Credo che il "prezzo" della globalizzazione (purtroppo) sia anche questo:
Cita:
che senso ha fare del taleggio col latte che viene dalla polonia.. idem gorgonzola
In campo agricolo la UE si stà muovendo in modo assai strano, e troppo spesso non condiviso da noi agricoltori: se a questo sommiamo la burocrazia italiana...beh...allora...AUGURI!
Guardate, proprio in questi giorni mi stò apprestando ad aprire una mia p.Iva individuale (dopo svariati anni di collaborazioni e dipendenze ho finalmente raggiunto questo mio obbiettivo): ne vedo di cotte e di crude.
Associazione di categoria...Agronomo...Commercialista: tutti mi dicono che posso fare l'Agricoltore (che del resto faccio già da anni) solo se mi "reggo" sui contributi. Contributi per partire, contributi per resistere, contributi per non fare, contributi per espiantare...
A me tutto questo sembra veramente assurdo: un dedalo di leggi e leggicule che mi permetterebbero (notare il condizionale) di "galleggiare", ma non di fare l'agricoltore.
Galleggiare...già: miei coetanei che da qualche anno sono coltivatori diretti mi dicono che puntano a Galleggiare sorretti dalle scappatorie burocratiche e dai contributi.
Questo mi mette molti dubbi, ma quando poi chiedo loro "di cosa si occupano in agricoltura" queste sono le loro risposte:
-"Io ho 45Ha che semino a grano...ma il grano non rende più e mi costa più seminare rispetto al ricavo della vendita...e quindi mollo e lascio incolto...anzi <SEMINO> 2Ha di pannelli fotovoltaici e me ne frego!"
-"Io ho 8Ha di vigneto...tutto a Cabernet e Merlot...Faccio il taglio bordolese con il vino, ma siccome il taglio bordolese è inflazionato, allora produco un vinetto che vendo in America...tanto quelli non ci capiscono ancora nulla e non sono fissati con il naturale. Almeno qualcosa ci guadagno!"
-"Io allevavo mucche chianine, ma il mangime e gli insilati costano troppo, e allora ho venduto la stalla ai rumeni e ho comprato tanta terra. Ho piantanto le acacie...voglio fare il cippato che adesso va tanto di moda!"
... e quando a tutti chiedevo "Ma almeno per casa riuscite a produrre qualcosa (carne, frutta e verdura)?", queste erano le risposte:
-"Se l'orto...lo faceva mio nonno, adesso che non c'è più io non ho tempo (e voglia). Compro tutto al supermercato."
- "La carne, ma sei pazzo...hai idea di quanto tempo e soldi ci vogliano per farsi un semplice maiale? Mia moglie compra tutto al discount a prezzi invidiabili, e va bene così"
-"La verdura, manco la mangio io...con tutto lo schifo chimico che ci devono mettere per farla crescere...preferisco bermi un succo ogni tanto al bar!"
Beh..GIURO che questi colloqui sono stati realmente sostenuti, e ho omesso molte considerazioni che potrebbero essere volgari o troppo criticabili.
Non posso pensare che questa sia l'agricoltura di OGGI..e che si sia COSTRETTI a seminare il FOTOVOLTAICO andando a depauperare l'ambiente agricolo (non parolo di paesaggio ma di agricoltura visto che due ettari non saranno più coltivabili).
Credo che l'agricoltore prima di tutto debba fare questo lavoro per passione...per vocazione, e la totale assenza di passione porta ad un massiccio allontanamento da una professione tanto nobile quanto antica e fondamentale.
Si deve pur vivere...e siamo d'accordo tutti (ci mancherebbe), come siamo in accordo sul fatto che ci si debba ingegnare per farlo, MA..se l'agricoltore (e questo a mio personalissimo avviso è uno dei punti fondamentali della questione) NON CREDE PIù in quello che fa, allora dovrebbe passare il testimone ansichè rischiare di arrecare danni a se stesso e al prossimo.
Per danni, per esempio, intendo tipo quello che dice che per fare la frutta ci vogliono i pesticidi altrimenti la frutta non viene: ma che cavolo di idea ha in testa quello. Per me è fanta-horror un'affermazione del genere.
Come quell'altro che dice che siccome il bordolese non va più in Italia deve fare un vino mediocre e venderlo a chi poco indaga sull'origine di quanto beve: roba da matti.
Questa è gente che, sulla scia della moda di qualche anno fa, ha reinnestato il vecchio vigneto di famiglia con vitigni francesi...e che oggi non capisce che UNA VIA (NON L'UNICA...UNA DICO) sarebbe proprio quella di RITORNARE alle cultivar locali e tradizionali, e di dare valore tanto al prodotto quanto al suo territorio con qualcosa che abbia una solida carta d'identità...ansiche fare ANONIME BRODAGLIE.
E quello della carne poi...quello mi fa arrabbiare più di tutti: ma dico io, se stai in campagna e mettili due polli almeno per le uova fresche da dare ai tuoi figli e per un pò di carne. Invece NO...LUI VA AL DISCOUNT a prendere le uova di batteria, che NON SANNO DI NULLA, ma costano poco...
Vabbè, l'ho fatta lunga, scusate..ma spero che qualcosina si sia capito su cosa intendo io per
Cita:
COME DEVE CAMBIARE IL MONDO PER FAR SI CHE SI POSSA CAMPARE CON LA CAMPAGNA?.