ciao a tutti
premetto che non sono esperto in "cose della terra"; mi perdonino gli esperti se il mio lessico e linguaggio non è tecnicamente corretto (grazie). Da novembre 2015 saranno in vigore le nuove norme per vendita e utilizzo dei fitofarmaci. Mi pare di aver capito che ci saranno due categorie: utilizzatori professionali (e prodotti destinati a costoro solo col patentino) e amatoriali (sempre con una loro gamma di prodotti senza patentino che, si suppone, dovrebbero essere di tossicità vicina allo zero).
Faccio alcune considerazioni: benissimo se i prodotti fitosanitari vengono utilizzati con sempre maggiore consapevolezza e se questa normativa indirizza sempre di più all'uso di altri metodi - naturali - di lotta.
A quanto pare, però, anche molti prodotti che oggi sono classificati a bassa tossicità (esempio, i prodotti rameici) domani saranno riservati solo a chi ha il patentino. Gli hobbisti con un po' di orto e qualche albero da frutto in giardino non sono pochi: dovranno tutti prendere il patentino per irrorare il rame? Dovranno spendere soldi per farlo fare a qualcuno patentinomunito (alla faccia dell'hobbismo!)? Non è che sotto sotto si vuole controllare - anche fiscalmente - chi chiede il patentino pur non essendo professionale? Perchè si sa, qualcosa da nascondere questi hobbisti ce l'avranno pure, perchè si autoproducono la roba da mangiare con tutti i supermercati che ci sono? e poi non vanno già a lavorare, perchè lo fanno due volte?
E quindi chiedo, senza pretesa che ci siano risposte pronte: si sa quali saranno i prdotti destinati agli hobbisti? ci dovremo mettere il cuore in pace e pensare di prendere il patentino?
Grazie
Stefano

ti fai le 20h di corso, e ti togli il problema , con almeno 12 h di corso entro i 5 anni di validita' del permesso stesso.

tanto il 90% di chi ha l'orto piu' di metà della verdura che produce , la cede a vario titolo ( da gratis a farsela pagare o la baratta con altri favori) , perché siete cosi ostici a farvi controllare, almeno sotto il profilo della sanita' del prodotto?

perché non volete la responsabilità del fatto , che se fate qualche "cagata" non dovete risponderne ?

non mi pare che il fatto "glielo data gratis", o continuare a sentire la ennesima solfa" la mia e' biologica" poi giu di trattamenti senza criterio in cui i neonicotinoidi sono il prodotto meno tossico ( tanto poi la colpa della moria delle api e' dei maiscoltori)

per me giusto che lo facciate .

"Perchè si sa, qualcosa da nascondere questi hobbisti ce l'avranno pure, perchè si autoproducono la roba da mangiare con tutti i supermercati che ci sono? e poi non vanno già a lavorare, perchè lo fanno due volte?"

riprendo questa parte, sono un hobbista e non ho nulla da nascondere, ho il mio lavoro e al contrario di molti altri appena ho un attimo libero non vado al cinema non vado a spasso a cazzeggiare non vado a rompere le scatole ad altri e per quello che posso mi produco qualche cosa con il mio sudore, con le mie levate mattutine mentre gli altri dormono e tornare quasi al buio la sera mentre altri sono gia davanti alla tv in poltrona, so per certo di non rubare nulla a nessuno e mi ripeto non faccio nulla di nascosto e non impedisco agli altri di farlo ma ti assicuro se non lo fanno e perchè non lo vogliono fare e preferiscono i prodotti del supermercato o quelli che gli riporta il papà

ciao romeo

Per quel che ne so ci saranno due linee diversi di prodotti per utilizzatori professionali e per hobbisti.
Da quel poco che ho capito ci sarà una limitazione per gli hobbisti che potranno utilizzare un sottoinsieme di principi attivi, naturalmente tra questi la precedenza verrà data ai prodotti biologici (quasi sicuramente i rameici si potranno usare): per questi però ci saranno mi pare confezioni più piccole (del tipo "monodose per x litri d'acqua" per evitare che vengano gettate confezioni non finite ma aperte da anni) e con una diversa concentrazione del principio attivo (più diluito)

È giusto che i prodotti più tossici vengano usati da persone formate e consapevoli.

@Vespucci, non e' un discorso di supermecato o meno , anche se tu consumassi tutto quello che produci, e nn cedi a terzi e' giusto che se ti succedesse qualcosa x inosservanza delle norme , anche se oggi come oggi , non e' che ti possano imporre di risarcirti di pagarti i danni che ti sei fatto .

pero' in un futuro mai dire mai, soprattutto se hai una assicurazione sulla salute.privata

caro Romeo
La mia era tutta ironia, io sono hobbista come te. So come ragionano quelli là: se non ci sono soldi da raschiare non si muovono; dietro ad ogni legge o nuova norma per quanto sacrosanta c'è sempre un ritorno per l'erario. La mia frase che hai citato era attribuibile ad un ipotetico ragionamento di fa le norme e derivava dal fatto che mi pare che ci sia qualcosa di vagamente e sottilmente vessatorio, che possano esserci occhiuti controllori che vengano a farsi gli affaracci miei anche nel mio tempo libero. Non li temo, come te non ho nulla da nascondere (e tutte le volte che mi hanno fatto controlli hanno perso il loro tempo), però mi dà fastidio...
ciao
Stefano

Grazie a chi mi ha risposto o solo commentato. Specifico una seconda volta che sono ben d'accordo con la normativa: chi usa certi prodotti deve sapere cosa fa
@grintosauro: la tua malcelata "ostilità" nei confronti degli hobbisti ti fa pensare che vogliamo eludere le regole; avrai i tuoi motivi, non ne discuto: per me è esattamente il contrario, come mai non mi sono spiegato?
Se ho posto la questione è proprio per capire bene e prendermi le mie responsabilità e non fare cagate, esattamente come dici tu! Ho passato la vita fra e sui libri, 20 ore di corso non mi spaventano, ma se non sono necessarie ne faccio volentieri a meno.
Ribadisco: non ho trovato ancora chiarezza sulle future norme e, inoltre, mi pare che sotto sotto ci siano anche venalissimi e ingiustificati secondi fini. Nelle pieghe di una normativa condivisibile vedo il pericolo di una ulteriore ficcanasata nella nostra vita (è un sistema che paga: chi può mettersi a discutere una norma che mette a tema la sicurezza?)

ciao
Stefano

Capisco i dubbi circa ulteriori controlli al fine di ampliare le entrate.

Però so anche quanti autentici pasticcioni del fai da te con i prodotti chimici, girano tra gli hobbisti, da cui mi guardo bene di accettare regali di cibarie del proprio podere.

"Mi faccio l'orto e così so cosa mangio" è questa la frase che va per la maggiore

Bene, se si vogliono usare prodotti chimici, obbligo assoluto di istruzione circa i contenuti e modalità di utilizzo, almeno poi si che sai cosa mangi.

Chi non conosce l'Hobbista di turno che in chimica e derivati, non conosce niente.

Quanti di questi sono in grado di fare un'equivalenza?

Quanti ricordano o hanno mai saputo fare un rapporto circa le giuste quantità di prodotto da erogare?

Quanti poi fanno trattamenti necessari al momento giusto?

E quanti invece li fanno col prodotto che secondo loro è più efficace? In genere parere totalmente contraddetto dalla letteratura.

Parere in genere molto preso in considerazione e "super partes" è quello del venditore che da stanze maleodoranti aiuta, consiglia, istruisce come fare per avere ottimi ortaggi, frutta, ecc.

Io sarò sgarrato però di specialisti della dose fatta a occhio, di prodotti totalmente inutili per il problema o il periodo, ne conosco a iosa.

Quindi patentino con esami seri.
Per i ripetenti almeno la sola possibilità del monodose.

Ho detto la mia, sono hobbista anch'io e da tutta la vita subisco danni alle api da parte di "alchimisti della domenica".

Senza contare il "bene" che la loro ignavia procura alle proprie famiglie.

In alternativa gli hobbisti possono davvero cominciare a farne a meno. Io sono hobbista e a parte la poltiglia bordolese non uso nulla. Cerco di fare macerati naturali e se proprio lo zucchino si riempie di oidio tolgo tutto.
Certo non ho alberi da frutta, lì la questione è un po' più complessa.