paolo ricordati che vi sono paesi in europa prettamnete agricoli/pesca , con un reddito medio superiore al nostro , e che nel cosro dell'ultimo secolo non hanno avuto dei flussi emigratori come il nostro quasi un secolo fa, per cui non venite a dirmi che un settore economico e' piu importante di un altro. Verissimo ma hanno molti meno abitanti, l'Italia è superantropizzata
di sperchi ce ne sono un po dappertutto , ma chissa perche in certi paesi , i soldi investiti dallo stato per ferrovie strade autostrade , hanno dato risultati migliori dei nostri , Straquoto aggiungendo che è solo un discorso di senso civico ma cosa crediamo che i norvegesi o svedesi , o gli austriaci , o gli olandesi siano dei semi dei? i maschi no le femmine beh....... scusate l'off ahahahhah hanno 2 gambe come noi al mattino leggeranno il loro quotidiano preferito sulla tazza del cesso ,
mangano bevono piu o meno come noi e hanno lo stesso patrimonio gentico simile al nostro tanto che anche noi facciamo parte del genere umano. e allora? perche certe cose in altri paesi funzionano e in italia no? Grinto la differenza è nel modo/stile di vita, loro hanno un senso della cosa comune che noi non abbiamo, hanno capito che coalizzarsi serve in tutti i campi e si sa l'unione da la forza. In sintesi un popolo che vive sempre al freddo in inverno deve essere parco nei sprechi e ha bisogno anche del vicino, mentre in Italia il clima mite ci ha permesso di vivere di espedienti, se rubo l'insalata del vicino non muore di fame perchè ricresce...
polo non mi venitre a dire che l'industria e' il perno dell'economia , perche e' una balla grossa come un casa. Non lo dirò mai, è il perno dove giraro i soldi facili. Anche quidi chi è colpa??? anche prima della Repubblica le cose erano uguali inceve degli industriali/statali e parlamentari vi erano i signorotti.
il giorno che non cisara' piu petrolio , e fino a prova contraria ogni gg e' un giorno in meno, la maggioranza dell'industria sara ferma, a quel punto chi sara piu importante? sempre noi per questo sono diventato quasi completamente autarchico sarei ben felice dell' evento che dice in attesa delle tipe da unghie lunghe 20 cm e insalata pronta..
una industria foraggiata con il contributo economico di tutti , (dagli stessi operai , ai pensionati , settore alimentare ect ect), o il resto? Io sono per la meritocrazia, niente soldi a chi non li merita
Eugenio non condivido il tuo scritto in modo totale.... Lo Stato è l'insieme dei cittadini quindi???? di chi è la colpa??? Ogni piccolo compromesso fatto da un singolo cittadino per trarre un proprio vantaggio si somma ai compromessi fatti da altri, ed ecco l'olio per ingrassare le ruote del mal costume.
Mi dai l'impressione di rispondere come quegli italiani che si identificano in un partito secessionista.Poi ti rifai al mio lamento sulla sanità.Scusa ma dove vivi? Io ripeto che uno stato che nn ti garantisce la sicurezza ovvero il tuo diritto a poter girare liberamente x le strade anche di notte,ad andare inmetropolitana, ad aprire un'attività senza che a fine mese devi pagare i privati che ti danno la sicurezza, a girare in macchina senza la paura che te la freghino armi alla mano etc etc nn è uno stato ma un paese di merda indipendentemente da chi governa Mi dici questo cosa c'entra con quanto hai scritto?
Ricky, a mio modo di vedere apparentemente hai ragione, ma in realta la cosa non funziona cosi. Il fatto di commercializzare direttamente i tuoi prodotti ti costringe a sviluppare un settore commerciale connesso alla tua azienda. Ammesso che tu riesca a superare tutti i costi ed i vincoli connessi alla realizzazione, quando finalmente sarai arrivato in contatto con il dorato e remunerativo mondo della vendita al dettaglio dove potrai vendere al tuo utente finale i prodotti del TUO orto a cifre dieci volte superiori . Beh cosa farai d'inverno? o se un temporale ti avra' distrutto il raccolto? o se semplicemente non avrai abbaztanza zucchine da soddisfare la domanda?. Dirai al tuo cliente.. mi spiace perdo affari perche' non ho prodotto?. Se facessi cosi, otterresti danno doppio da una calamita' o da un eventuale errore di coltivazione. Avresti due aziende inefficienti al posto di una. Se invece ,com'e' naturale , ti rivolgessi al mercato per acquistare e rivendere, beh allora avresti due aziende scollegate. Una sarebbe commercio puro che utilizza l'agricoltura/allevamento come specchietto per le allodole. In fondo lo stesso ragionamento si potrebbe fare al contrario. Come mai nessun negoziante investe per autoprodurre? PERCHE NESSUN NEGOZIANTE HA INTERESSE A SOPPORTARE I COSTI DI PRODUZIONE CARICANDOSI DEGLI SVANTAGGI CHE QUESTA COMPORTA. Allora a mio modo di vedere, qualsiasi soluzione che spinge il produttore verso la concorrenza alla distribuzione e verso alla vendita diretta NON E' AL MOMENTO UNA SOLUZIONE BENSI E' UNA TRAPPOLA. Non e' corretto il principio di pensare di risolvere i problemi di scarsa remunerativita' della produzione andando a coprire aree commerciali gia ottimamente servite, a mio modo di vedere e' un suicidio commerciale ed economico. Eccosa pensiamo di fare? di stare in negozio a vendere fino alle sette di sera.. poi uscire andare dal commercialista a chudere i conti della macelleria, poi entrare in stalla e cominciare a vare gli allevatori fino alle 5 di mattina, per poi ricominciare alle otto con la bustina in testa?. Il tutto sostenendo il costo doppio di una macelleria in centro, e di una stalla? per ottenere cosa? di vendere la carne al prezzo di tutti e dividere il guadagno ottenuto su due attivita?.
Raviolo bisogna fare un sunto dei problemi strutturali, e pensare a come risolverli.... Perchè è in pensabile investire oltre 100000 euro in agricoltura (per iniziare l'attività in modo serio) Se investo 150000 acqusistando una casa in una città Universitaria ho un vitalizio........
,forse vivo in un isola felice e ripeto forse, ma di sicuro disposto a morire di fame e non disposto a scendere a compromessi per trarre un vantaggio a discapito di un altro....
si' paolo, bisogna fare una lista dei problemi strutturali e poi intervenire per correggerli e neutralizzarli. comincio io e chi vuole copi la lista e aggiunga del suo..:
Nessuna possibilita' da parte del produttore per certificare in modo serio, dettagliato,rapido ed economico la qualita' del suo prodotto. Nessun tipo di ammortizzatore locale in grado di tamponare eventuali eccessi o mancanze di produzione. Sovrameccanizzazione delle aziende agricole unita ad alta inefficienza energetica delle attrezzature. Digital divide, poca o nulla formazione informatica e pochissime strutture a disposizione dell'agricoltura. Lavoro nero e caporalato... costi insostenibili (in funzione del prezzo di vendita del prodotto) per dipendenti regolari.
raviolo dimentichi uan cosa mportante che la maggioranza dei parlmentari arrivano o dal settore bancario o dal settore commerciale , qualcunoarriva dal settore dell'istruzione(per cui tutta teoria nessuna pratica) .
loro non si danno la zappa sui piedi , nel promulgare le leggi a meno che siano obbligati a dove di popolo a farlo , cercano di favorire i grandi non i consumatori o i produttori ...
anche il discorso della rintracciabilita e della etichettatura , quando ci hanno messo a legiferare?
A proposito di crisi e agricoltura, oggi a Bruxelles c'e' stata una manifestazione del mondo agricolo a riguardo. Ma sapete come e' andata? Solite randellate o qualche soluzione?
rispondo a raviolo: certamente c'è il rischio che si possa rimanere senza prodotto da vendere. il fatto è che io ho lo spaccio di carne bovina che non è un prodotto stagionale come la frutta e la verdura. effettivamente sono due settori molto diversi. però non condivido la tua analisi sulla commecializzazione, anche se solo in parte. io sarei stato contentissimo di dedicarmi solo all'agricoltura e non è che chiedo di prendere 10€ al kg,mi bastava prenderne 0,50 in più del prezzo di mercato. comunque da che mondo è mondo il commerciante guadagna di più del produttore, anzi avendo molti un ricarico in percentuale,più costa il prodotto più guadagnano. lo stesso vale per tutti i settori,hai visto che anche le grosse aziende appena possono aprono un outlet? addirittura a pochi km da me ha sede la INDA (fabbrica di sanitari per bagno), anche lei ha il suo spaccio....
Frammentazione e polverizzazione aziendale con notevole aumento dei costi di produzione Molte aziende del sud con poca o nulla acqua di irrigazione mancanza di copertura adsl nelle aree rurali(ancora a 56k) % molto bassa di associazionismo vero servizio di assistenza tecnica alle aziende che mi pare di competenza regionale, carente in molte regioni
stamattina visitando delle aziende nella "terra dei fuochi"(così viene definita la zona a nord di napoli e fino a Caserta http://www.laterradeifuochi.it/" target="_blank) sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'aver trovato una vera cooperativa che produce frutta e fragole.La gestione cooperativa permette di abbattere i costi produttivi sia per l'acquisto dei mezzi tecnici di produzione che per il conferimento e confezionamento del prodotto.Il prodotto è commercializzato attraverso piattaforme commerciali nazionali ed attraverso i mercati ordinari.Hanno anche contratti con le industrie di trasformazione.Quello che più mi ha sorpreso ed allo stesso tempo fatto piacere e che lavorano anche per la linea baby food a residuo zero. Sono aperti inoltre alle innovazioni(pacciamature biodegradabili sia in cellulosa che in materbi, teli di copertura fotoselettivi, solarizzazione integrata etc)
x paolo io purtroppo vivo in una splendida isola al momento poco felice per vicissitudini note ma tutti quelli onesti come me nn scendono a compromessi con nessuno e siamo la maggioranza x fortuna ma purtroppo la noce marcia nel sacco provoca tanti guasti