non sono molto convinta, vero è che esistono zone vocate per certi prodotti, ciò non è per forza vincolante, ma credo che ci siano dei limiti in quello che uno può produrre. Non sto parlando di chi voglia piantare un agrumeto in Piemonte ( anche se ho visto dei nuovi impianti di ulivi nel torinese) . Però ci sono terreni che hanno una certa composizione che è molto oneroso cambiare, e sto pensando ai miei che sono fin troppo sabbiosi.
Salvo qualche caso, i vegetali hanno grandissima capacità di adattamento. Certo le produzioni saranno inferiori, comunque ottimali. E non è certo necessario cambiare il terreno. Per esempio nella mia provincia il ph è mediamente fra 4,5,-5. E cresce di tutto.
I terreni sabbiosi non sono certoun problema. vanno trattati diversamenti da quelli argillosi o limosi. Sarebbe diverso se i terreni fossero salini. in questo caso le limitazioni sarebbero elevatissime.
Io ho dei terreni sbilanciatissimi. Cresce poco e stentato. Con un po' di concime e ammendante cresce di tutto.
Detto ciò, in questa discussione è passato il concetto che accettare i contributi statali sia disdicevole, non da imprenditore capace. E perchè?
E' vero che c'è chi se ne approfitta, ma non credo che sia il piccolo imprenditore, però in certe zone la cura del terreno permette il mantenimento di un ambiente . Pensiamo alle zone di montagna dove senza la mano dell'uomo i versanti finirebbero per franare. Ed è così male aiutare un giovane che voglia inziare?
Piuttosto credo che andrebbero rimodulati e non dati a pioggia , che così chi ha tanta terra riceve tanto ( e non ne ha bisogno) e chi ne ha poca riceve poco. Bisognerebbe dare in base ai progetti, alla loro utilità e attuare una maggiore informazione
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Io non ho detto questo. Ho detto che il sistema di contributi pac ha tolto capacità imprenditoriale agli imprenditori agricoli. E questo è facilmente dimostrabile. vedi i disastri degli anni 80 con ammassi da paura e l'introduzione dei limiti produttivi nei vari settori.....
Certo i contributi dovrebbero essere dati diversamente. In molti casi aziende di pianura non bisognose si vedono arrivare decine e decine di migliaia di €. Altre zone di montagna una miseria nonostante l'importanza fondamentale della permanenza agricola in questi territori.
ma fino a quando chi decide la politica non conosce le cose ed è "ingessato" non succederà niente. si parla parla ma di fatto non cambia nulla.
In svizzera i contributi vengono dati con finalità ambientali. Come agricoltore ti "pagano" per tenere a posto terreni che altrimenti sarebbero marginali. Col sistema della Ce, il famoso premio alpeggio, mascherato come miglioramento ambientale ma chi ha mai fatto dei miglioramenti nei pascoli? pochissimi!!! e mi fermo sugli esempi di contributi presi per fare delle cose e MAI fatte!!! altrimenti c'è l'insurerzione.