Con il termine armi la legge si riferisce a;
Armi bianche: spade, pugnali, baionette, tirapugni, bastoni animati, mazze ferrate, manganelli, storditori elettrici, bombolette lacrimogene non approvate dal mini- stero. Le bombolette contenenti olio di peperoncino sono liberalizzate se di piccole dimensioni. Per la Cassazione sono armi i coltelli a scatto; per le questure essi sono di libera vendita e si trovano in ogni coltelleria; nel dubbio è meglio non acquistarli oppure acquistarli con porto d'armi e denunziarli, senza mai portarli.
Strumenti atti ad offendere : non sono armi, ma strumenti (art. 4 L. 110/1975): i coltelli di qualsiasi genere e dimensione (v.s. per quelli a scatto), gli archi, le balestre, i fucili da pesca subacquea, accette, forbici, punteruoli, ecc. Vale a dire ogni strumento che può ferire, ma che è destinato ad altro scopo come strumento sportivo o di lavoro. Questi strumenti sono liberamente acquistabili e trasportabili; possono essere portati solo per giustificato motivo, cioè per essere usati per la loro destinazione primaria.
Non sono armi, secondo la prassi della maggioranza delle questure e con piena logica, le spade, le katane, le sciabole non particolarmente affilate o appuntite, da considerare o strumenti sportivi o da arredamento o da uso scenico, o complemento di divisa.
Questa è una sintesi della normativa, vi sono delle belle contraddizioni. Caso limite, tu, potresti uccidere con un fucile da sub una persona sulla spiaggia, perchè in quel contesto esiste il 'giustificato motivo' per portare il fucile con te! Gli esempi sarebbero tanti.
Anche il coltello che posto, non è portabile sempre, per esempio, ad una serata di gala.
Tanti altri sarebbero i motivi da discutere, per ora accontentiamoci.