Perfetto, e quindi?
noi che dovremo dire ?? le regole di emrcato ci sono , ma sono a salvaguardia di tutti quelli che stanno in mezzo tra i produttori e i consumatori..
Cambiare il tipo di distributore? consorziarci, cooperatizzarci, associarsi...e scegliere noi chi ci ndistribuisce? Qualcuno che ci conosca non come numeri ma come persone fisiche?
Almeno nel piccolo questo è possibile.
e chi distribuisce è una persona che lavora per noi, allora saremo noi a decidere quanto e come uscire sul mercato. Ci sono moltissimi consorzi che funzionano benissimo così, ed il consumatore è ben felice di pagare meno, e gli agricoltori di quel consorzio riescono a guadagnare di più.
Almeno in piccolo...dai, certo che è possibile!
Il discorso su bruxells potrebbe anche andare bene, ma non veniamoci a dire che i nostri politicanti hanno fatto molto per l'agricoltura italiana (destra o sinistra che siano)...e non credo che abbiano così le mani legate.
E' che l'agricoltura poco interessa, se non per le quote latte (meglio evitare questo argomento) o per i super vini: ergo tutto il resto è piuttosto messo da parte.
Ma mi scoccia parlare di politica italiana, e quindi torno al "terra terra"
, e sottolineo quanto hai scritto tu Griso.
i consumatori che sono abituati a comprare un prodotto standard , mal tollerano quello che standard non e'
una pera x antonomasia ( al di la di quelle che stannod entro la coppa di champagne..) deve esere di un certo calibro peso , ma sopratutto 3 elementi fondamentali
1° sorvbevolezza , cieo contunto di zuccheri ,acidita , e gusto
2° assenza di grumi ( hai presente al apssa crssana?)
3°facilita nell'essere sbucciata, frullata, e esere disponibile tutto l'anno coie la conservabilita'
stesso lo si puo dire per la mela , e un po meno per le drupacee..
Siamo proprio sicuri che non saremmo in grado di RIABITUARE i consumatori ad altri prodotti? Io son convintissimo di si, e nel mio piccolissimo lo faccio quotidianamente.
E poi, giusto il discorse sui 3 punti, ma...siamo proprio sicuro che quei 3 punti siano tenuti in mano solo da pochi prodotti? Io son certo di no.
Ragazzi, dobbiamo essere noi agricoltori i primi a cambiare...a cambiare dal basso (dal nostro piccolo) il sitema: come possiamo mettere sul mercato prodotti che noi non consumeremmo mai o che consumiano mal volentieri?
Rispondetemi a questo...