Mi sa che io e grinto la pensiamo in modo decisamente diverso
...ma siam qui anche per confrontarci
finoa quando la maggioranza dei consmatori antepone il prezzo sulla qualita ,questi sono i risultati.
...infatti, purtroppo oggi la gente spende una minima parte del proprio stipendio per comprare cibo, dedicando molti più soldi al vestiario, alla telefonia, all'elettronica ed informatica...a tante cose che "non ci danno da vivere".
Se il detto "si è quello che si mangia" è giusto, mi viene da pensare che la società occientale oggi dedichi molta più importanza al superfluo che all'essenziale: un buon paio di scarpe può durare molti anni, ma possedere tante paia di scarpe alla moda cosa porta? E cosa porta comprare un cellulare nuovo ogni 3 mesi, o rinnovare un PC solo perchè non più alla moda (quando magari è perfetto per l'utilizzo a cui è destinato), oppure spendere 10€ a sera per farsi un aperitivo e poi tornare a casa e mangiare surgelato e liofilizzato?
Beh...sarà perchè sono solo un paesano...sarà perchè l'insegnamento che ho ricevuto è forse anacronistico, ma io tutto questo non lo condivido.
Mangiare è prima di tutto una necessità e anche un piacere, e quello che mangiamo entra nel nostro corpo, e ci rende noi (non certo l'ultimo palmare uscito ai grandi magazzini).
Il cibo è la prima cosa: ci sostiene, ci fa crescere, fa crescere i nostri figli, ci da futuro...
...e non posso dilungarmi in un discorso etico che farebbe venire (purtroppo) la barba bianca a molti, ma almeno riflettiamo bene su questa cosa: sino a 40 anni fa l'uomo occidentale spendeva il 50% del suo stipendio in alimenti, sino AI PRIMI DEL 1900 spendeva sino al 70% in alimenti...oggi ne spendiamo (in media) il 15%.
Premetto che i dati non sono tirati a caso e già in un'altra discussione ne abbiamo parlato a lungo.
...insomma, lo sappiamo tutti che la vita è più cara, che le banche e i mutui ci tengono senza fiato sino a fine mese, che il carburante costa sempre di più, ma...mi pare che si vada a limare proprio dove non si dovrebbe.
se ci pensiamo bene TUTTI (ma proprio tutti....) ci ritroviamo a spendere soldi che potremmo spendere in altro modo...troppo spesso per COMODITA': un esempio sono i mezzi pubblici non considerati dai più come una valida alternativa all'auto (e non parlo delle biciclette sennò mi linciate...), rincorriamo le mode per avere un telefonino che ci faccia anche un caffè (quando magari manco ci piace il caffè)
, facciamo le ferie nel villaggio vacanza salassandoci in pagamenti rateali, ci ritroviamo a spendere per cose che non servono per vivere bene, ma per farci vivere come gli altri.
Non è un predicozzo, e come vedete mi sono messo anche io nel discorso (usando la prima persona plurale
).
se volete che i prodotti bio , o magari " roundap free ", ogm "free" siete voi che dovete cambaire mentalita nel fare spesa tutti i girni, ma principalemnte ebvitare di andare ai 4 venti a lamentare che un alimentazione piu sana e' anche piu cara
Se devo dirti la mia anche su questo, chi è convinto NON SI LAMENTA...credimi, visto che di convinti (per mia fortuna) ne conosco a centinaia in tutt'Italia.
Piuttosto ci si lamenta di due cose: della SPECULAZIONE e della BUROCRAZIA.
La SPECULAZIONE fatta da tutti quegli industriali che una bella mattina si svegliano e fanno spuntare il "ramo Bio" della loro azienda solo perchè "fa tendenza", e non certo perchè credono (eticamente e moralmente) in quello che fanno. Siamo addirittura incaXXXXati nei confronti di chi specula dietro all'etichetta Bio facendo vivere la propria azienda-fabbrica (magari più fabbrica che azienda) solo sui numeri del mercato e non sulla qualità. Siamo imbufaliti contro quelli che..."basta mettere un pannello solare in ditta e colorare l'etichetta di verde..." per farci chiamare ECOLOGICI. Signori miei l'ecologia è un'altra cosa!!!
La BUROCRAZIA attenaglia e soffoca tutti quei piccoli agricoltori che ogni giorni si fanno UN MAZZO TANTO rinunciando per CONVINZIONE (etica e morale...appunto) a tutti i veleni e velenucoli che sono evitabili, e credono che fare agricoltura (oggi più che mai) sia anche e sopratutto fare CULTURA e SALUTE (anche senza essere insegnanti o medici)...a tutti quelli che credono nella loro RESPONSABILITA' e si sentono forti delle loro convinzioni.
La burocrazia ci paragona (io sono uno di quelli...) alle grandi aziende-industrie dei grandi numeri, e ci distrugge...obbligandoci a DOVER AUMENTARE I PREZZI, ma non certo per farsi il ferrarino (come gli industriali)...ma per stare al passo con le imposte statali, le direttive sanitarie e quant'altro ci viene chiesto. Non è che vorremmo essere esenti (per carità), ma che magari le cose fossero distribuite in modo più equo.
...e da qui ri-dico; Ansichè spollonare con questi diserbanti (che VELENI SONO), perchè non spollonare A MANO???
Alla fine quei tot litri di diserbante ci costerebbero (immagino, ma non so...) pochi euro, mentre invece lavorare solo con manodopera (non trattori...A MANO!!!!!) ci costa 10 volte tanto, e questo incide sul prezzo del prodotto finito.
E chi compra naturale ne tiene conto, anche e sopratutto quando va a pagare.
C'è chi cerca di ridurre l'inquinamento continuando (oggi) a fare agricoltura, e tutto quel lavoro ha dei costi (altissimi).
il problema Grinto non è che la gente si lamenta che il naturale costa troppo, ma MAGARI che tutto il resto (tutto il discorsone di prima) è caro...e oggi pare strano arrivare a spendere una cifra superiore a quel 15% del proprio stipendio...per il cibo.
Tutto questo (dai più) è visto come un'assurdità: bene o male un pollo è sempre un pollo, e lo si può pagare 8 volte meno tanto meglio, no??????????????
NO!!!