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Pellicole cinematografiche 
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Un altro film campagnolo e moooolto ruspante!! :mrgreen: :mrgreen:

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"Noi semo quella razza che non sta troppo bene
che di giorno salta i fossi e la sera le cene,
lo posso grida' forte, fino a diventa' fioco,
noi semo quella razza che tromba tanto poco,
noi semo quella razza che al cinema si intasa pe' vede' donne gnude,
e farsi seghe a casa.
Eppure la natura ci insegna sia sui monti sia a valle,
che si po' nasce bruchi pe' diventà farfalle,
ecco noi semo quella razza che l'è fra le più strane,
che bruchi semo nati e bruchi si rimane!
Quella razza semo noi è inutile fa' finta,
c'ha trombato la miseria e semo rimasti incinta!"


:D :lol: :D

Questo breve stornello condensa bene il succo essenziale del film!

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Questa Italia non ci piace e forse neppure ci appartiene, ma è pur sempre la nostra madre e la dobbiamo amare comunque, anche se è diventata una prostituta.

Beppe Niccolai


24/01/2010, 11:38
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Alla fine del XIX° secolo, molti lasciavano le povere lande della Svezia per andare a lavorare nella prospera Danimarca. Tra questi anche l'undicenne Pelle Karlsson con suo padre Lasse, un vedovo già assai anziano, che ama molto il ragazzo e, come questi, ha una grande voglia di lavorare per un avvenire un po' più soddisfacente. Ingaggiati presso una grande fattoria, i due stranieri sono destinati alle stalle. Li attende una vita dura e piena di fatiche.
Premito con la palma d'oro al Festival di Cannes del 1988 e con l'oscar per Miglio Film Straniero nel 1989.

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Beppe Niccolai


27/01/2010, 9:05
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Un altro bellissimo film dalle steppe centro asiatiche:

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"Nel territorio nord ovest della Mongolia Interna cinese, Tuya, donna bellissima e forte, non vuole lasciare i suoi terreni e continua a vivere con difficoltà con il marito malato, due figli, cento pecore e un grande terreno da pascolo.
Su suggerimento di suo marito Bater, Tuya decide di divorziare e di trovare un uomo che si curi di lei, dei suoi figli, del terreno da pascolo, delle sue pecore… e del suo ex marito! I pretendenti non mancano, ma nessuno vuole accettare Bater… tranne Baolier, un amico di scuola, che pur di sposare Tuya e portarla in città con i suoi bambini, sistema Bater in una casa di cura. Bater, però, non riesce ad affrontare la solitudine…e le cose cambieranno ancora una volta…"


E per tutti gli amanti della commedia italiana a sfondo rurale, come non ricordare una delle ultime chicce - targata anni '90 - del cinema nostrano??!??

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Credo non servono tanti commenti... "Io il ramato lo dò anco a tutte l'ore!" :D :D

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Beppe Niccolai


30/01/2010, 21:34
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TEMPUS DE BARISTAS

Realizzato dal regista ed etnologo australiano David Mac Dougall, Tempus de Baristas è stato girato in forma intimista nell’estate e nell’autunno del 1992, interamente in Lingua Sarda e racconta della vita, del carattere e delle aspettative di tre pastori delle montagne dell’Ogliastra.
I protagonisti sono il diciassettenne Pietro, aiuto prezioso per il padre Franchiscu nel governo delle capre, e il loro amico Miminu, quarantenne, che si occupa del grande gregge di capre della sua famiglia. I tre uomini, nati a soli 20 anni di distanza l’uno dall’altro, sono cresciuti in modi differenti e hanno un diverso punto di vista sulla vita e sul mondo.


Sito dov'è possibile visonare questo bellissimo documentario:

http://www.sardegnadigitallibrary.it/in ... 626&id=499" target="_blank

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Beppe Niccolai


06/02/2010, 11:46
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Un pittore parigino di successo, sulla cinquantina, torna alle sue radici nella casa dell'infanzia nella provincia francese e mette un annuncio per trovare un giardiniere sul posto. Assolutamente per caso, il primo candidato, che si rivelerà quello giusto, è un vecchio compagno di scuola che il pittore non vede da quando erano bambini. Mentre i due amici trascorrono diverso tempo insieme, il pittore scopre via via un uomo che prima lo affascina poi lo stupisce per la sua visione semplice e onesta del mondo. Così, i due uomini si ritrovano a vivere una sorta di adolescenza tardiva e fraterna, che mescola insieme famiglie, esperienze, carote e zucche, vita e morte, viaggi in aereo, cespugli di more, gusti e colori. E vedendo ogni cosa attraverso gli occhi dell'altro, ognuno scopre un mondo nuovo.

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Beppe Niccolai


13/02/2010, 14:30
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"Il mio Amico Giardiniere": molto bello!!
Da non perdere.
Ciao,
Marco

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13/02/2010, 15:05
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Una piccola produzione indipendente italiana:

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"Harja vive la sua recente gravidanza come un cordone che la tiene legata all'uomo che l'ha comprata per possederla, un malavitoso prepotente quanto potente di nome Ninì. Nella fuga dai suoi tirapiedi la giovane donna dell'est trova rifugio nella masseria di Felice, un quarantenne affetto da schizofrenia con il dono della rabdomanzia. A unirli, oltre alla solitudine e all'estraneità, sarà proprio Ninì, il quale ha messo una taglia sulla testa della sua sposa e uno scagnozzo alla ricerca dell'uomo che gli sta rovinando il business dell'acqua scovando fonti idriche nei campi aridi della Basilicata."

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Beppe Niccolai


06/03/2010, 11:46
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per me questo film è bellissimo pieno di patos e di rispetto della natura
girato senza effetti speciali ma con tanta pazienza..

Allegato:
la volpe e la bambina.jpg
la volpe e la bambina.jpg [ 109.38 KiB | Osservato 674 volte ]


da vedere anche con i bambini ma anche da solo adulti...

ciao nino

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Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER


06/03/2010, 11:58
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Ho visto Terra Madre di Ermanno Olmi. Mi piacerebbe sapere da chi l'ha visto, come l'ha trovato? Io, ad esser sincero, mi aspettavo qualcosa di diverso. Non mi ha entusiasmato. E' la classica reazione di chi parte con troppe aspettative e poi resta deluso da quel che trova.

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Però la parte finale del documentario, intitolata L'orto di Flora, è di una sublime bellezza. Ed infatti, scorrendo i titoli di coda, ho scoperto che è stata realizzata da Franco Piavoli. Non so quanti di voi abbiano il piacere di conoscere l'operato di questo uomo, ma credo di poter dire che si tratta di uno dei più grandi registi che abbiamo in Italia. Il suo cinema è fuori dagli schemi della stragrande maggioranza delle produzioni attuali. Piavoli si concentra al massimo sulle immagini e sui suoni. Per quanto riguarda le prime, le pennella come un vecchio pittore, giocando coi colori, le luci e i personaggi con un profondo rigore geometrico, ma evocando al contempo un grande impatto emotivo per la purezza e l'armonia che da esse traluce. E su questi affreschi in movimento lascia che siano i suoni naturali a far da padrone, non i dialoghi. Così i bisbiglii, gli schiamazzi e i gridi degli uomini, si confondono e si perdono nei più vasti suoni del vento, delle acque, dei temporali, degli animali. Piavoli ci racconta delle storie lascinado che siano esse stesse a parlarci nella loro semplice essenzialità. E' un cinema contemplativo, che ci ricorda quanto spesso dimentichiamo e non poniamo attenzione alla grandiosa bellezza che si nasconde in quei gesti, in quei luoghi e in quelle cose che fanno parte della nostra quotidianita.

Qui riporto dei link di un'intervista a Piavoli stesso, in cui ci racconta il suo cinema:

http://it.youtube.com/watch?v=xT1GIzUthAE" target="_blank
http://it.youtube.com/watch?v=e2JGwkrLwoI" target="_blank
http://it.youtube.com/watch?v=KCfyNBtcMxM" target="_blank
http://it.youtube.com/watch?v=hmh6DDoZnGs" target="_blank
http://it.youtube.com/watch?v=Q-jWIMIJ7GE" target="_blank

Buon ascolto e visione!

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Beppe Niccolai


18/03/2010, 9:34
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anch'io l'ho visto e mi ha molto deluso..
dopo le presentazioni in tv pensavo fosse qualcosa di diverso..
tranne per il pezzo che descrivi, mi è sembrato come tirato via senza spessore...
ma...
ciao Nino

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Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER


18/03/2010, 12:43
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