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....mettiamoci un pizzico di poesia! 
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:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Divertenti queste storie!!! :lol: :lol:
ciao ciao :D

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Non ho mai visto un topo che costruisce una trappola per i topi. Einstein


05/11/2009, 23:16
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Bianca complimenti sei molto brava a scrivere storie :) :) e considerata la tua predisposizione a descrivere le persone una gita al mare potrebbe essere molto molto interessante...........voglio propio sapere com'è il costimino di Mantovano :lol: :lol:
un saluto
miria


06/11/2009, 15:02
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La stella di Natale


Era passato il tramonto,
tanta era la gioia e l'armonia
da addolcire l'aria fredda di quel cupo inverno,
già si intravedevano le stelle:
ma quella più grande tardava a farsi vedere...

Con il nasino all'insù per scrutare il cielo,
attraverso il vetro della porta serrata
ma quella stella non giungeva mai...

La tavola apparecchiata a festa,
vagava nell'aria l'odore dei spaghetti con le noci
e la mamma che chiedeva pazienza:
quella sarebbe apparsa all'improvviso
e solo allora avremmo potuto iniziare la cena!

Ora brilla nel cielo per la nostra gioia!
Adesso i piatti si svuotano in un lampo
e il capitone cotto sulla brace
chiude la cena più bella della vita

Ora la stella tanto sospirata
è diventata ancora più splendente
ma ormai nessuno più la guarda...

Per noi bambini era quella la stella di Natale:
quella di oggi è solo un fiore rosso!


Domenico

_________________
...quando il silenzio incontrò il rumore, lo ripudiò immediatamente perchè non era "musica"...
Domenico


06/11/2009, 15:27
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Località: mare
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BIANCA ha scritto:
UNA GITA IN MOTAGNA ... CON IL FORUM



________________________________________
BIANCA seduta sopra una panchina un pò sconnessa,lo zainetto vicino a lei ,il berretto di lana e la sciarpa in tinta...
occhialoni che nascondevano le occhiaie del mattino e l'aria assonnata che le restava sul volto ogni volta che doveva alzarsi prestino...
lei amava rimanere a letto un pò anche quando il sonno lasciava il posto al ricordo dell’'ultimo sogno...
Il caffe' non era bastato a svegliarla del tutto
e nel vestirsi aveva messo poca attenzione all'insieme di colori;pantaloni rossi e maglione giallo
un carnevale mattiniero su una faccia da Novembre
piu' avanti si sarebbe svegliata e sicuramente avrebbe messo fuori le sue armi
Da lontano vide arrivare MANTOVANO
Pantaloni alla pescatora verdi scuri
Giubbotto a vento azzurro acceso,
e berretto con visiera bianco,
calzettoni in tinta al berretto e scarponcelli con nastri verdi,
una poesia…

BIANCA penso' che quello non era il suo posto…
lei amava il mare il sole e la compagnia di poche persone
tutta quella gente lei non la conosceva o ne sapeva pochissimo
Tolse dalla borsa le sue semplici armi e inizio' con l'opera di restauro;un rigo qui un altro la', un pò di fard sulle guance.
Si osservo' con aria critica; lo era sempre con se stessa,
troppo...
e forse alle volte esagerava.
TERESA le passo' vicina e le sorrise ;aveva un fisico ancora molto bello,
il passo sicuro e la gestualita' di chi si sente sempre al posto giusto
gli occhi profondi e la pelle del volto tesa e trasparente
ancora la bellezza albergava sulla sua persona e TERESA era una gioia per chi la osservava...
BIANCA si alzo' aveva deciso che nonostante tutto avrebbe intrapreso questa avventura; anche se la montagna non era il massimo, in particolare ora che lei gia' proiettava la sua mente verso il mare , il sole e la stagione calda...
cosi' diresse il suo sguardo verso MANTOVANO e indicandolo a CANDY disse che sarebbe stato bello prendere un caffe' tutti e tre insieme...

Si avviarono cosi’ verso il BAR
Attraversando la piccola piazza circondata da alberi che le facevano cornice, dove il vecchio PULMAN attendeva tutti i gitanti,BIANCA si trovo’ a ripensare al suo uomo;
lo aveva salutato mentre lui nel sonno le sussurrava qualcosa che assomigliava vagamente ad un “ divertiti…”e rigirandosi dalla parte opposta , si era negato ai baci che lei avrebbe voluto offrigli
Cosi’, Ora si trovava li’ scontrosa e sola mentre avrebbe voluto portarsi dietro l’odore dei suoi abbracci.
Solo MANTOVANO sembrava essere un po’ spaesato; forse lo sguardo un po’ miope e dolce lo rendevano cosi’ lontano e assente…
Le lunghe gambe rivestite di panno verdastro falcavano l’aria e la sua borsa da viaggiatore di commercio ormai in disuso lo faceva apparire dolce e simpatico,
il suo sorriso si amplifico’ nel momento che chiese a BIANCA cosa desiderasse da colazione;
voleva essere lui ad offrirla e BIANCA penso’ che se l’avesse fatto certo non ci avrebbe riprovato mai piu’ …
Lei al mattino faceva abbondante colazione

IN lontananza qualcuno arrivava saltellando come un canguro e BIANCA riconobbe KATIA ; la piccola del gruppo



il vassoio di BIANCA intanto si andava riempiendo delle sue cose…
un bicchiere di acqua troneggiava sull’esile gambo, a lei piacevano i bicchieri a calice e chiedeva sempre che le fossero serviti anche con acqua semplice, accanto uno yogurt con cereali, cappuccino molto cremoso e cornetto con crema fresca…
Per quella mattina si fermo’
non poteva addossare tutta la spesa a MANTOVANO che gentilmente si era prestato ad offrirla
Sul tavolo stavano solo due tazzine sporche che erano state la colazione dei due compagni
Lei sistemo’ le sue cose con metodo.
Qualcuno passando la osservo’ e fece un leggero risolino… BIANCA si mangio’ la lingua insieme al cornetto , ma avrebbe voluto dire la sua
Davanti alla vetrina delle paste si era piazzata KATIA
Decisa a farsi servire nel migliore dei modi
Guido’ la mano del barista che andava scegliendo tra i bigne’ con la crema stanca e fece in modo da esperta consumatrice di farsi dare i pezzi migliori
Poi si guardo’ intorno e punto’ dritto al tavolo di MANTOVANO E TERESA …
Con BIANCA ancora non si conoscevano e fece in modo di stare lontano da lei, la folla intorno si affaticava a fare un gran baccano
BIANCA si perse sul suo vassoio immersa nelle pieghe dei suoi pensieri ritorno’ al saluto di quella mattina,alle parole non ricevute al profumo delle lenzuola che ora aveva lasciato lontano da se'



KATIA canticchiava e tra una pasta e l’atra mandava sguardi al ragazzo che stava alla cassa.;l’occhio felice la bocca piena inizio’ a scartare con lentezza snervante la cioccolata che teneva dentro la borsetta
TERESA era felice..
Quella riunione stava prendendo la piega che lei desiderava
Il viaggio si preannunciava pieno di entusiasmo per tutti…
DOMMJ intanto pensava a casa sua
Alla sua compagna alla valigia quasi pronta per le vacanze lunghissime che lo avrebbero portato lontano dai ragazzi da TERESA e dal FORUM per molto tempo…
Si era preso due giorni per se ed era per questo che ancora non era partito; stare col gruppo gli piaceva e quella era un occasione forse unica
Al ritorno le valige si sarebbero chiuse e lui avrebbe dato l’arrivederci al gruppo…
Ancora pero’ non aveva coraggio di farlo sapere
Immaginava che qualcuno si sarebbe sentito triste e voleva che quella gita facesse felici tutti

Il pulman andava con la sua regolarita' di manrcia
il suono di un transistor lasciava nell'aria una dolce melodia passata; BIANCA aveva dormito un bel po’ seduta nell'angolo in fondo sbirciava dal finestrino lo scorrere veloce delle cose
e in quel susseguirsi di strade e di cose vedeva la vita che aveva vssuto fino a quel momento
TERESA stava distribuendo fette di torta alle mele… fatta con le sue mani e divisa a piccole fette tutte uguali e messe nei tovagliolini
LEI TENEVA a queste cose...
e nel farla aveva messo tutto l'amore possibile per farsi apprezzare.

DOMMJ intanto scriveva…
Era da quando erano partiti che lui , seduto in prima fila insieme a TERESA, aveva tirato fuori le sue armi;
quadernetto e penna a punta sottile con inchiostro nero
Amava quel tipo di penna perche' dava alla sua scrittura un leggero tratto quasi come un ricamo sottile, ed anche la piu' banale delle cose appariva bella,
ma lui... DOMMJ, non scriveva mia banalita', l'amore non è mai banale…e lui parlava spesso d'amore.
LA torta di TERESA aveva messo a tutti una grande allegria e anche la dolcissima CANDY ne aveva chiesto un altra fetta con soddisfazione della cuoca





...

[color=#400080]
MANTOVANO stava morendo di caldo
si pentiva amaramente di essersi messo le mutande lunghe di lana...
aveva temuto di avere freddo ma ora nonostante la neve stesse cadendo, lui soffocava e si sentiva costretto in una morsa
penso' che alla prima fermata si sarebbe liberato di quell'impossibile aggeggio…
ma poi sapeva benissimo che non lo avrebbe fatto ; la parte bassa era quella che piu' soffriva il freddo, e le estremita' di MANTOVANO si freddavano anche in AGOSTO
LA montagna si stava avvicinando in maniera grandiosa,
la neve aveva dipinto e tappezzato ogni cosa
e la smania di scendere per averne un contatto diretto faceva apparire tutti quanti impazienti
I canti del gruppo si facevano sempre piu' accesi e stonati
Una bevuta di troppo li aveva resi tutti quanti troppo allegri e decisamente insopportabili all'orecchio di un estraneo
EUGENIO ora stava fumando la sua pipa vuota...
gli piaceva tenerla in bocca e ogni tanto ripassava la mano sui capelli lunghi e scuri ben pettinati e un pò ricci,
teneva molto alla sua persona e si presentava a tutti con gran garbo , facendo l'effetto di un vero signore; ma lui era un gran signore e ci teneva a mostrarlo.

Accanto a lui una ragazza tutta pepe si stava rifacendo il trucco e BIANCA nell'ultima fila si stava pettinando per l'ennesima volta
Il profumo che qualcuno si era dato spruzzandolo con la boccetta da viaggio stava inondando ogni cosa ;anche il salame FLAVIO
CANDY si alzo' e informo' gli strani gitanti che erano quasi arrivati al luogo della loro permanenza montana...

BIANCA penso' che EUGENIO stesse un poco esagerando; ancora non si conoscevano e lui gia' le raccontava cose tanto private

E poi quel sigaro o pipa che fosse sempre appiccicato alla bocca come se da quello lui traesse forza
SUL pulman si stava facendo un gran casino...
BIANCA aveva desiderio di scendere e sedersi ad un tavolo in tranquillita'
Sapeva che da li' a poco sarebbero arrivati e gia' pregustava la gioia di un piatto di tagliatelle con i funghi porcini
EUGENIO piano, con grande calma le raccontava del suo passato mentre il fumo le faceva alone
BIANCA stava per esplodere... e lui insisteva con quella maledetta pipa o sigaro toscano.
intanto che le raccontava di una storia d'amore lontana quanto la luna, una storia che lo aveva fatto sognare stelle lontane

[/color][color=#4000BFIl paesaggio invernale si presento' in tutta la sua superba bellezzza e qualcuno urlo' al miracolo, mentre scarponi e sciarpe uscivano dai grandi zainetti che insieme alle pastine del mulino bianco li avevano contenuti
MANTOVANO ringrazio' se' stesso per non essersi tolto le mutande di lana e TERESA si rotolo' tra la neve fresca e immacolata di candore , dimenticando di mettere il piumotto caldo
CANDY si bardo' per benino e invito' tutti a farlo
Il clima era decisamente diverso da quello che avevano respirato fino a quel momento nell'interno del pulman
anche MARCO coi suoi pantaloncini di panno verde era perfettamente intonato al luogo e ELENA scollata e attraente nei suoi abiti da mare, era decisamente un pesce fuori d'acqua; qualcuno decise di aiutarla e in breve si ritrovo' con un giaccone nero troppo grande per lei e una sciarpa con frange lunghissime
il tutto pero' le fece molto filo ed ELENA LA ROSSA si trovo' ad affrontare l'ambiente con un sorriso diverso.
BIANCA si rifugio' di nuovo sotto le sue coltri e nascosta dai grandi occhiali scuri si allontano' da EUGENIO.. che per tanto tempo le si era appiccicato addosso fumando sigari cubani e raccontando isole senza sirene…] [/color]

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si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)


06/11/2009, 20:13
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.LA neve aveva ripreso a scendere copiosa e lenta... e le grandi farfalle bianche andavano a posarsi sui capelli di BEATRICE che da brava femmina non aveva pensato ancora a coprirsi la testa per non sciupare la capigliatura

BIANCA stava pensando con malinconia a quelle spiagge assolate e bianche,dove i sogni affogavano nelll'azzurro per ritrovarli poi nelle sere lunghe e calme e nell'osservare quel candore e quella pace si inebriava di candore e di sofficezza,pensando agli sci che avrebbe messi per solcare il candore e la trasparenza di piste ancora vergini
nel mattino giovane

EUGENIO stava fumando da ogni orifizio aperto, mentre, con la pipa in bocca affondava le lunghe gambe magre nel soffice manto fresco che andava pian piano disegnando ogni cosa di merletti nuovi,addobbi fantasiosi...

MARIO aveva posato lo zaino e si era seduto, lui non amava faticare; la sua vita passava da un bar ad un altro nella lentezza di sere che fumavano di noia

IL piccolo albergo li attendeva con il calore delle case montane...

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06/11/2009, 20:23
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....EUGENIO non avrebbe mai voluto dispiacere a TERESA,ne' a nessuna delle signore presenti alla gita...
EUGENIO era un signore, il suo animo brillava di luce e il suo cuore traboccava d'amore; mise cosi' la pipa incriminata nel taschino della giacca di lana pesante tipo MISSONI, e la dimentico' forse per sempre
mettendo cosi' in mostra il suo sorriso solare
la sua bonarieta'
il suo magico sguardo che fino a quel momento si era perso dietro una nube tossica

CANDY aveva ritrovato la sua valigetta di cartone
e stava tirando fuori le cose che le avrebbero permesso un soggiorno piu' idoneo;un paio di calzini gialli intonati con la sciarpa e il berretto in tinta
un paio d’occhialoni avvolgenti da dove si nascose per prendere le distanze da persone che avrebbero potuto infastidirla

La gita si stava mostrando piena d’imprevisti piccanti e gioiosi
e PIOTRE, il burbero del gruppo trovo' motivo per ridere spesso degli eventi che si andavano presentando
LA piazza del piccolo paese li accolse con la festosita’ di una vecchia amica…

Il ristorante piccolo ma caldo e accogliente si apri’ ai loro rumorosi saluti
Le tavole imbandite di tela a quadretti verdi, caraffa di vino rosso rubino e cestini ricolmi di pane morbido e bianco tagliato a piccole fette, aumento’ il brusio….
E l’odore forte dei piatti pronti li avvolse, mentre dalla cucina il rumore di stoviglie e le risate di qualche cuoca godereccia arrivava a mescolarsi con i canti di chi ancora non si era spento…. Li aspettava;
Funghi per primo per secondo e forse qualcuno li desidero’ pure nel dolce
FULVIO s’intrufolo’ con la furbizia di chi è giovane e svelto
E scelse per se e la sua compagna un piccolo tavolo dove i sei coperti disposti davano l’impressione di maggior spazio e piu’ calore

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06/11/2009, 20:29
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La giornata si era conclusa in un tramonto di fuoco….e i merletti di trina ricamati sulle fronde dei grandi abeti aveva l’aspetto di angeli con le ali….
Il pulman era stato gia’ preparato per la partenza
I bagagli sistemati al loro posto …
Le prime ombre della sera tingevano d’azzurro l’ultima neve caduta poche ore prima
Cristalli blu che davano l’aspetto di una scenario fiabesco
Un po’ di tristezza aleggiava tra il gruppo…. tutto si era volto cosi’ in fretta ed ora erano al termine
Qualcuno ancora scherzava ; altri osservavano le montagne piu’ alte da dove poche ore prima si erano lanciati in discese inebrianti
Ormai la stagione sciistica era giunta al capolinea, gia’ su alcune spiagge si prendeva il sole e per BIANCA certo quello era l’inizio di una lunga e adorata estate
Furono scattate foto, ripresi filmati, scambiati numeri telefonici e indirizzi
EUGENIO lascio’ la pipa in un cassonetto e si penti’ di averla usata; lui che non aveva mai fumato in vita sua….
Poi saluto’ con simpatia il gruppo e promise che sarebbe ritornato ai loro raduni
BIANCA torno’ a pensare al suo uomo; sarebbero arrivati a notte inoltrata e lo avrebbe ritrovato a letto ancora dormiente e nello stendersi accanto a lui, avrebbe potuto salutarlo come non aveva fatto al mattino
Anche DOMMJ penso’ alla sua compagna, cosi’ piccola e dolce a cui aveva promesso una vacanza che li avrebbe riportati nei luoghi in cui avevano lasciato il cuore molti anni prima e li’ forse avrebbero ritrovato ancora quello che tutti e due desideravano….
Salirono lentamente sul pulman e ognuno sedette al posto gia’ occupato al mattino
Qualcuno intono’ un canto; rispose il silenzio
sembravano gia’ spenti… e lontani…
TERESA penso’ a quella seconda torta al cioccolato che piu’ avanti avrebbe messo fuori per ritemprare animo e stomaco
Le ragazze erano stanche dalle molte discese e si addormentarono con le felicita’ dei giovani sul volto
Ognuno proietto’ il pensiero tra strade chiassose immaginando il giorno nuovo che li attendeva

il buio rendeva i picchi piu’ alti simili a fantasmi
da dietro un monte spunto’ la luna…

FINE

CHIEDO SCUSA A TUTTI QUELLI CHE SONO STATI COINVOLTI IN QUESTA GITA VIRTUALE...
BIANCA

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06/11/2009, 21:27
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Bianca, questa gita in montagna è stata bellissima!!! Altro che scuse, è da applauso!!! Solo che...mi hai fatto venire una gran voglia di torta di mele... :P e non potendo gustare quella di Teresa... :cry: .....mi toccherà prepararne una al volo!!!
Un abbraccione e felice week-end

(...allora, ci vediamo al mare!!! Ci conto :D )

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Are you going to Scarborough Fair?
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07/11/2009, 10:25
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ZOE

E’ nata al cimitero

Nel silenzio dolente di chi insegue un sonno eterno
Lei, piccola e grigia, assaporava la vita che le veniva offerta.


Nella cappella dove ha visto la luce, in un cesto di cose messe alla rinfusa
...
Ha vissuto per giorni nel silenzio che il luogo le offriva.

I primi miagolii, non hanno disturbato chi riposava nel piccolo cimitero.

Li’ ha mosso le sue zampette e ha aperto gli occhi.
Forse ha capito che quello era un posto sicuro.
...
Forse ha pensato che il paradiso fosse quello. E li'... in quel silenzio di tomba ha imparato a muoversi da sola.

Grigio topo
Due occhioni enormi e punteggiati di verde, una grande bocca a chiamare chi le desse una carezza e un pezzetto di cibo, l'ha trovata un giorno mia figlia.
...
Vagava tra le tombe bianche
...
Tra croci di dolore
Lei che cercava la vita la' dove sta la morte.

Me la sono vista apparire in una mano
piccola a magra, miagolante e tenera


Mi ha fissato lungamente, ed ha deciso che io sarei stata sua madre.
...
Io in quel momento non volevo altri gatti
.
non volevo niente
...
Avevo gia' ROCCO E POLDO
...
Gatto e cane
E quel piccolo ET...TUTTO SPINOSO E SECCO...FATTO DI MIAGOLII E DI TENEREZZE MAI RICEVUTE. A ME IN QUEL MOMENTO DAVA FASTIDIO...


Il primo giorno è stato un inferno
Mi miagolava dietro. e rischiavo di metterla sotto i piedi, voleva essere presa in mano, e stava tutta nel palmo.


Poi con il passare di giorni, quel miagolio e quella dolcezza.
Quegli occhioni e quel sorriso nascosto dai lamenti, mi è diventato caro

L'ho cresciuta
L’ho curata quando stava malissimo...
Ed ora non la baratterei con nessuna GATTA DI RAZZA...
Grigio topo
Piccola e grassa
coda corta... continua a guardarmi come se io fossi la sua mamma...
e una madre non puo' tradire suo figlio
anche se questi è un gatto


ALL'INIZIO ROCCO NE è STATO MOLTO GELOSO.
Si è anche allontanato da casa
Poi è ritornato
Ed ha preteso carezze in abbondanza.
facendomi ricordare che lui è STATO Il primo…
ora sono grandi amici, o forse molto di piu’
Ed io sono felice di questa famiglia allargata,

_________________










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09/11/2009, 10:24
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Iscritto il: 06/01/2009, 18:55
Messaggi: 1696
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Una storia commovente e molto bella
Bianca sei davvero fantastica
Ti saluto
dommi

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...quando il silenzio incontrò il rumore, lo ripudiò immediatamente perchè non era "musica"...
Domenico


09/11/2009, 10:40
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