ciao fabio
conti in tasca la caccia fa meno morti e si sa
mi domando xke tanto accanimento sulla caccia e non sugllo sci

Se mi permetti lo dico io il perchè
La caccia e uno sport che secondo qualcuno e crudele (non fa nulla se poi sono le stesse persone che mangiano carne 2 volte al giorno e vogliono la carne di vitello) Se ti presenti dalla morosa con il cappelo da cacciatore..e gli racconti che inmattinata sei stato a caccia non fai il figo....Tuttaltra storia se arrivi con gli scarponi firmati..cammini tutto storto perchè la sciatica ti a colpito..tra le mani tieni gli sci della rossignol....tutta in kevlar..con inevitabile rigonfiamento all'altezza degli organi riproduttivi...

Vuoi essere uno sciatore di grido senza un porta sci di marca?..portasci magnetico appogiato su un sfavillante suv con trazzione integrale perenne x passare anche sopra i dissuasori di velocita siti in viale zara a milano...

Tutto qui? nooo uno sciatore con rigonfiamento..con scarponi con tuta in kevlar portasci..suv...vuoi che dimostri la sua bravura dove il tomba si cimentava con sci lunghi 2,50?..ma fammi ridere..ci vuole il fuoripista!
Tanto poi a salvarmi ci pensano quei 4 coglioni che senza suv...ci anno rimesso la vita

ciao io credo che ci sia più accanmento sulla caccia xkè è veramente crudele quanto insensata e la morale pubblica in tutto il mondo ( dove la caccia non è sussistenza ) se ne sta rendendo conto.

aborro nel modo più totale il comportamento di quei 4 pagliacci che vogliono per forza fare fuori pista quando non si potrebbe o correre come scemi in piste super affollate.

Tutti gli sport fatti per passione e non solo per moda vanno bene.
E' la superficialità che guasta tutto. Se uno vuol fare uno sport pericoloso ( o qualsiasi altra attività, anche tagliare legna) deve farlo con coscienza, attenzione, avendone la capacità, insomma! Non ci si può improvvisare..

Che poi le mode estreme ( queste sì) guastino la vita di chi le segue è evidente ( e magari loro non se ne accorgono)
Per mio conto ho smesso di seguire la moda quell'anno in cui andavano gli stivali d'estate e i sandali senza calze d'inverno (metà degli anni '90)....

Non sono d'accordo con Renzo perchè il suo ragionamento di estremo liberismo è troppo pericoloso.
Come si fa a dire: lasciamo fare a tutti quello che vogliono, poi se causano danni c'è il codice civile?
Con questo modo di ragionare non si vede perchè lo Stato, non da oggi, ma da quando sono nate le automobili, si sia preoccupato di inventare una cosa che si chiama patente.
E' vero che se mi viene addosso uno che non ci vede o non sa che esiste il freno e mi rompe la colonna vertebrale poi mi paga. Ma io preferisco avere la colonna intera e senza i soldi previsti dal codice civile.
Oppure non capisco perchè per costruire una casa lo stato (dei soviet ?) richiede i calcoli di un ingegnere.
I calcoli potrebbe farli anche il postino (chiedo scusa ai postini) e poi se il palazzo con 50 appartamenti crolla, che problema c'è? Basta fare causa, no.

Quando un'attività è pericolosa per gli altri e svolta in luogo pubblico, a mio parere, deve essere regolamentata.
La motosega non c'entra niente, se lavoro da solo al massimo faccio del male a me, non ad altri.
Se lavoro con altri allora scattano le regole sulla sicurezza sul lavoro. Anch'esse frutto del potere dei soviet?


P.S. Ho letto due libri sui lager sovietici e mi dà fastidio quando si usano le parole a sproposito.

D'accordissimo.

E chi ha parlato di estremo liberismo ? Sei in grado di impedirmi legalmente di andare in montagna, d'estate o d'inverno ? C'e' una legge che mi impedisca di farlo, nei giorni feriali o nei weekend ? C'e' qualche permesso speciale per le vie ferrate, o per praticare lo scialpinismo ?

E quale sarebbe la conclusione dell ragionamento ? La patente per andare in montagna ?
Forse piu' cultura ? Educazione ? No, fino ad oggi ho sentito parlare solo di repressione.
E di quali danni stai parlando ? Non capisco la logica del ragionamento.

Invece rivedo il solito moralismo perbenista, tanto caro agli italiani, che dall'alto delle pantofole, fra una forchettata di spaghetti e l'altra, giudica il comportamento altrui sulla base di quello che attualmente va piu' di moda. E che soprattutto non conosce.

Allora noi andremo a mangiarci i nostri spaghetti. grazie!
Lasciamo le montagne solo a voi che le conoscete, chiudiamo le località turistiche, piene di sciocchi modaioli.

Le regole servono soprattutto a chi la montagna non la conosce e potrebbe fare stupidate.
Inoltre ti vorrei far notare che anche il fuoripista è una moda, per cui tutti si buttano, soprattutto i ragazzini. Non stiamo parlando di atleti o esploratori.
E non stiamo criticando il tuo comportamento, dal momento che sei un conoscitore del luogo e della montagna. Penso che tu non vada in baita se il rischio valanga è 4, ma qualcuno lo fa e mette in pericolo se stesso e gli altri.

E poi perchè non potremmo discuterne civilmente anche se in questo momento è chiaro che siamo "in pantofole"?
salutiiii

senza l'intenzione di voler innescare una polemica, mi ero ripromesso di non intervenire più, in questa discussione. ma, essendo io cresciuto a 1500 metri di altezza sul livello del mare, con il massiccio del gran sasso che mi faceva beffardo l'occhiolino da una parte, gli altopiani di campo imperatore dall'altra, pietraie, boschi e un metro e mezzo di neve, d'inverno, nel posto più bello del mondo ma che, a volte, sa essere anche bastardo, ne ho viste di fesserie, anche da parte di persone che avevano perso l'umiltà, di fronte alla natura, pur avendo grande esperienza, e dico che si, per affrontare la montagna in determinati modi, in determinate condizioni, ci vorrebbe la patente, magari con revisione annuale . e sanzioni toste, ma toste davvero, per chi provoca disastri. disastri dei quali qui, qualcuno, cerca a tutti i costi di minimizzare le conseguenze (per giustificare cosa, poi?). ci sono tanti, ma tanti, in questo forum, che conoscono e vivono la campagna e montagna, bene, felicemente, con coscienza e responsabilità. non sono gli sciatori della domenica, gli escursionisti in "pantofole" o i ragazzotti esaltati che pensano di far qualcosa di trasgressivo rischiando di ammazzare la gente su una tavola di legno. NON sono persone che non sanno di cosa parlano. è gente che ci fa i conti, con la vita in zone e situazioni difficili, tutti i giorni, alcuni molto più di me, e probabilmente anche più di te renzo. solo che non se ne vantano, non si mettono in cattedra, senza arroganza offrono opinioni che son frutto di esperienza. quando parlano io li ascolto con interesse e, a mia volta, senza arroganza. e, malgrado io sia figlio della montagna (ho sangue piceno nelle vene, 5000 anni tra i monti e le foreste, vantano le mie genti), tante più volte di quanto si possa immaginare, li ringrazio anche per avermi insegnato qualcosa.

ho chiesto a mio figlio (35 anni) che va con lo snowboard (?) se fa il fuori pista..
lui ci va solo a certe condizioni di sicurezza e ha detto :
"non sono micca un ragazzino che deve dimostrare lo sprezzo del pericolo e che il fuoripista è lo scopo della sua vita ho anche altre cose da fare".
Mi ha piacevolmente sorpeso la sua risposta, i padri pensano sempre i figli come ragazzini....
quindi penso che delle regole restritive in certe situazioni fanni si che certi atteggiamenti irresponsabili vengano controllati.. un po come i limiti di velocità o i controlli sull'abuso dell'alcool..
ciao Nino