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Opinioni sull'agricoltura contemporanea convenzionale 
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ditelo all'ikea che a grugliasco vuol fare un centro di 10 ettari di vendita.

come la commissione comunale si son opposti perche' degraderebbe una delle zone agricole piu' fertili.

e' successo il putiferio, i partiti di sinistra hanno urlato al golpe della destra, contro i lavoratori.


scusate tanto, ma non siete voi quelli pro natura

"mavedaviaiciap"

qui ci sta senza censura

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24/08/2011, 20:58
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guarda marco che la vendita diretta ,se escludi i piccolissimi volumi, e' un costo in piu' che non ti paghi.

A me con la vendita diretta non tornano i conti

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24/08/2011, 21:05
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raviolo ha scritto:
guarda marco che la vendita diretta ,se escludi i piccolissimi volumi, e' un costo in piu' che non ti paghi.

A me con la vendita diretta non tornano i conti



e' un po che lo dico , anche perche' mi apre strano che uno venda l'olio toscano a firenze e speri che un milanese mensilmente venga a fare scorta..

cieo alla fine la vendita deve essere approssivatamente vicino ai consumi x avere un certo volume di vendite

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25/08/2011, 14:11
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L'acquisto di olio dal produttore è molto più diffuso di quanto possa sembrare. In Toscana è una normale prassi quella di rivolgersi al produttore (ovviamente non per un litro). Sono diversi quelli che lo spediscono al nord (ne conosco alcuni anche qui sul forum) e non trascuriamo il commercio legato al turismo: es. vado in vacanza in toscana e compro l'olio lì.
E pensiamo anche il prodotto vino. Ovviamengte non dico che possa sostituire gli altri canali di vendita, specie in altri settori.
Scusate se sono uscito dal tema del topic.
Marco

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25/08/2011, 15:24
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ho letto un po su questo argomento, prima non l'avevo mai fatto. si ricercano nuove opinioni e io do la mia.

Ho letto sul calcolo delle calorie, uno a tre. Forse priima il rapporto era molto superiore, quando si faceva a mano e con i buoi.....
ho letto che ci sono agricolture alternative, che ci sono molti agricoltori che la praticano e ci riescono.
ecco, io dico che queste persone possono farcela perchè c'è l'agricoltura moderna che produce in grande quantità ed a prezzi accessibili.

Siamo qualche miliardo da sfamare, le terre da coltivare sono sempre meno, pensate che con la permacultura o il biodinamico si possa sfamare il pianeta??? certo che no. senza contare che di agricoltura ci campa chi mangia, chi coltiva e tutto l'indotto che è enorme.

E' chiaro che chiunque potesse scegliere consumerebbe solo biologico, chi è quello scellerato che sceglierebbe il chimico?

però l'agricoltura rimane prima di tutto una attività economica e per poter campare bisogna stare sul mercato.

Il mercato del biologico e affini è limitato a causa dei costi eccessivi, a causa della poca credibilità che hanno molte produzioni bilogiche. (enti certificatori pagati dai certificati)
Provate entrare in un negozio bio e poi raccontatemi che fine fa il vostro portafoglio

Il problema della vendita diretta, o dei famosi farmer market. chi riesce ad impostare dei canali di vendita del genere la michetta la porta a casa, ma questo tipo di vendita rimarrà comunque una nicchia. Le aziende sono in campagna, la gente nelle città. La maggior parte della gente vuole il prodotto sotto casa....

a milano per esempio c'è consorzio agrario il mercato deegli agricoli. zona ripamonti. è chiaro che ci vanno coloro che abitano nei paraggi, non parto da cinisello per comprare la frutta li.


quindi l'agricoltura bio ecc, c'è e ci sarà perchè c'è quella chimica
la vendita diretta perchè c'è perchè c'è la grande distribuzione. mi sembra che convenga spostare merce in un tir verso un centro commerciale piuttosto che centinaia di veicoli verso un punto vendita in campagna.

i famosi km zero. arrivo sul mercato consumando (io venditore) 1 litro di gasolio, poi per arrivare da me se ne consumano centinaia, più di quanti se ne consumerebbero vendendo non a km zero al supemercato.

vedete quante contraddizioni....

...comunque non so voi ma io oggi sono fuso..il caldo è verament eopprimente.....forse arriva un temporale...


25/08/2011, 16:44
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bruce posso farti uan domanda:

a me son sempre piaciute le tue risposte , e mi rendo cont che a volte non e' viceversa pero',ce una cosa , che non riesco a capire.

riassumo brevemtne , spero..

possibile che in agricoltura chi faccia i soldi ,l o produce merda, a volte infischiandosene vedi la mozzerella blu , arancione , le cosce di suino danesi a meno della emta dei costi di produzione italiani per poi scoprire che hanno la diossina .

oppure fa dedi prodotti d'elite venduti a dei prezzi stratosferici , del tipo che trovi a EATALY e similari?

ma un prodotto seguendo la lotta integrata , o il veecchio reg cee 2078 , fa cosi veraMENTE SCHIFO , CHE NON CE UN MARCO ITALIANO CHE NON DICO TUTELI , MA PER LO MENO SIA VISIBILE.

dico cio perche una decina di anni fa, volevamo nella mia zona rendere visibile , visto che era una realta nel suo piccolo con dei numeri . un uovo prodotto usando mais e fedi soya coltivati seguendo il reg 2078.

risultato , nulla non ce stato un qualcuno che certificasse questi tipo di produzione , o biologico , opp entrare in quel mondo dell'iso9002 , che poi sitrasformo in un altro numero ecc ecc..


pero aver eun qualcosa , slegto dal classico standard della tradizione(ma che cappero vuol dire , mica uso il mais di 50anni fa, o la soya invecchiata nei barrique..) qualcosa che costasse il giusto , ma dasse delel garanzie minime , e sopratutto elgato al territorio..

oh avessimo impacchettato uova di piccione avremoa vuto piu successo...

be forse in 10 anni qualcosa e' cambaito , be insomma quando vado in citta , di nuovo risp a 10 anni fa vedo che son motiplicati i kebabbari , e quelloc he vendono , nmolte volte manco loro sanno da dove viene (scusate la polemica non ce lo con i magrebini o turchi , ma con un certo modo di concepire la vendita di prodotti alimentari)

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25/08/2011, 22:31
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Formazione: diploma in elettronica
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perchè la vendita diretta non funziona??
compero l'olio da brindisi me lo porta mio cugino quando va a trovare la suocera 30 0 40 litri a 6 €
vino lo compero in damigiane daL CONTADINO PRODUTTORE ..
io non lo faccio ma i miei nipoti comprano tramite i GAS dai produttori contadini e ortolani sono contentissimi..
forse bisogna impegnarsi un po....
ciao Nino

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Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER


26/08/2011, 0:23
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Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Dopo 48ore di mia assenza su questo forum, torno e....
...e finalmente vedo partecipazione in questa discussione che era finita nel dimenticatoio.
Ho personalmente "disturbato" alcuni utenti al fine di stimolarli alla partecipazione, e vedo che qualcosa si è mosso...

Detto questo, io credo che ci sia molta "ignoranza" da parte dei più nei confronti dell'agricoltura non convenzionale: bene o male cari Amici...TUTTI conosciamo il metodo convenzionale (ed è anche per questo che siamo in grado di criticarlo a fondo) ma in pochi (troppo pochi) conosciamo i sistemi alternativi, e spesso tendiamo ad aggrapparci a luoghi comuni (ed in questa discussione ce ne sono a bizzeffe ;) ).
Posso apparire antipatico a dire questo, e può starmi anche bene vista la posizione critica che ho volutamente assunto sin dal mio primo intervento in questo specifico argomento, ma provo a dare il mio punto di vista.
Caro BRUCE, come Grinto io apprezzo moltissimo i tuoi interventi, e vorrei risponderti
Cita:
ecco, io dico che queste persone possono farcela perchè c'è l'agricoltura moderna che produce in grande quantità ed a prezzi accessibili.

In molti versi hai perfettamente ragione. E' proprio grazie all'esasperazione del concetto di agricoltura industriale che si sono "risvegliate" molte coscienze agricole, vedendo come unica alternativa quella di non praticare mai più quel tipo di agricoltura e tentando di ridurre al minimo (non eliminare..purtroppo) l'impatto sull'ambiente, creando una sintonia con la natura.
Cita:
Siamo qualche miliardo da sfamare, le terre da coltivare sono sempre meno, pensate che con la permacultura o il biodinamico si possa sfamare il pianeta??? certo che no. senza contare che di agricoltura ci campa chi mangia, chi coltiva e tutto l'indotto che è enorme.

Allora ti giro qualche altra domanda: sai quante sono le terre coltivabili NON COLTIVATE nel mondo?
Sai quanto le politiche economiche della maggior parte dei paesi industrializzati NON appoggino l'agricoltura?
Sai a che posto è (e rimane) l'agricoltura nell'interesse mondiale?
Sai che prima si campava di agricoltura in tutto il mondo, ed oggi l'industrializzazione, i mutamenti climatici (influenzati proprio dall'uomo...) ed il "villaggio globale" hanno condizionato l'agricoltura nel mondo?
E' forse questa una serie di domande da porsi prima di chiedesi semmai l'agricoltura alternativa potrebbe mai sfamare la popolazione mondiale...io credo.
Io non credo che la permacoltura o altre possano oggi sfamare il pianeta, ma credo che potrebbero sfamarne una bella fetta, e credo che in alcune zone del globo lo stiano già facendo...da sempre.
Credo che il mare è fatto d'acqua, e che se non si getta acqua non si farà mai il mare: all'inizio sarà piccolo, ma poi potrà chiamarsi mare...e sfamare il globo.
Cita:
quindi l'agricoltura bio ecc, c'è e ci sarà perchè c'è quella chimica

Si....ma anche NO. C'è perchè prima di succederle deve affiancarla...
Perchè sopratutto c'è un tipo di agricoltura, e poi nasce l'alternativa (mi pare logico, no?)
E poi...
Evitiamo il luogo comune della boutique del bio in centro città...qui parliamo sopratutto di realtà diverse (e non modaiole).
Come dice Marco, c'è chi l'olio ottenuto con procedimento Naturale lo fa, e lo spedisce in tutt'Italia...oppure aspetta i turisti...oppure aspetta l'incaricato di un gruppo di acquisto che A SOLO si fa carico dell'acquisto di molti suoi amici (riducendo i kilometri...ma anche di tanto, credimi).
I kilometri si riducono ANCHE tagliando il passaggio dei grossisti, e vendendo direttamente (e tu sapessi quanti se ne risparmia di kilometri).
E poi...
Cita:
A me con la vendita diretta non tornano i conti
a me si, ed anche parecchio! I conti mi tornavano meno quando consegnavo la merce al gorssista, che me la pagava "con calma" e non avevo alcun contatto con il consumatore finale.
Adesso vengono in azienda, gli spieghiamo cosa facciamo, loro comprano sempre di più di quello che erano venuto a comprare, e diventano clienti, e noi spieghiamo loro i nostri progetti...ed in qualche modo partecipano: arrivano email dove chiedono info sulla vendemmia piuttosto che sull'annata delle olive.
E questi clienti, che poi in molti casi diventano anche amici, portano loro amici...e va a finire che il mercato (ed il passa parola) si allarga.
Io proprio non riesco a capire cosa ci sia di fantascientifico in tutto questo. :shock:


26/08/2011, 0:26
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Tosco, purtoppo ho provato a leggere ciò che hai scritto, ma ci ho capito ben poco. Colpa mia, ovviamente.
Agricoltura convenzionale ed agricoltura biologica...Certamente la biologica è cento volte meglio. Ma gli agricoltori ci devono guadagnare in quell'opzione. Nei fatti, c'è che gli agricoltori, convenzionali, o biologici che siano, sono governati dai cosiddeti colleti bianchi. Non è in agricoltura che si decidano i prezzi, ma altrove. Non esiste una governance capace in agricoltura. Anche chi si atteggia ad agronomo, spesso ha strumenti spuntanti. Basta leggere questo forum per notare agronomi ignoranti, che manco una frase sanno scrivere. Nota che l'amministratote delegato delle FS è un ingegnere...Lì mai e poi mai ci potrebbe stare un agronomo. Lo dico su un calcolo probabilistico, ma anche col semplice naso. In agricoltura, nonostante le tante facoltà istituite, non si riesce a creare delle competenze adeguate alla gestione di un settore di capitale importanza. L'economia viene dietro tutto questo e ci dice che i colleti bianchi lucrano sull'agricoltura e l'agricoltore fa la fame. Qui si spendono soldi per creare un agronomo che sappia solo di melanzane, ma che è incapace di stare in pubblico perchè manco in italiano sa parlare. Non è un cervello e nemmeno un braccio. L'agricoltura ha bisogno di managment, e gli attulai agronomi non ne sono all'altezza. Bisogna riformare in modo radicale quelle facoltà, anzitutto. Questi oer creare gente con almeno minime competenze trasversali e capaci di dirigere e governare. Attualmente assistiamo al cimitero della cultura.


26/08/2011, 0:56
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Formazione: Perito Agrario
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Cita:
Tosco, purtoppo ho provato a leggere ciò che hai scritto, ma ci ho capito ben poco.

Evidentemente ho problemi ben più gravi che il solo omettere avverbi...e me ne rammarico. :mrgreen:
Spero che qualcosa si sia comunque capito.
Cita:
Attualmente assistiamo al cimitero della cultura.

Sono totalmente d'accordo con il tuo pensiero.

Volevo anche aggiungere un'altra cosa:
una chiave per il Bio sarebbe proprio quella di comprare prodotti locali.
E come dice Marco...
Cita:
secondo me ha poco significato acquistare pere biologiche in inverno provenienti dal Cile o dall'Argentina

Re-impariamo a comprare FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE...e già molto cambierebbe.
Cerchiamo di sfruttare il nostro territorio, consumando prodotti agricoli di provenienza locale: credo che sarebbe anche un bell'aiuto al "giro della moneta" nel territorio stesso.
Già queste due ultime osservazioni potrebbero ridurre i famosi kilometri e facilitare l'economia locale, dando da mangiare ANCHE ai contadini (e non solo a chi distribuisce i loro prodotti).


26/08/2011, 1:21
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