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Opinioni sull'agricoltura contemporanea convenzionale
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Federico82
Iscritto il: 18/07/2008, 12:28 Messaggi: 238
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_________________ Sapere Aude
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04/09/2010, 17:57 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Allora, vorrei tirare un attimo le fila del discorso che qua se prendiamo posizione come allo stadio non ne usciamo piu.
E' innegabile che per mettere in piedi una qualsiasi azienda agricola partendo da zero e cercando di essere presenti sul mercato europeo si debba pensare ad una dimensione di almeno una decina di ettari (sono pochi perche i conti che ho fatto danno un punto di incrocio attorno ai 50 ettari). Dieci ettari vocati a produzione di alto livello piu attrezzature vogliono dire investimento grosso modo per 1,5 milioni di euro che deve fornire giro d'affari di almeno 200 mila euro anno. Qualsiasi metodo agricolo che porti a quel fatturato e lo sostenga per 20 anni e' redditizio, diversamente si fa la fame o si perde il capitale iniziale.
Esiste una alternativa "ecologica", a basso impatto, che propone una struttura piu semplice , piu piccola, e piu sostenibile. Per ora pero' non sono stato in grado di valutare la effettiva sostenibilita' della cosa. Semplicemente non esistono dati certi su cui lavorare. (sto tentando di farmi un'esperienza in prima persona, ma probabilmente per incapacita' mia i risultati son deludenti). In questa alternativa alcuni come pallinof ,federico etc potrebbero portare la loro esperienza. Ovviamente le loro esperienze vanno discusse (come del resto va discussa l'agricoltura tradizionale oggi profondamente in crisi). Pero' se vogliamo davvero aprire nuove vie, bisogna parlare, bisogna confrontarsi (senza tifo da stadio, ma con numeri certi) Io sono interessato a nuove opinioni, e non prendete le mie obiezioni come un modo per voler avere ragione. Faccio domande ed obietto per comprendere meglio tutto qui. Grazie a chi vorra' proseguire a spendere tempo per permettermi di capire meglio.
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04/09/2010, 19:54 |
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ricky75
Iscritto il: 03/04/2009, 12:29 Messaggi: 1207 Località: grantola (varese)
Formazione: licenza media
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mah,io dico che secondo me,dovesse finire di colpo il petrolio, sarebbe la fine di un epoca. se poi finisse dall'oggi al domani,nessuno può prevedere con certezza cosa potrebbe succedere,mentre se fosse un processo graduale,ci si adeguerebbe passo passo. ricordo poi che,visto che qualcuno l'ha nominato,l'idrogeno è un combustibile che va prodotto. infine vorrei ricordare a muflix che l'agricoltura dove ci si trova in 10 a mietere (che poi bisogna anche trebbiare,eh...)un ettaro di grano,esiste in paesi generalmente poveri,si chiama agricoltura di sussistenza.
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04/09/2010, 22:23 |
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glifos
Iscritto il: 23/08/2010, 22:24 Messaggi: 14
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Cita: mah,io dico che secondo me,dovesse finire di colpo il petrolio, sarebbe la fine di un epoca concordo e quindi il problema sarebbe globale e nn solo dell'agricoltura è giusto che chi si stà confrontando nella discussione tiri fuori numeri e nn retorica altrimenti si corre il rischio nn di fare il tifo da stadio ma di scrivere inutili pagine
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05/09/2010, 2:04 |
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ricky75
Iscritto il: 03/04/2009, 12:29 Messaggi: 1207 Località: grantola (varese)
Formazione: licenza media
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glifos ha scritto: concordo e quindi il problema sarebbe globale e nn solo dell'agricoltura
tra l'altro finirebbe anche lo stato sociale,avete pensato a quanti soldi racimolano i governi in accise sul petrolio?
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05/09/2010, 11:45 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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glifos ha scritto: Cita: mah,io dico che secondo me,dovesse finire di colpo il petrolio, sarebbe la fine di un epoca concordo e quindi il problema sarebbe globale e nn solo dell'agricoltura è giusto che chi si stà confrontando nella discussione tiri fuori numeri e nn retorica altrimenti si corre il rischio nn di fare il tifo da stadio ma di scrivere inutili pagine Che tono!!! Beh, al fine di non fare "tifo da stadio", vi chiedo di CHE NUMERI avete bisogno...e vedrò se in qualche modo potrò essere utile alla discussione, visto che A QUANTO PARE anche io ho contribuito a SCRIVERE INUTILI PAGINE. Credo che comunque così rischiate di allontanare molte persone da questa discussione...ma è solo la mia personalissima opinione, per carità... Sotto coi numeri
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05/09/2010, 17:23 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Allontanare persone? boh... puo essere. Numeri, stavamo ipotizzando una piccola azienda, coltivata in modo convenzionale e abbiamo visto che e' difficile che resti in piedi e sia un buon affare. Mi aspetto numeri che mi diano un ragionevole motivo per credere che gli antichi metodi siano piu efficaci e che si possa fare affari con l'agricoltura. Ipotizziamo pure una azienda piu completa con animali (secondo il punto di vista di pallinof) e cerchiamo di dimensionare a grandi linee tutto un possibile businessplan.
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06/09/2010, 0:11 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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raviolo ha scritto: Allontanare persone? boh... puo essere. Numeri, stavamo ipotizzando una piccola azienda, coltivata in modo convenzionale e abbiamo visto che e' difficile che resti in piedi e sia un buon affare. Mi aspetto numeri che mi diano un ragionevole motivo per credere che gli antichi metodi siano piu efficaci e che si possa fare affari con l'agricoltura. Ipotizziamo pure una azienda piu completa con animali (secondo il punto di vista di pallinof) e cerchiamo di dimensionare a grandi linee tutto un possibile businessplan. Mmmm... secondo me è abbastanza ovvio: puntando sulla territorialitò delle colture e delle razze SPESSO si riducono (e di molto) gli interventi...anche se nel complesso un'azienda "tradizionale" ha molta più manodopera data dall'eliminazione degli interventi meccanici. Questo (in soldoni) vuole dire che produrre ci costa di più...MA SI PRODUCE PULITO...e tale prodotto può rendere (in proporzione) molto di più se venduto in mercato appropriato. Se uno non si inserisce in un mercato ADEGUATO...rischia di non vedere guadagno. Non ho più molto da aggiungere, lascio a voi i numeri e continuo a leggervi.
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06/09/2010, 1:13 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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bene, mercato ADEGUATO, bella parola ma non significa nulla. Cosa e' un mercato ADEGUATO? Dai test che ho in corso, una produzione mista di ortaggi coltivata sulle indicazioni della Hazelip (che in questo momento e' considerata un po' il guru della coltivazione sinergica e naturale), coltivata a mano senza fertilizzante chimico ne pesticida, su un orto di superficie di un ettaro e rotti. Per essere remunerativa e ripagare l'investimento deve essere venduta ad un prezzo che va dai 4 ai sei euro. Al di sotto si e' in netta perdita e alla prima infilata di condizioni avverse si capotta. qual'e' il mercato adeguato che compra a 5 euro verdura?.. Negozi Armani? Valentino? se credete possiamo dettagliare meglio i costi.
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06/09/2010, 9:46 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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... ... Valentino e Armani... ...
Avevo scritto un post lunghissimo, ma l'ho debitamente cancellato. Mi rassegno, visto che a quanto pare quello che scrivo (e oramai ho scritto e riscritto) viene solo letto in parte. Boh..mi sa che mi stò schiantando contro un muro, e francamente non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire...ed il sordo a quanto pare sarei io. Buon proseguimento
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06/09/2010, 10:34 |
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