Ma no Ricky75 che non lo abbiamo perso...
credo che tutto questo discorso possa essere collegato anche a quel ragionamento specifico.
Non sono in accordo sul discorso delle irrigazioni (perlomeno in parte): io le coltivazioni arboree di ogni genere NON le annaffio mai (neanche ho la possibilità di farlo)...eppure uva, olive e (sopratutto) frutta e castagne non mi sono mai mancate.
naturalmente l'andamento stagionale stabilisce la produzione, ma è proprio quello che dico io sin dall'inizio.
Cerco di "trattenere" eventuali attacchi di malattie varie con metodi usati secoli fa (zolfo e rame)..MA SEMPRE con morigeratezza...sempre, e quando possibile li evito a prescindere.
Per le colture erbacee come prati e pascoli IDEM, non annaffio e non faccio alcun tipo di trattamento..niente di niente.
Cerealicole non ne faccio (oppure solo poche per gli animali) e l' IDEM...niente di niente.
Per le orticole il discorso è sinceramente un pò più complicato.
Prima di tutto coltivo solo cultivar tradizionali e autoctone (e ogni regione ne ha molte): questo mi permette di acquisire quella rusticità che mi limita nell'irrigazione ed in eventuali concimazioni (sempre e solo organiche...per carità).
Utilizzo acqua piovana debitamente recuperata da tutti i tetti e tettucci dell'azienda: questa acqua viene raccolta in grosse cisterne di recupero (si parla di svariati metri cubi).
Ho una fonte che butta acqua per tutto l'anno, ma siccome è distante da casa cerco di limitare i "viaggi" di carico, combinandoli ad altri viaggi in loco: in questo modo non vado mai apposta alla fonte per prendere l'acqua, ma con un viaggio svolgo sempre più servizi in modo da "consumare ed inquinare" il meno possibile.
Tutte le pratiche colturali dell'orto sono di tipo manuale, se non sporadiche lavorazioni con motocoltivatore.
L'orto produce per la mia famiglia (compresa quella dei miei genitori), per gli animali (zucche da foraggio, mais, radicchi vari), per la vendita. In più recupero semi per l'orto dell'anno successivo.
La frutta per uso familiare viene consumata fresca e conservata in vario modo (sott'olio, sotto vuoto, in salamoia, sotto aceto, essiccata e congelata) a seconda della cultivar interessata.
Ho comprato un congelatore che consuma meno della tv
, e a breve ci appresteremo a fare un mini eolico aziendale: sfrutto così la risorsa vento che abbonda al podere dove abito.
Dedico sicuramente molto tempo a tutto questo, ma ne traggo grandissimi vantaggi...ed ho il tempo per svolgere tutti gli altri lavori dell'azienda, e molto spesso da solo.
Naturalmente devo mantenere la produzione entro una certa quantità altrimenti non ce la farei...ma è proprio quello che dico dall'inizio. Sostenibilità del lavoro.
Io mica faccio l'ortolano...oppure il venditore...oppure il boscaiolo...oppure l'allevatore: sono agricoltore, e faccio un pò di tutto limitatamente alle mie possibilità, cercando di avere quantità gestibili ma qualità eccelse.
Sicuramente quanti abbiano 20 ettari di orticole non possono fare come faccio io (mica son scemo del tutto
), ma potrebbero puntare su prodotti più naturali (meno artefatti dall'uomo).
e poi non è vero che il naturale è senza irrigazione...questa proprio non l'avevo mai sentita dire da nessuno.
L'uomo, da quando è agricoltore (quindi da sempre) ha sempre irrigato.
MAGARI si deve dare un occhio a quanto consumo abbiamo per irrigare...quello si.
MAGARI a quanto sfruttiamo le falde...quello si.
MAGARI a recuperare quanta più acqua possibile anche dalle pioggie...quello si.
Comunque raviolo, a mio parere non ti stai lamentando, e rendi questa discussione molto interessante (e ti ringrazio per questo).