Sono Domenico,
non è molto che sono iscritto ma sono entusiasta di come funziona questo forum, io sono innamorato dell'agricoltura, la pratico nel mio piccolo per pura passione e sono contento...
Il contatto con la natura mi ripaga dei sacrifici, mi fa sentire bene fisicamente e non solo e, quello che è meraviglioso è che mi ispira come per incanto, mi attrae più dei canti delle sirene di Ulisse. Solo che io non mi lego all'albero maestro ma mi lascio trascinare con gioia e poi
alla fine chi se ne frega se, per una volta, i fagiolini mi vengonbo male....

Penso che dobbiamo dedicare uno spazio alla poesia, dove gli appassionati dell'agri che amano la poesia possano esprimersi a modo loro, senza grandi pretese ma molto semplicemente.

Mi interesserebbe conoscere il parere di Flavio e degli altri amici.

Cosa ne pensate?

VOGLIAMO COMINCIARE ?

Ciao, benvenuto, proposta insolita, ma solo apparentemente, molti vivono il nostro mondo con poesia, peccato che ci sia sempre qualcuno a qualche cosa che faccia di tutto per fartela passare, qui si aggregherà sicuramente Tremor, ciao a presto, Mario

Ciao dommi,
bella la tua proposta anche se singolare, in effetti.
La sezione "poetica" potremmo inserirla all'interno della macro-sezione "off topic"; ancora è presto per aprirla, però sono sicuro che Francesco la terrà in considerazione.
Ciao e grazie per le vostre idee.

un grazie grosso come una casa, anzi che dico! grande come una fattoria!!!

Molto bello il post di Dommi.Voglio solo aggiungere che in campagna la poesia la si nota in tante piccole cose.Ad esempio quando mi trovo in campagna specie nelle aree collinari e nelle giornate di sole, mentre osservo il panorama a 360° il sibilo del vento mi avvolge con un suono soave.Questa x me è poesia.

Ringrazio di cuore Eugenio e quello che lui prova sono convinto sia comune a tanti di noi, forse bisogna avere una sensibilità innata, per questo penso chel'angolino della poesià potrà essere oltre che divertente anche esaltante.
Forse occorrerà restringere il "tema" concentrandolo sulla natura e sull'agricoltura per evitare che la cosa si allarghi oltremodo, mettendoci insieme magari anche la possibilità di inviare anche brevi racconti di vita vissuta in campagna...

Che ne dite?

Ciao Domenico, se la poesia è metafora, la cosa più oscena è vedere la terra nuda (arata) per la metà dei mesi dell'anno.
Una bella donna nuda è sempre uguale, mentre vestita ogni giono è diversa e più bella.
Tanti saluti.

Personalmente e non mi dite che è banale ma io preferisco una bella donna nuda che vestita.Al massimo seminuda.
Relativamente alla terra arata è solo il preludio verso un processo produttivo che permette all'agricoltore di trarre sostentamento dall'attività agricola.
Dalle mie parti non ho mai visto la terra arata rimasta incolta nel senso che la terra è poca e subito dopo l'aratura si mette a coltivazione.

Fine della poesia!!!!!!!!!!!!!!!
Una volta dalle mie parti l'aratura da trazione animale si effettuava una volta ogni tre anni per la rottura del medicaio e semina di cereali (orzo, grano) successivamente a febbraio veniva seminata la medica sul grano alla ripresa vegetativa, dopo il taglio del cereale i campi si tingevano di verde e rinfrescavano le caldi notte estive. Al secondo anno del medicaio dopo l'ultimo taglio di settembre il terreno veniva preparato per la semina del cereale e ricominciare il ciclo.
Contadini ignoranti e masochisti!!!!!!

In quanto contadino ignorante e masochista mi spieghi come faccio ad arare il terreno con i buoi? E poi con cosa pago il mutuo e le bollette se il grano e l'orzo hanno toccato i minimi storici del loro prezzo e la medica ormai è sovrabbondante, come offerta, visto che le stalle chiudono?????
Caro Pallinof prima di "chiacchierare" comincia con il sopravvivere con l'attività agricola e poi vediamo dove va' la "tua poesia"... ciao ciao...