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Opinioni sull'agricoltura contemporanea convenzionale 
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ok Tosco, confermi quello che vado dicendo da qualche tempo.
Come si puo cambiare questa tendenza?.


Grinto, ehehe, hai ragione.. ma le tue soluzioni presuppongono l'intervento dei corpi speciali armati di lanciafiamme per radere al suolo tutta la politica europea. Mi sa che non sia poi troppo possibile ;)

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12/01/2011, 10:56
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ma gurda raviolo io nn ho mai capito una cosa

ce chi mi da del sinistroide perche il sistema corporativistico e' di sinistra

vicevenrsa quelli di sinistradicono che il sistema a corporazoni e' delle dittature di destra (??)

secondo em ce una confusone tale , che e' gia tantop che riusciamo a fare al differenziata nel dividere al rumenta.

cosa credi che se ci fosse federalismo e tutto come in svizzera nn ci si trova il modo x mangiarci sopra?

come in certi posti che ce un CDA di 30 persone con stipendei che vanno da 40mila uero in su , per organizzare la raccolta differenziata, la pulizia strade e lo sgombero neve su 20 paese confinanti , mi spieghi che decisioni devono predere? se poi tanto ci sono altre 50 persone che fanno il resto?

guardo nel privato , non lontano da me ce una ditta di essicazioen contoezismo ect ect, il numero esatto dei dipendenti o padroncini lo sappino solo loro , sono fratelli che decidono e seccano quai 400mila quintali di mais , comemrcio concimi e diserbi , e hanno un fatturato triplo di uan qualsiasi municipalizzata...

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12/01/2011, 11:50
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ok Tosco, confermi quello che vado dicendo da qualche tempo.
Come si puo cambiare questa tendenza?.

Beh, non è semplice...premettendo che non sono certo un politico, ma un semplice cittadino...
Se ti rileggi tutti i miei interventi in questa discussione troverai una linea-guida del mio ragionamento.
Io partirei dal basso...dal principio...
-Senzibilizzazione (attraverso trasmissione televisive, radiofoniche, articoli di giornale, saggi...) dell'opinione pubblica sulla questione "siamo quello che mangiamo".
- Sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla questione Agricoltura Oggi (non IERI...oggi): analisi dei relativi problemi e rischi di un'inevitabile abbandono delle campagne e dell'attività agricola. Analisi (DA PARTE DI ADDETTI AI LAVORI...AGRICOLTORI QUINDI) della situazione odierna e di una previsione su un futuro non troppo lontano.
-Realizzazione di un Forum d'incontro e discussione sulle politiche agricole, a cui partecipino tutti gli agricoltori (tipo il censimento sull'agricoltura di questi giorni) e PUBBLICAZIONE delle considerazioni. Relativi paralleli con i nostri vicini delle nazioni europee: i pro e i contro dell'essere agricoltore in Italia oggi.
- Incontro con il ministero dell'agricoltura, il presidente del consiglio, il ministro dell'economia ed il capo dello stato...magari tramite le associazioni di categoria che potrebbero seguire tutti i punti sopra elencati.
- ...A QUESTO PUNTO ci sarebbe una presa di coscenza dello STATO sulla questione agricola, e potrebbero essere redatte le linee guida per le mosse da fare.

Poi...LA SCUOLA.
-Partire dai giovanissimi (scuole elementari): inserire educazione alimentare come materia. Farli venire in campagna, visitare gli allevamenti...capire DOVE E COME nasce quello che mangiano (sopratutto per le scuole delle Città). Ricordare loro che LE PERE NON NASCONO NEL CESTINO DEL SUPERMERCATO...
-Sensibilizzazione delgi studenti su temi FONDAMENTALI per la natura (e l'agricoltura) come il RICICLO, le ENERGIE PULITE, l'impatto delle nostre azioni quotidiane sull'ambiente, etc.
-Selezione delle fattorie didattiche, ed incentivo per quanti intraprendano questa strada: altro che agriturismi con la piscina, il solarium, la sauna...parliamo di AGRICOLTURA!!!!!! facciamo vedere ai bimbi COSA è l'agricoltura.
-Sarebbe interessante aprire dei "campo-scuola" estivi nelle fattorie, e far vedere ai giovani il QUOTIDIANO dell'agricoltura.

Poi...I SUPERMERCATI.
-Tracciabilità assoluta del prodotto. Etichette comprensibili e chiare. Reparti per il biologico, il Biodinamico, il Naturale...e MAGARI..promozioni proprio su questi prodotti.
- Non pubblicizzare gli "schifi" che arrivano da NON SI SA BENE DOVE e che sono fatti NON SI SA BENE COME.
- Promozione del prodotto Italiano...quello BUONO E VERO.

e Poi...il discorso sarebbe SOLO ALL'INIZIO e credo che monopolizzerei tutta questa discussione, ma almeno..PER CARITA'...che venga spiegato al CONSUMATORE cosa c'è dietro un carciofo, un litro di latte e un uovo...e spiegare loro quali sono i modi (TUTTI...PER CARITA') per ottenere quello che stanno comprando...e mangiando.

Le forbici (ma quelle grosse) dovrebbero essere poi usate per la burocrazia agricola: si passa più tempo negli uffici che nei campi!!!!!!!
Vi dovrebbero essere CONTROLLI SERRATI sulla qualità dei prodotti (certamente!!|!) ma anche una certas ELASTICITA' sulle restrizioni che abbiamo.
Incentivare le aziende "pulite", ossia le bio e compagnia bella...incentivare i recuoperi delle cultivar tradizionali...incentivare il territorio...incentivare SOPRATUTTO le piccole aziende agricole...sopratutto.

Vabbè, mi zitto...scusate


12/01/2011, 11:55
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tosco, ti rispondo di fretta,

Sensibilizzare la gente non serve a nulla. La gente non vuole prodotto buono.. neppure gratis. Vuole prodotto trendy e artificiale.
I salutisti col grano non si sbattono per venire in campo a prendere la roba.in compenso, I salutisti morti di fame non la vogliono pagare.

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12/01/2011, 15:05
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oggi il trendy e possibilmente faticare il meno possibile..

come pubblicita insegna , no ti sforzare nel volere le cose , l'ozio nella vita e' la cosa piu importante.

se sei dipendente di quelche societa ti almenti che guadagni poco , se hai la aprtita iva ci lamentiamo che ci portano via tutto , se sei disopccupato ti lamenti che i lavori che offrono , o guadagni poco e devi alvorare anche le festivita o di notte .

di fronte a queste prospettive ti viene da pensare ma andate tutti di corpo spesso e volentieri..

come e' che dicono toglietemi tutto tranne il superfluo

poi ci stupiamo se un bambino di 1 mese more di stenti a bologna

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12/01/2011, 17:19
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raviolo ha scritto:
tosco, ti rispondo di fretta,

Sensibilizzare la gente non serve a nulla. La gente non vuole prodotto buono.. neppure gratis. Vuole prodotto trendy e artificiale.
I salutisti col grano non si sbattono per venire in campo a prendere la roba.in compenso, I salutisti morti di fame non la vogliono pagare.

Perdonami raviolo, ma non sono affatto convinto che quanto tu abbia scritto sia corretto.
Sensibilizzare la gente è alla base invece, comunicazione...quello che manca è ANCHE QUELLO.
La gente SPESSO non sa cosa mangia, ed intanto qualcosina sarebbe farglielo sapere (per prima cosa).
Successivamente, OLTRE al trendy che va di moda nel momento, passerei oltre al concetto di salutisti (o almeno come la intendi te), e mi concentrerei su una più ampia fetta di mercato (la più ampia possibile): infatti proprio oper questo facevo cenno ai supermercati e alle scuole...alla pubblicità e ai servizi.
Parlare alla gente (cosa che manca in questo paese SALVO giustificare EVENTUALI cavolate compiute dai nostri politici...), comunicare, spiegare: dare la voce agli agricoltori magari sarebbe cosa buona.
Se ci fosse maggiore informazione, certamente aumenterebbe la consapevolezza da parte del consumatore MEDIO (no trendy o salutista): consapevolezza sulla provenienza e realizzazione di quanto mangiamo e diamo da mangiare ai nostri figli, su quanto lavoro c'è dientro...su quanto una cosa sia ASSOLUTAMENTE sana.
Oggi la gente se ne frega perchè ignora totalmente (salvo i salutisti che spesso sono trendy a modo loro) sull'origine del cibo che portano in tavola.
Ecco perchè sensibilizzare la gente invece sarebbe un importante primo gradino.


13/01/2011, 9:59
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scusa Tosco, tu dici che dopo gli ultimi 50 anni, in cui la GDO ha cavalcato la pigrizia del consumatore MEDIO e ne ha approfittato per vendergli porcheria travestita da squisitezza, investendo per di piu cifre colossali per megacentri in cui puo sopravvivere solo il prodotto artificiale a lunghissima conservazione, dici dovremmo sensibilizzare la gente?.
Il consumatore medio NON HA TEMPO per andare a comprare quotidianamentedal contadino, mondare ,lavare il lavandino dalla terra,differenziare il rifiuto (io la verdura andata a male e i residui di mondatura li do agli animali (oche in cortile etc) ma il cittadino deve riempire un sacco di plastica che non sa dove buttare,.
Puo' permettersi il tuffo al sabato nel megacentro scintillante.Ma questo deve essere a basso prezzo, con cosa riempi le sporte non e' importante.L'importante e' che ci siano banconi luminosi,carrelli, grandi corridoi, musica, un bar luccicante per un economico caffe' , struscio e frenesia.
Mi pare che questo sia un treno perso gia 50 anni fa.. la soluzione non e' li.

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13/01/2011, 10:42
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scusate il doppio post,
parlare alla gente si chiama PUBBLICITA' e non e' certo gratis. Chi dovrebbe cacciare fuori il grano?.
Tutti i tentativi fatti negli anni scorsi, es giornali di informazione, informaconsumatori e simili sono oggi in crisi.
Non raccolgono pubblicita', il lettore NON li vuole pagare, NON possono criticare apertamente i prodotti scadenti pena querele.
Allora la domanda e' sempre quella... pensate che la soluzione sia mettersi in concorrenza con la GDO ?..
e se la risposta e' NO.. allora come pensate di raggiungere i volumi/ prezzi sufficienti a fare il fatturato minimo?.
Tralasciamo la bottiglia da cento euro di vino proveniente da antica vigna coltivata dai folletti e custodita dal drago, o l'erbetta officinale raccolta con la rugiada da una fata bionda nei boschi di lilliput che non fanno testo.

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13/01/2011, 11:08
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e' un discorso che io robyvan e micalizio in occasione di 2 forchettate tra di noi abbaimo disucrsso a 6 occhi ( gli occhi erano di piu , ma vabbe'..)

qui nn sto dicendo gdo o consumatori in genre..

ma in sistema economico in cui non ce plusvalenza, mi spieghi finoa quando puo reggere?

cioe a me sta bene che in brasile/argentina spagna, o nell'est europa piuttosto che in irlanda si produce tutto a meno.

ma mi viene deifficile pensare a un economia in cui gli unici che llavorano siano il terziario, terziario avanzato , il commercio , le pompe funebri i medici , e gli statali i parastatali, epossa stare in piedi a lungo, se il 40% degli itlaiani hche hanno avuto un aumento di reddito sono questi e i politici di professione ," suma a post"


nn per fare del populismo becero , am l'industria itaialna piu o meno stava in piediquando predendo el materei prime dall'estero le trasformava x esportarle (filati e auto, camion tatttori , tra landini same e fiat e trattorini), e un po di agrolimentre di alta qualita ( alcuni vini , agrumi , oli di oliva , riso,)

cose che ultimamnete mi e' parso stia andadndo tutto un po a catafascio

cioe uno che guadagna il doppio o il triplo di un operaio , non e' che mangia x 3

non ha il triplo dei figli a meno che nn hannia 2 mogli...

forse fa il triplo delel ferie..questo e' vero..

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13/01/2011, 20:40
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Tosco ha scritto:
C
Galleggiare...già: miei coetanei che da qualche anno sono coltivatori diretti mi dicono che puntano a Galleggiare sorretti dalle scappatorie burocratiche e dai contributi.
Cita:
COME DEVE CAMBIARE IL MONDO PER FAR SI CHE SI POSSA CAMPARE CON LA CAMPAGNA?.

ma poi,ed è opinione della gente comune,chi l'ha detto che un agricoltore debba solo campare o galleggiare?
ma se io lavoro bene,non ho diritto,al pari di un artigiano o piccolo industriale,anche di guadagnare BENE?
non voglio diventare ricco,ma non vedo perchè io non debba avere un reddito superiore a quello di un operaio.
e infatti lavoro per ottenere quello.


13/01/2011, 22:23
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