per quel che mi riguarda la pac è stata diminuita e di molto, privilegiando non colture tecniche che richiedano molto lavoro ma solamente l'estensione dell'appezzamento.
In più c'è l'aberrazione che chi ha molta terra ( migliaia di ettari) prende un pac proporzionale anche se non ne ha bisogno , visto che è già molo ricco. invece chi ha un piccolo appezzamento e quindi poche entrate prende un pac piccolina, anche se in teoria ne ha più bisogno più lui, per poter fare investimenti o anche solo comprare un trattore (usato
).
In sostanza chi ha dei pascoli prende un pac uguale a chi semina mais o altre colture impegnative. Chi ci guadagna? le grandi colture estensive del nord europa, a scapito delle nostre italiane, più frammentate ma altamente specializzate.
A me la pac non cambia la vita, ma in fondo non mi dispiace averla, visto che paghiamo le storture del mercato.
Se tutti dovessero pagare cereali e carne al loro vero valore forse pochi potrebbero mangiare italiano, considerando i costi reali e i successivi incrementi di prezzo dovuti alle catene commerciali ( dal produttore, all'industria,all'ingrosso, alla vendita finale)