( eh, già perchè Veronesi invitava a non bere più latte per lo stesso motivo, visto che le tossine passano attraverso il latte).
a me vinee sempre un dubbio ,che boh la causa delle malattie nn sia solo il cibo o lo stress ma che sia in fin dei conti la selezione umana , cioe l'apice dell'evluzione della ns specie .
senno nn spiegherebbe perche chi ha più di 90 anni che ha fatto al vita che ha fatto , magari in guerra , mangiando alla cavolo , roba avariata formaggi ammuffiti, salami rancidi, fumato 2 autotreni di tabacco , sia ancora in piedi , a predersela con noi che nn siamo capaci a mandare gambe all'aria chi ci sta rovinando ..