MANTOVANO stava morendo di caldo si pentiva amaramente di essersi messo le mutande lunghe di lana... aveva temuto di avere freddo ma ora nonostante la neve stesse cadendo, lui soffocava e si sentiva costretto in una morsa penso' che alla prima fermata si sarebbe liberato di quell'impossibile aggeggio… ma poi sapeva benissimo che non lo avrebbe fatto ; la parte bassa era quella che piu' soffriva il freddo, e le estremita' di MANTOVANO si freddavano anche in AGOSTO LA montagna si stava avvicinando in maniera grandiosa, la neve aveva dipinto e tappezzato ogni cosa e la smania di scendere per averne un contatto diretto faceva apparire tutti quanti impazienti I canti del gruppo si facevano sempre piu' accesi e stonati Una bevuta di troppo li aveva resi tutti quanti troppo allegri e decisamente insopportabili all'orecchio di un estraneo EUGENIO ora stava fumando la sua pipa vuota... gli piaceva tenerla in bocca e ogni tanto ripassava la mano sui capelli lunghi e scuri ben pettinati e un pò ricci, teneva molto alla sua persona e si presentava a tutti con gran garbo , facendo l'effetto di un vero signore; ma lui era un gran signore e ci teneva a mostrarlo.
Accanto a lui una ragazza tutta pepe si stava rifacendo il trucco e BIANCA nell'ultima fila si stava pettinando per l'ennesima volta Il profumo che qualcuno si era dato spruzzandolo con la boccetta da viaggio stava inondando ogni cosa ;anche il salame FLAVIO CANDY si alzo' e informo' gli strani gitanti che erano quasi arrivati al luogo della loro permanenza montana...
BIANCA penso' che EUGENIO stesse un poco esagerando; ancora non si conoscevano e lui gia' le raccontava cose tanto private
E poi quel sigaro o pipa che fosse sempre appiccicato alla bocca come se da quello lui traesse forza SUL pulman si stava facendo un gran casino... BIANCA aveva desiderio di scendere e sedersi ad un tavolo in tranquillita' Sapeva che da li' a poco sarebbero arrivati e gia' pregustava la gioia di un piatto di tagliatelle con i funghi porcini EUGENIO piano, con grande calma le raccontava del suo passato mentre il fumo le faceva alone BIANCA stava per esplodere... e lui insisteva con quella maledetta pipa o sigaro toscano. intanto che le raccontava di una storia d'amore lontana quanto la luna, una storia che lo aveva fatto sognare stelle lontane
Il paesaggio invernale si presento' in tutta la sua superba bellezzza e qualcuno urlo' al miracolo, mentre scarponi e sciarpe uscivano dai grandi zainetti che insieme alle pastine del mulino bianco li avevano contenuti MANTOVANO ringrazio' se' stesso per non essersi tolto le mutande di lana e TERESA si rotolo' tra la neve fresca e immacolata di candore , dimenticando di mettere il piumotto caldo CANDY si bardo' per benino e invito' tutti a farlo Il clima era decisamente diverso da quello che avevano respirato fino a quel momento nell'interno del pulman anche MARCO coi suoi pantaloncini di panno verde era perfettamente intonato al luogo e ELENA scollata e attraente nei suoi abiti da mare, era decisamente un pesce fuori d'acqua; qualcuno decise di aiutarla e in breve si ritrovo' con un giaccone nero troppo grande per lei e una sciarpa con frange lunghissime il tutto pero' le fece molto filo ed ELENA LA ROSSA si trovo' ad affrontare l'ambiente con un sorriso diverso. BIANCA si rifugio' di nuovo sotto le sue coltri e nascosta dai grandi occhiali scuri si allontano' da EUGENIO.. che per tanto tempo le si era appiccicato addosso fumando sigari cubani e raccontando isole senza sirene…
BIANCA ha scritto:segue... CANDY si bardo' per benino e invito' tutti a farlo …
Bianca, complimenti: hai perfettamente centrato la tipologia cui appartengo!!! Sarei capace anche di arrivare con sciarpe, berretti e guanti in più e infagottare tutti quelli che mi sembrano a rischio raffreddore!!!
LA neve aveva ripreso a scendere copiosa e lenta... e le grandi farfalle bianche andavano a posarsi sui capelli di BEATRICE che da brava femmina non aveva pensato ancora a coprirsi la testa per non sciupare la capigliatura
BIANCA stava pensando con malinconia a quelle spiagge assolate e bianche,dove i sogni affogavano nelll'azzurro per ritrovarli poi nelle sere lunghe e calme e nell'osservare quel candore e quella pace si inebriava di candore e di sofficezza,pensando agli sci che avrebbe messi per solcare il candore e la trasparenza di piste ancora vergini nel mattino giovane
EUGENIO stava fumando da ogni orifizio aperto, mentre, con la pipa in bocca affondava le lunghe gambe magre nel soffice manto fresco che andava pian piano disegnando ogni cosa di merletti nuovi,addobbi fantasiosi...
MARIO aveva posato lo zaino e si era seduto, lui non amava faticare; la sua vita passava da un bar ad un altro nella lentezza di sere che fumavano di noia
IL piccolo albergo li attendeva con il calore delle case montane...