Un saluto a tutti.
Sono mancato qualche giorno dal forum, ma vedo che vi siete dati fa fare...
@muflix
Credo che dovrò starmene in sordina per quanto riguarda la stima che ci chiedi.
Non sono assolutamente quotato per stimare di "aziende tipo" del piemonte o di altre zone d'Italia.
Sono toscano, e meglio ancora sono maremmano: questa mia terra la conosco abbastanza bene, come conosco abbastanza bene le cultivar e le razze autoctone...e le possibili vocazioni dei vari terreni.
E proprio perchè voglio essere coerente con quanto ho detto (e ri detto), non sono quotato per le aziende di altre regioni proprio perchè non conosco l'autoctonicità di queste.
Baso il mio semplicissimo (e più che opinabile) ragionamento sulla conoscenza del territorio: conoscenza che l'agricoltore dovrebbe (a mio avviso) avere PRIMA di impiantare o impostare un'azienda.
Proprio perchè (al di fuori della mia zona) non ho tali conoscenze non posso essere utile in quanto tu ci chiedi.
Ma sono sicurissimo che capirai bene il perchè di questa rinuncia
@raviolo
Continuo a dire che il vero animatore della discussione sei proprio tu, e ancora una volta ti ringrazio per tutti gli spunti di riflessione che mi (ci) offri in ogni tuo intervento.
Spesso sono in disaccordo con quanto scrivi... a volte capisco perfettamente il tuo punto di vista...e alcune volte credo che tu abbia ragione.
Ma leggendo un tuo vecchio intervento (l'ho letto solo adesso) sono rimasto decisamente basito.
Cita:
ragazzi gli anni sessanta non sono gli anni 2000.
...
Il mondo e' cambiato. Progetto alta tecnologia oramai da piu di 30 anni.Conosco bene l'argomento per averlo vissuto dal di dentro. Gli ultimi venti anni sono stai impressionanti, il mondo e' cambiato troppo velocemente ed e' stata una vera esplosione incontrollata.
NON SI PUO' ANALIZZARE LA SITUAZIONE CON IL METRO DI IERI e' cambiato tutto ed e' cambiato con una forza travolgente.
Mestieri sono scomparsi e ne son nati altri. Il mondo si e' unito
...
Allora svegliamoci, guardiamo il mondo... il mondo e' cambiato. E' gia molto piu avanti di quel che vediamo. (avanti non vuole dire meglio). Bisogna dare delle risposte, ma non possono essere risposte a domande vecchie. Bisogna guardare e soprattutto VEDERE.
Personalmente (e ho sottolineato) trovo tedioso quanto tu scrivi.
Non si tratta di essere arrabbiato per un intervento che non si condivide, ma bensì di rimanere addirittura senza fiato (almeno per un attimo).
Ma scusami tanto...
NON SI PUò ANALIZZARE LA SITUAZIONE CON IL METRO DI IERI???
ALLORA SVEGLIAMOCI???
BISOGNA GUARDARE E SOPRATUTUTTO VEDERE???
Mmmm...
Guarda, non voglio impostare la mia critica su un fatto di rispetto per la professione agricola, ma di rispetto per quanti non la pensino come te.
Caro amico mio, ogni santo giorno dell'anno io (come tantissime altre persone) mi sveglio ad orari assurdi per svolgere un lavoro (vita) che mi occupa sino al tramonto: tocco con mano le evoluzioni e le involuzioni del "mondo"...partecipo ad un qualche "miglioramento", ma sopratutto me ne stò a schiena bassa a lavorarla la terra...tutti i santissimi giorni.
Non ho una laurea...per carità...ma il mio diploma di perito agrario, la mia esperienza, le mie conoscenze mi permettono di avere un mio PUNTO DI VISTA sacrosantissimo quanto il tuo (seppur tenendo le mani nella terra ogni giorno).
tale punto di vista può essere discordante...addirittura "orrendo", ma CREDIMI è fatto da chi gli occhi LI TIENE APERTI...EPPURE TANTO!
C'è chi si basa sui numeri, e chi sui fatti: entrambi possono avere ragione...e di questo bisogna tenerne conto.
Qui non si parla di "credere o meno" a quanto asseriva Fukoka, ma si mette in discussione le nostre personalissime esperienze...FATTE SUL CAMPO e non sviluppate solo in modo teorico.
Io propongo un'alternativa, a mio avviso un'alternativa valida e SOSTENIBILE.
Io ci campo (e non lo ridico più), e se lo faccio io credo che in tanti altri lo potrebbero fare (e SICURAMENTE MEGLIO).
Guardo al futuro...per carità, ed è proprio quiesto guardare al domani che spinge a tenere un'occhio al passato (alla tradizionalità)...perchè se siamo arrivati qui, è anche grazie alle tradizioni che per secoli ci hanno retto...e formato.
Non guardare alla tradizione sarebbe (per me..per carità) come non riconoscermi in qualche modo.
Questo mio pensiero, come vedi, non dice che gli altri siano addormenteti..o peggio ancora che non sappiano GUARDARE E VEDERE...ma pone una possibile alternativa.
Io non rifuggo il progresso...il futuro, ma cerco di non seguire come "una pecora" ogni innovazione in campo agronomico.
Che si tratti di antiparassitari o anticrictogamici...di diserbanti...di semi geneticamente modificati...di lavorazioni sempre più invasive..mangimi SUPER per SUPER animali...io cerco di non "accettare e basta" quello che il progresso ha da offrirmi, ma MAGARI valuto.
Come in passato ho valutato l'impiego di sostanze varie che poi..MAGICAMENTE...sono state tolte dal commercio dopo un pò, ed indovina perchè?
perchè NOCIVE: nocive all'uomo...nocive alle piante...nocive all'ambiente. Velenucoli vari che dovevano risolvere un problema ma ne sollevavano altri, magari pure peggiori.
E voglio sottolineare che tale discorso lo applico SOLO all'agricoltura, proprio perchè sarebbe fuorviante estenderlo ad altri discorsi.
Il libero arbitrio mi porta a prendere con dovuta riserva le Novità (NON AD ESCLUDERLE A PRIORI) e questo non mi pare che voglia avere GLI OCCHI CHIUSI, ma addirittura mi ritengo abbastanza lungimirante in questo
Mi sembra che di risposte ne ho (abbiamo) date svariate...e non certo solo per l'orto hobbistico dietro casa, ma proprio per le aziende agricole.
@Marco
Io sono perito agrario, e ho frequentato una scuola che amavo..e che tanto mi ha dato.
Il primo giorno di scuola della prima superiore il prof. di Azienda Agraria ci parlò della luna: dell'influenza sull'attrazione gravitazionale, e del perchè si usava "guardare alla luna" per determinate lavorazioni.
In cinque anni di Istituto tecnico Agrario ho trovato tanti professori, e tutti hanno sempre cercato di stimolare le nostri "giovani menti" valutando sempre delle alternative.
Oggi ho 31 anni, e se sono così radicato nelle tradizioni credo che molto dipenda proprio da quella bellissima scuola che ho fatto.
Quindi sono in accordo sulla tua breve disamina sugli insegnati.