E' il luogo giusto in cui fare queste domande? Sarà una ricerca attendibile? E' una ricerca "partigiana"? Chi mi aiuta a prendere consapevolezza senza posizioni di pregiudizio? Ringrazio fin d'ora tutti. Buona giornata Antonio.

http://route66.corriere.it/2009/10/la_b ... _il_p.html" target="_blank

Io non la farei tragica, gia' avvalendosi di opportune tecnolgie e' possibile monitorare l'animale, fornirgli la razione alimentare giusta per ovviare ai problemi di fermentazione e ridurre cosi' le emissioni; discorso diverso e' quello dei disboscamenti su larga scala e impianto di allevamenti (come per esempio in Brasile) su terreni che tra l'altro per caratteristiche non sono neanche idonei.

Se non erro, argomento già trattato in precedenza.

Dico la mia (sia chiaro è un discorso personale)......

Sono stra convinto che la cosa può incidere e anche molto, ma considerazioni:
Allora perché non uccidiamo tutti gli animali che vivono nelle savane nei parchi americani ecc .... non sono collegate le cose?? mangiano erba anche loro fanno gas anche loro ecc.

Sono convinto che l'agricoltura ha dei ritmi che devono essere rispettati, cosi come tutti gli animali hanno dei ritmi da rispettare....

La vera ricchezza in Italia e non solo erano i piccoli allevatori, cioè in ogni paese ogni cittadino aveva 2/3 mucche vitelli o animali vari che collocavano al mercato tramite commercianti,
persa questa coltura (per tanti motivi che per ora non elenco) si è dovuto colmare il vuoto di mercato come ?? massificando e il problema non sono gli animali se lasciati vivere in modo naturale, (anche l'allevatore è ben felice di allevate 10 vacche per fare reddito non300/500)
per me il male è la massificazione ma esiste solo nell'allevamento??? credo proprio di no.... quindi ben venga tutto, ma dare la colpa al meteorismo delle vacche per tutti i mali del mondo è un grosso paradosso e presa per il ...o per tutti.
Tutto influisce, ma siamo in grado di tornare dietro??? solo adesso con la crisi tutti sentono la vocazione della terra come madre genitrice di bontà alimentari..... prima e ancora oggi per molti le pecore non servono a nulla, emettono solo cattivo odore come il pastore...

L'ideale sarebbe mangiare la bistecca non più di una volta alla settimana.
Io ci riesco senza problemi.
Ciao,
Marco

Non voglio scatenare un vespaio (il problema e' complesso e capisco il tuo ragionamento) pero' dico che da molti punti divista e' (se si ha la volonta') per lo meno affrontabile....quanto quello che dicono dei pastori e delle pecore mera ignoranza e stupidaggini

Ma non sarà che gli industriali hanno pagato questa ricerca per scaricare la colpa sulle povere mucche dell'inquinamento da loro prodotto
e allora gli elefanti
in realtà io sono d'accordo con Marco quando dice che noi usiamo troppa carne, basterebbe fare una dieta più bilanciata,farebbe anche meglio alla nostra salute
comunque Antonio per ora una buona bistecca di chianina magari con un porcino sopra,e per finire un bel bicchiere di rosso per ora in attesa di ulteriori sviluppi della ricerca è ancora concesso
un saluto
miria

l'agricoltura europea e' andata anti 2 millenni , se non di piu , su un equibrio di allevamento ti un po tutte le speci allevabili.

fondamentalmente la''levamneto bovino . era diviso in 2 , uno quellod edito alla pastorizia, in cui l'aniumale per buona parte dell'anno si cibava da solo , e l'agricoltore distinava una parte del terreno alla produzione di foraggio x l'inverno, e secondo me da questo metodo sono selezionate le razze prettamente da latte , vedi il tipico esempio della frisona , selezionata nella frisia olandese , o la simmenthal , che quest'ultima ha anche una discreta produzione di carne.

un altra zootecnia e' quella selezionata da lavoro , da cui discendono le razze da carne , per via della loro ipertofia muscolare , vedi le razze francesi da carne charoollais in testa, la chianina e a piemontese in italia , senza dimenticare la marchigiana e un po meno al podolica ( non vogio fare colui che preferisce una razza ad un altra, pero in questo caso le dimensioni dell'animale contano in quanto a forz motrice , il peso conta piu delle corna)

le razze da lavoro, si sonos viluppate in zone , in cui comunque anche prima dell'avvento del mais , erano a vocazione cerealicola: grano , orzo , segale e favino , oòtre ad essere usati nei vigneti .

va da se che se questo sistema in equilibro , e' andato avanti secoli , puo andare avanti ancora , sopratutto oggi che il mais e i sui insilati (itegrale e pastoni) danno un salto di quantita e qualita'

il diwcorso si e' incrinato quando?
quando si sono portate le razze da carne , o suoi incroci nei pascoli americani
e fino qui potrebbe essere ancora accettabile ,ma secondo me non e' accettabile , disboscare la foresta in brasile per allevare bovini , e dare al colpa agli agricoltori europei

QUI E' TOTALEMNTE FUORI DISCUSSIONE.

volete avercela con qualcuno? allora andate a prendervela con i conterranei di buona parte dei giocatori di calcio brasiliani superpagati...

Stai tranquillo Antonio: non dovrai diventare vegetariano come me, ammeno che anche tu non lo faccia per libera scelta. Temo si tratti della solita collaudatissima tecnica allarmista in cui si cimentano gruppi di pseudo-studiosi di vario genere e disciplina. Sono giunta a questa conclusione: si può dimostrare ogni cosa, se si prendono in considerazione solo i dati a favore della nostra ipotesi. Inoltre...senza finanziamenti nessuna ricerca può essere portata avanti. E chi finanzia la ricerca ha sempre degli interessi in ballo. Dormi tranquillo e mangia ciò che vuoi.
Felice sera
Candy

anch'io non la mangio più di una volta-massimo due la settimana.
preferisco le lunghe cotture,quindi gli altri 10 pasti settimanali sono divisi tra arrosti bolliti ossobuchi bruscitt ecc.
un paio di sere uova o formaggio.
alla faccia di chi dice che la carne fa male!

ricky senza contare pollo coniglio e trote