dici che non avresti voluto un'infanzia diversa.. e hai ragione. questa ti ha reso familiari certi riti facendotene acquisire i significati profondi, ti ha formato nella conoscenza ed educato nella sensibilità. non tutti purtroppo sono stati fortunati come te.
anche io ho avuto un'infanzia simile, e mi è rimasta dentro, appiccicata alle pareti dell'anima.. e ogni tanto se ne viene fuori, ricordandomi tempi lenti e cadenzati, odori, sapori... rammentandomi il passo calmo di mio nonno nella vigna, il freddo pungente dell'alba nel castagneto, il calore umido e odoroso della stalla... e il maiale.
Uno in particolare lo andavo a trovare ogni giorno, avevo dodici anni. gli portavo sempre qualcosa da mangiare, lo grattavo, gli raccontavo come era andata a scuola. e lui, appena mi vedeva arrivare, grugniva e mi veniva incontro. a nulla valevano i brontoloni di mia madre, sempre preoccupata perchè stava diventando troppo grosso...
un giorno sono tornata da scuola e l'ho visto appeso al soffitto, trasformato in decine di salsicce... nessuno mi aveva avvertito. non sono riuscita a mangiare neanche un boccone della carne del mio amico....
bea

penso che chi è nato e ha visstuto in campagna abbia comunque volente o nolente partecipato o visto uccidere gli animali,polli conogli maiali che fossero per chi ha vissuto in campagna come me era una cosa quasi naturale nell'ordine delle cose, gli animali venivano allevati per poterli mangiare,gli unici che si salvavano erano i porcellini d'india che vivevano con i conigli
da bambina ho sempre cercato di non affezionarmi agli animali da cortile perchè sapevo che prima o poi sarebbero finiti in padella,forse è cinico ma era così
poi un giorno un piccolo pulcino spuntò dal nido dei piccioni probabilmente una gallina era volata fin lassù e aveva deposto l'uovo che i piccioni avevano diligentemente covato come fosse stato il loro quel piccolo pulcino fu portato in casa e allevato da me, crebbe e divenne un bel galletto,credo sia inutile dire che morì di vecchiaia
miria

Eh, gli animali...quante storie, apparentemente assurde, si possono raccontare!
Io avevo un coniglio, l'avevo chiamato marroncino (che fantasia eh?), che quando io battevo sulla soglia della gabbia dove stava col branchetto, lui veniva da me e si lasciava accarezzare lungamente...aimè ha fatto la fine del maiale di poggioallorso... Va bè, in campagna era così.

Ancora i cavalli...la mia malattia, al pascolo quando porti le granaglie...

CAVALLI

Spunta un cavallo
dalla nebbia,
prima uno, poi un altro
e un altro ancora.

Dalle froge larghe
soffia il vapore del mattino.

E altri ne arrivano,
e altri ancora,
curiosi,
con le orecchie avanti,
e gli occhi attenti….

…intorno all’uomo con i secchi.

visto gianni la nipote scavezzacollo ha postato un bel puledro.

buon anno ribelle

... con l'aiuto di Bianca, di Bea, Pioppino e ora di Gianni non c'è più motivo che questa discussione sprofondi in fondo alla pagina... (è già record o sbaglio ? )
Domenico

Bel Pinto quello postato da tua nipote mantovano46, e mi pare che abbia anche un bel profilo questa "scavezzacollo", complimenti Ferri 92!

Dommi, io qualche altra "chiacchiera" ce l'ho ancora da mettere eh

Nonno Mantoo!! secondo me alla fine la gente crederà veramente che sono tua nipote!!
Grazie Gianni ma ho ancora molta strada da fare!!!!
Buon anno nonno caro!!

e tu lasciali credere, poi devi specificare che io sono il nonno e dommi lo zio