Tosco ha scritto:Noi ed i nostri Coltelli...
Il coltello che ho sempre nella tasca del mio pantalone di campagna è un Opinel n.5 decorato con intarsi fatti a mano e acquistato all'annuale Fiera Artigiana di Sant'Orso ad Aosta.
Un inseparabile direi. Cosa ci faccio. Mi serve per aprire i sacchi da 25 kg di mangime per gli animali, taglio la plastica o l'impuntura in cotone che li chiude. Lo utilizzo per tranciare spaghi di varia grandezza mentre traffico per la campagna, queste le prime cose che mi vengono in mente.
In cucina mio marito ha un coltello preferito che è anche il mio preferito (io vengo per seconda), si tratta di un 18 cm sempre affilatissimo. Manico di legno, comoda impugnatura. Ci si fa di tutto, per esempio adoro tagliare le patate (non uso mai quelle brutte pelatrici a doppia lama).
Infine il coltello di Dario Argento, quello è solo mio. E' un coltello che mi inquieta, mi fa pensare all'assassino che entra in casa per uccidere, la cui ombra è riflessa sul muro. Un bel 32 cm da brivido. Con questo sminuzzo ortaggi, frutta secca, ecc.
Un altro coltello che uso abitualmente è quello del pane: un Maniago dentellato da 35 cm.
Nella mia borsa porto invece un piccolo opinel con manico in noce abilmente intarsiato, è un numero DUE. Una vera chicca.
Qui da noi i coltelli la fanno da protagonista, mio marito ha tre Pattada con manico di corno acquistati a Gavoi direttamente dal produttore, abile artigiano di tradizione familiare, la galleria coltelli di questi artigiani era qualcosa di incantevole. Poi ci sono svariati altri coltelli, coltellini e coltelletti sparsi un po' ovunque di cui non ho memoria se non quando li vedo.
Ammettto di non avere un karma positivo con le lame, mi ferisco facilmente, non sono così abile nel maneggiarli non li ho mai usati per uccidere (poichè non ammazzo animali) e ogni volta che li adopero devo ricordare di non essere maldestra
- Opinel n.5 sempre in tasca
- Opinel n.5 chiuso
- Il più conteso in cucina
- coltello Dario Argento