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BIANCA ha scritto:UNA GITA IN MOTAGNA ... CON IL FORUM
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BIANCA seduta sopra una panchina un pò sconnessa,lo zainetto vicino a lei ,il berretto di lana e la sciarpa in tinta...
occhialoni che nascondevano le occhiaie del mattino e l'aria assonnata che le restava sul volto ogni volta che doveva alzarsi prestino...
lei amava rimanere a letto un pò anche quando il sonno lasciava il posto al ricordo dell’'ultimo sogno...
Il caffe' non era bastato a svegliarla del tutto
e nel vestirsi aveva messo poca attenzione all'insieme di colori;pantaloni rossi e maglione giallo
un carnevale mattiniero su una faccia da Novembre
piu' avanti si sarebbe svegliata e sicuramente avrebbe messo fuori le sue armi
Da lontano vide arrivare MANTOVANO
Pantaloni alla pescatora verdi scuri
Giubbotto a vento azzurro acceso,
e berretto con visiera bianco,
calzettoni in tinta al berretto e scarponcelli con nastri verdi,
una poesia…
BIANCA penso' che quello non era il suo posto…
lei amava il mare il sole e la compagnia di poche persone
tutta quella gente lei non la conosceva o ne sapeva pochissimo
Tolse dalla borsa le sue semplici armi e inizio' con l'opera di restauro;un rigo qui un altro la', un pò di fard sulle guance.
Si osservo' con aria critica; lo era sempre con se stessa,
troppo...
e forse alle volte esagerava.
TERESA le passo' vicina e le sorrise ;aveva un fisico ancora molto bello,
il passo sicuro e la gestualita' di chi si sente sempre al posto giusto
gli occhi profondi e la pelle del volto tesa e trasparente
ancora la bellezza albergava sulla sua persona e TERESA era una gioia per chi la osservava...
BIANCA si alzo' aveva deciso che nonostante tutto avrebbe intrapreso questa avventura; anche se la montagna non era il massimo, in particolare ora che lei gia' proiettava la sua mente verso il mare , il sole e la stagione calda...
cosi' diresse il suo sguardo verso MANTOVANO e indicandolo a CANDY disse che sarebbe stato bello prendere un caffe' tutti e tre insieme...
Si avviarono cosi’ verso il BAR
Attraversando la piccola piazza circondata da alberi che le facevano cornice, dove il vecchio PULMAN attendeva tutti i gitanti,BIANCA si trovo’ a ripensare al suo uomo;
lo aveva salutato mentre lui nel sonno le sussurrava qualcosa che assomigliava vagamente ad un “ divertiti…”e rigirandosi dalla parte opposta , si era negato ai baci che lei avrebbe voluto offrigli
Cosi’, Ora si trovava li’ scontrosa e sola mentre avrebbe voluto portarsi dietro l’odore dei suoi abbracci.
Solo MANTOVANO sembrava essere un po’ spaesato; forse lo sguardo un po’ miope e dolce lo rendevano cosi’ lontano e assente…
Le lunghe gambe rivestite di panno verdastro falcavano l’aria e la sua borsa da viaggiatore di commercio ormai in disuso lo faceva apparire dolce e simpatico,
il suo sorriso si amplifico’ nel momento che chiese a BIANCA cosa desiderasse da colazione;
voleva essere lui ad offrirla e BIANCA penso’ che se l’avesse fatto certo non ci avrebbe riprovato mai piu’ …
Lei al mattino faceva abbondante colazione
IN lontananza qualcuno arrivava saltellando come un canguro e BIANCA riconobbe KATIA ; la piccola del gruppo
il vassoio di BIANCA intanto si andava riempiendo delle sue cose…
un bicchiere di acqua troneggiava sull’esile gambo, a lei piacevano i bicchieri a calice e chiedeva sempre che le fossero serviti anche con acqua semplice, accanto uno yogurt con cereali, cappuccino molto cremoso e cornetto con crema fresca…
Per quella mattina si fermo’
non poteva addossare tutta la spesa a MANTOVANO che gentilmente si era prestato ad offrirla
Sul tavolo stavano solo due tazzine sporche che erano state la colazione dei due compagni
Lei sistemo’ le sue cose con metodo.
Qualcuno passando la osservo’ e fece un leggero risolino… BIANCA si mangio’ la lingua insieme al cornetto , ma avrebbe voluto dire la sua
Davanti alla vetrina delle paste si era piazzata KATIA
Decisa a farsi servire nel migliore dei modi
Guido’ la mano del barista che andava scegliendo tra i bigne’ con la crema stanca e fece in modo da esperta consumatrice di farsi dare i pezzi migliori
Poi si guardo’ intorno e punto’ dritto al tavolo di MANTOVANO E TERESA …
Con BIANCA ancora non si conoscevano e fece in modo di stare lontano da lei, la folla intorno si affaticava a fare un gran baccano
BIANCA si perse sul suo vassoio immersa nelle pieghe dei suoi pensieri ritorno’ al saluto di quella mattina,alle parole non ricevute al profumo delle lenzuola che ora aveva lasciato lontano da se'
KATIA canticchiava e tra una pasta e l’atra mandava sguardi al ragazzo che stava alla cassa.;l’occhio felice la bocca piena inizio’ a scartare con lentezza snervante la cioccolata che teneva dentro la borsetta
TERESA era felice..
Quella riunione stava prendendo la piega che lei desiderava
Il viaggio si preannunciava pieno di entusiasmo per tutti…
DOMMJ intanto pensava a casa sua
Alla sua compagna alla valigia quasi pronta per le vacanze lunghissime che lo avrebbero portato lontano dai ragazzi da TERESA e dal FORUM per molto tempo…
Si era preso due giorni per se ed era per questo che ancora non era partito; stare col gruppo gli piaceva e quella era un occasione forse unica
Al ritorno le valige si sarebbero chiuse e lui avrebbe dato l’arrivederci al gruppo…
Ancora pero’ non aveva coraggio di farlo sapere
Immaginava che qualcuno si sarebbe sentito triste e voleva che quella gita facesse felici tutti
Il pulman andava con la sua regolarita' di manrcia
il suono di un transistor lasciava nell'aria una dolce melodia passata; BIANCA aveva dormito un bel po’ seduta nell'angolo in fondo sbirciava dal finestrino lo scorrere veloce delle cose
e in quel susseguirsi di strade e di cose vedeva la vita che aveva vssuto fino a quel momento
TERESA stava distribuendo fette di torta alle mele… fatta con le sue mani e divisa a piccole fette tutte uguali e messe nei tovagliolini
LEI TENEVA a queste cose...
e nel farla aveva messo tutto l'amore possibile per farsi apprezzare.
DOMMJ intanto scriveva…
Era da quando erano partiti che lui , seduto in prima fila insieme a TERESA, aveva tirato fuori le sue armi;
quadernetto e penna a punta sottile con inchiostro nero
Amava quel tipo di penna perche' dava alla sua scrittura un leggero tratto quasi come un ricamo sottile, ed anche la piu' banale delle cose appariva bella,
ma lui... DOMMJ, non scriveva mia banalita', l'amore non è mai banale…e lui parlava spesso d'amore.
LA torta di TERESA aveva messo a tutti una grande allegria e anche la dolcissima CANDY ne aveva chiesto un altra fetta con soddisfazione della cuoca
...
06/11/2009, 20:23
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