ok Tosco, confermi quello che vado dicendo da qualche tempo.
Come si puo cambiare questa tendenza?.
Beh, non è semplice...premettendo che non sono certo un politico, ma un semplice cittadino...
Se ti rileggi tutti i miei interventi in questa discussione troverai una linea-guida del mio ragionamento.
Io partirei dal basso...dal principio...
-Senzibilizzazione (attraverso trasmissione televisive, radiofoniche, articoli di giornale, saggi...) dell'opinione pubblica sulla questione "siamo quello che mangiamo".
- Sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla questione Agricoltura Oggi (non IERI...oggi): analisi dei relativi problemi e rischi di un'inevitabile abbandono delle campagne e dell'attività agricola. Analisi (DA PARTE DI ADDETTI AI LAVORI...AGRICOLTORI QUINDI) della situazione odierna e di una previsione su un futuro non troppo lontano.
-Realizzazione di un Forum d'incontro e discussione sulle politiche agricole, a cui partecipino tutti gli agricoltori (tipo il censimento sull'agricoltura di questi giorni) e PUBBLICAZIONE delle considerazioni. Relativi paralleli con i nostri vicini delle nazioni europee: i pro e i contro dell'essere agricoltore in Italia oggi.
- Incontro con il ministero dell'agricoltura, il presidente del consiglio, il ministro dell'economia ed il capo dello stato...magari tramite le associazioni di categoria che potrebbero seguire tutti i punti sopra elencati.
- ...A QUESTO PUNTO ci sarebbe una presa di coscenza dello STATO sulla questione agricola, e potrebbero essere redatte le linee guida per le mosse da fare.
Poi...LA SCUOLA.
-Partire dai giovanissimi (scuole elementari): inserire educazione alimentare come materia. Farli venire in campagna, visitare gli allevamenti...capire DOVE E COME nasce quello che mangiano (sopratutto per le scuole delle Città). Ricordare loro che LE PERE NON NASCONO NEL CESTINO DEL SUPERMERCATO...
-Sensibilizzazione delgi studenti su temi FONDAMENTALI per la natura (e l'agricoltura) come il RICICLO, le ENERGIE PULITE, l'impatto delle nostre azioni quotidiane sull'ambiente, etc.
-Selezione delle fattorie didattiche, ed incentivo per quanti intraprendano questa strada: altro che agriturismi con la piscina, il solarium, la sauna...parliamo di AGRICOLTURA!!!!!! facciamo vedere ai bimbi COSA è l'agricoltura.
-Sarebbe interessante aprire dei "campo-scuola" estivi nelle fattorie, e far vedere ai giovani il QUOTIDIANO dell'agricoltura.
Poi...I SUPERMERCATI.
-Tracciabilità assoluta del prodotto. Etichette comprensibili e chiare. Reparti per il biologico, il Biodinamico, il Naturale...e MAGARI..promozioni proprio su questi prodotti.
- Non pubblicizzare gli "schifi" che arrivano da NON SI SA BENE DOVE e che sono fatti NON SI SA BENE COME.
- Promozione del prodotto Italiano...quello BUONO E VERO.
e Poi...il discorso sarebbe SOLO ALL'INIZIO e credo che monopolizzerei tutta questa discussione, ma almeno..PER CARITA'...che venga spiegato al CONSUMATORE cosa c'è dietro un carciofo, un litro di latte e un uovo...e spiegare loro quali sono i modi (TUTTI...PER CARITA') per ottenere quello che stanno comprando...e mangiando.
Le forbici (ma quelle grosse) dovrebbero essere poi usate per la burocrazia agricola: si passa più tempo negli uffici che nei campi!!!!!!!
Vi dovrebbero essere CONTROLLI SERRATI sulla qualità dei prodotti (certamente!!|!) ma anche una certas ELASTICITA' sulle restrizioni che abbiamo.
Incentivare le aziende "pulite", ossia le bio e compagnia bella...incentivare i recuoperi delle cultivar tradizionali...incentivare il territorio...incentivare SOPRATUTTO le piccole aziende agricole...sopratutto.
Vabbè, mi zitto...scusate