10/03/2011, 18:26
10/03/2011, 19:44
11/03/2011, 9:01
11/03/2011, 10:47
grintosauro ha scritto:ritieniti fortunato di pagare solo 1500 euro di affitto .
considera che in piemonte terreni non irrigi di collina , dove si e no fai 2 tagli di fieno uno a giugno e uno a fine agosto vai a spendere x 7 ettari 1850 euro,
per terreni seminativi di collina piu di 2000euro se vai in pianura irrigua 7 ettari non meno di 5000/5500euro... senza abitazione, con abitazione e fabbricatii aumenta di altri 5000..
il discorso che uno risparmia su frutta e verdura, quanto puo' incidere a fine anno
con 3 euro di frutta e verdura di stagione al gg , fai scorta di conserve (peperoni e pomodori) x quasi tutto l'anno cosa e' poi 1100 euro?? calcola anche la legna 150 q.li 2000 euro?? si per carita 3100euro fan sempre comodo, ma non e' che ci campi se poi ogni anno tra iva e inps devi tirar fuori altri 8000euro..
come gia' detto come metti piede in un nuovo anno sei gia' sotto di quasi 20.000euro da questo devi aggiungerci le spese correnti (concimi gasolio assicurazioni eletricita', ...) per partire a produrre..
tosco hai voglia.....ad arrivare al 31 dicembre..
11/03/2011, 11:01
AndreaGh ha scritto:@ Tosco Grazie della tua descrizione aziendale.
Ma avrai dei costi anche tu penso. Nelle mie zone i prezzi di affitti e di terreni sono molto diversi alle tue. In più è molto difficile trovare terra in vendita, il motivo non chiedermelo perché non lo so.
Riguardo ai costi, hai attrezzature di proprietà oppure fai intervenire un terzista per arature, semine, etc.
Comunque anche se si coltivatore naturale, avrai bisogno di comprare anche un po' di rame, zolfo, accessori manutenzione attrezzi.
Premetto che stimo molto la tua scelta, purtroppo i prezzi di affitti e di terreni dalle mie parti non sono sul livello dei tuoi.
Il che mi porta a pensare bene a QUANDO (e non a SE) andare avanti con questo sogno. Come scrivevo nel post più sopra, devo solo capire per quanto tempo devo tenere il mio attuale lavoro per "finanziare" le future scelte.
Perché ripeto a pensarci ed a ripensarci, non ha alcun senso economico buttarsi ora nell'agricoltura, a meno che tu non riesca a vendere ortaggi a 4 / 5 € al chilo. Altra alternativa è avere una estensione incredibile. Ma anche lì se traduci il valore del capitale in margine netto, scoprirai che ti conveniva comprare i bond delle Royal Bank of Scotland decennali al 5 % e coltivarti il tuo orto per autoconsumo.
Per chi invece si sente investito di un dovere morale perché crede in quello che fa il discorso è diverso.
Io sono pronto ad avventurarmi e percepire dal mio lavoro un reddito misero con rischi (però pur sempre quello che sogno da tanto di fare).
Per gli outsider (chi non eredita aziende agricole), il lavoro è molto difficile e la piccola proprietà contadina non è certo legislativamente avvantaggiata.
Guarda che per reddito misero mi accontenterei di un netto di 5 /6 mila € annui. La difficoltà sarà invece quella di andare in pareggio.
Quello che voglio dimostrare è che chi sceglie di fare questo lavoro non lo fa certo per i soldi.
Lo fa perché piace, anche se dal principio deve sapere che non avrà minime soddisfazioni economiche che in ogni attività sono l'anima dello sviluppo.
Da come ho letto molti interventi, ho capito che non è certo la vacanza alle Maldive che cerca raviolo o grinto come altri come anche te;solo guardano ad un semplice riconoscimento del vostro lavoro che chissà quanti investimenti ha richiesto.
11/03/2011, 16:09
11/03/2011, 20:09
11/03/2011, 22:03
ricky75 ha scritto:allora dividaimo le correnti di pensiero:
-chi fa (o faceva) altro e gli va bene anche guadagnare poco,anzi forse sopravvivere facendo la vita che gli piace;
-chi (come me)fa un lavoro che gli piace ma non ha nessuna intenzione di sopravvivere;
io ho cominciato a lavorare finito le scuole e ancor prima,mentre i miei coetanei giocavano a pallone il pomeriggio,dovevo dare una mano in stalla.
non ho praticamente mai fatto ferie,lavoro dalle 6 di lunedi alle 19.30-20 del sabato e almeno un paio d'ore la domenica mattina.
se qualcuno mi dicesse che mi devo accontentare di sopravvivere?
lo strozzo
11/03/2011, 22:17
12/03/2011, 0:20
ricky75 ha scritto:allora dividaimo le correnti di pensiero:
-chi fa (o faceva) altro e gli va bene anche guadagnare poco,anzi forse sopravvivere facendo la vita che gli piace;
-chi (come me)fa un lavoro che gli piace ma non ha nessuna intenzione di sopravvivere;
io ho cominciato a lavorare finito le scuole e ancor prima,mentre i miei coetanei giocavano a pallone il pomeriggio,dovevo dare una mano in stalla.
non ho praticamente mai fatto ferie,lavoro dalle 6 di lunedi alle 19.30-20 del sabato e almeno un paio d'ore la domenica mattina.
se qualcuno mi dicesse che mi devo accontentare di sopravvivere?
lo strozzo
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