raviolo ha scritto:ragazzi gli anni sessanta non sono gli anni 2000.
Negli anni sessanta chiunque si fosse messo a produrre con la pazienza e la cura tipica del contadino, che so , rondelle piuttosto che bulloni avrebbe tirato su "l'aziendina" con 30 dipendenti.
Il mondo e' cambiato. Progetto alta tecnologia oramai da piu di 30 anni.Conosco bene l'argomento per averlo vissuto dal di dentro. Gli ultimi venti anni sono stai impressionanti, il mondo e' cambiato troppo velocemente ed e' stata una vera esplosione incontrollata.......
E' vero il mondo è cambiato e soprattutto per merito della tecnologia, ma molte conoscenze sono andate sepolte e credo sia giunto il momento di rispolverarle. Ti consiglio di coniugare le tue conoscenze tecnologiche a quelle della storia dell'agricoltura e dell'agronomia.
I vecchi ortolani erano dei veri agricoltori che praticavano rotazioni, consociazioni e allevamento. Non buttavano niente e vendevano i loro prodotti in un mercato libero, senza alcun intervento comunitario.
Il grano, dagli anni sessanta ad oggi, non ha mai avuto un mercato libero, ma drogato dal prezzo minimo garantito che ha permesso l'ingresso in agricoltura di dubbi imprenditori e la fortuna di commercianti.
Quando poi affermi "C'e' una contraddizione di fondo, la natura si regola attraverso ad una selezione spietata, sopravvive chi resiste e chi accoppa gli altri. Provate a seminare insalata sotto ad un noce o ad una quercia.", vuol dire che le tue conoscenze della biologia di un ambiente naturale sono molto limitate.
La coltivazione utilizza proprio le dinamiche biologiche dell'ambiente in cui si intende inserire la specie che intendiamo coltivare. Se sotto la noce o la quercia non nasce nulla è perchè le foglie, i frutti e altro che ricoprono il terreno sono ricche di tannini che svolgono azione diserbante antigermoglio.
Nessun contadino biodinamico si sognerebbe mai di seminare lattuga sotto il noce, ma di utilizzare le fogllie come materiale pacciamante. Tu potresti inventare una macchina semiautomatica che raccoglie il materiale lo frantuma e lo distribuisce lungo le file coltivate.
Spesso la mancanza di conoscenze ci porta a conclusioni affrettate.
Cordiali saluti.