e la nicchia dei vini "BIO" si sta rivelando epr quello che che e' , cioe la bottiglia fa la figura del soprammobile , nelle tavernette, come per dire:"qui bevo sano"
per poi avere 4 casse di vino venduto nelle televendite a 2,45euro al bottiglia..
Per fortuna questo "luogo comune" (???) è falso
I clienti che vengono in azienda (o nelle TANTE altre aziende che fanno naturale) comprano sempre più di "una bottiglia da esposizione", e la cosa che più fa piacere è vedere che i clienti sono sia ristoratori, che enotecari che privati...e tra privati troviamo sempre più gente comune (impiegati, operai, artigiani...) che si affacciano al mondo del naturale e che intendono bere BENE e SANO.
Ma...non vorrei che la discussione girasse troppo sul personale, e quindi mi fermo qui (per quanto riguarda lo specifico del vino) con un'ultimissima considerazione: tu chiedi "quanto costa" il vino, ed io ti vorrei far capire "quanto mi costa a me" fare il vino.
Una bottiglia (ipotetico esempio) venduta a 18.oo€ mi vede un guadagno di 2.oo€, e per guadagno intendo anche quella che dovrebbe essere la mia retribuzione ora (non so se mi spiego
).
Oltre al vino (però) lo stesso discorso vale per l'olio d'oliva: ho circa 500 piante (in affitto) che poto, spollono e colgo rigorosamente a mano. Sotto all'uliveta lascio pascolare il cavallo che mi tiene pulito (e intanto mangia anche lui!!!) e mi concima (senza poi dover concimare ulteriormente con l'ausilio del trattore..e quindi produrre altro inquinamento). In pratica un'oliveta a impatto zero.
lunge da me voler impiegare un diserbante, quando ho un cavallo (ma andrebbe bene anche un asino o delle pecore) che mi unisce l'utile al dilettevole.
Pensate...il letame poi lo si può usare per le altre colture
...ed il cavallo (o gli altri animali) possono tenere pulite anche altre parti dell'azienda, oltre che il frutteto (dove vige la medesima regola dell'oliveta).
Il diserbante nel frutteto? Giammai, come anche i pesticidi e gli anticrittogamici.
Mi limito a dare della poltiglia bordolese in inverno sul tronco, e poi più nulla...e questo grazie alla scelta di cultivar autoctone e quindi resistenti (per natura) alle avversità di quell'ambiente.
Se invece della pera Aurora (detta anche vernina) avessi messo la tanto blasonata pera Williams sarei perso: dovrei trattare chissà quante volte (vedo i miei vicini che lo fanno disperandosi ogni volta).
Stesso discorso per l'orto (e badate che non lo faccio piccolo): se usassi varietà di ibridi e ibriducci (in passato ho provato) avrei scarsissime produzioni e dovrei trattare (oltre che dare un'infinità di acqua)...
Quindi...IL DISERBO a mio più che sindacabile parere può essere ovviato.