Va, sfreccia leggero pettinator di comete!
L’erba al vento sarà la tua folta chioma;
dal tuo occhio spalancato scaturiranno
fuochi fatui, prigionieri di sciagurate teste…

I fiori del sepolcro, definiti passioni,
accresceranno l’eco del tuo riso atterrito….
E le miosotidi, quei fiori di segrete…

Non dargli peso: le bare dei poeti
per i becchini non sono che stolti giochi,
custodie di violino suonano vuote melodie…
Ti crederanno morto – idioti borghesi –
Va, sfreccia leggero pettinator di comete!


mitico corbiere

...se con la fantasia si possono finanche pettinare le comete...allora ne approfittiamo volentieri in fondo è come pettinare la coda alla cavalla ...
Grazie Grinto per la poesia...
Dommi

[i][Ecco, stamani fuori c'è un’aria di festa... di quella festa spenta di colori in cielo, ma accesa di luci e tinte rosse e luccicanti

Si vede l'aria tinta di sorrisi
di speranze
e di pacchetti pieni di meraviglie mai svanite
anche se il tempo porta vuoti mai colmati
anche se il cuore non trasforma amore in fanatasie ma spente

Ecco che gia' NATALE è QUI...
tra il bosco e l'agrifoglio...
tra il verde di un rametto adorno di colori
tra fili argentei e fiocchi d'oro

E mentre penso a te che forse hai ancora sonno...
e che del giorno non consoci il lustro scintillio del rosso
...
e mentre penso a te...
sospiro forte

e mi preparo all'abito di festa
al pacco da donare a chi mi sta vicino
al gatto che trastulla la sua coda e mi richiama al piatto

e al nuovo giorno che piu' vecchia mi fara'
ma dentro
nel profondo mettero'
il ricordo delle cose andate
e segnero' con pennarello ancora un anno che si porta via il NATALE
E rimarro' pensosa a quei meriggi persi in mezzo al sole
dove il calendario non scalfisce il giorno.../i]

questa è la settimana delle sorprese, la grande bianca ha ripostato una poesia molto bella, anche se, come sua consuetudine, con un filo di tristezza, ben tornata, domenico sarà felice.

ciao

Hai indovinato fratello Ivano, come non essere contento del ritorno di Bianca con questa poesia piena di colori e di piacevole malinconia...
Mica potevo rimanere da solo a "pettinare le comete" ?
Ora mi darà una mano anche lei e spero qualche altro amico...
Un abbraccio a tutti
dommi

perdonatemi l'ingenuità, ma vivendo sempre nella natura anche le parole diventano più semplici....

Sono il coraggio che si veste di rosso
in questo scialle gelato di ghiaccio
Sono la gioia che vive cantando
anche sul ramo nascosto nel bianco
Sono la vita che spunta curiosa
nella tormenta più tempestosa
Sono la gemma che sta quieta ed aspetta
la primavera che la foglia rimetta
Sono la linfa che scorre veloce
anche nel freddo del gelo feroce
Sono il sorriso che nasce spuntando
da questo ramo vestito di bianco..

Ciao Dommi, che bella proposta! Io amo la campagna e gli animali;non sono la mia fonte di sostentamento ma credo che lo spettacolo della vita in campagna alleggerisca l'animo ed il potere curare, far nascere e crescere piante e animali sia molto bello, ci consenta di essere meno sdradicati ed estranei, visto che facciamo parte di quella macchina infernale e autodistruttiva che è oggi la nostra società.
E anche i dolori e le delusioni cocenti si accettano perchè ti accorgi che sono frutto, quasi sempre, di una mancata comprensione dei ritmi e degli istinti naturali. A noi cercare di inserirci senza stravolgere.
Ciao e a presto

Che bella quest'ultima poesia, di parole semplici!

ciao giuditta60, sono bea...59.
si, vivere nel cuore di madre natura riporta all'armonia interiore, lava via tutti gli orpelli consumistici e falsi, ti fa godere di un fiore, di un sole, di un cucciolo.... Lei, con la sua crudele maternità, ti reindirizza verso il vero senso delle cose, degli eventi. Lei ti da spiegazioni, esempi, consigli. basta saperla osservare, ascoltare, comprendere. ma questo richiede qualcosa di molto più impegnativo del giro fuori porta la domenica... richiede un'immersione totale nel silenzio, nella solitudine, là dove si trova il linguaggio delle stagioni, degli animali,delle piante.
richiede grandi sacrifici e grande amore, grande passione e grande umiltà.
e grande coraggio... te lo dico in questo preciso momento, dove sto per avventurarmi alle stalle dei cavalli, dove 10 cm di ghiaccio impediscono loro di bere ed anche in casa (una casetta di legno) l'acqua non c'è, si è ghiacciata, irrigidita dal freddo sta nei tubi immobile, decisa a non esserci, come sta facendo già da 2 giorni.... spaccherò il ghiaccio con un piccone tra poco, nel gelo che pizzica le gote, e sentirò i miei cavalli nitrire sommesi, a salutarmi.. e penserò, come spesso faccio, al lontano momento interminabile di vita cittadina, caotica, consumistica che ho abbandonato. sorrido sempre, in questi momenti difficili, dove segare la legna è d'obbligo se non si vuole soccombere, dove spaccare il ghiaccio e andare a piedi alla sorgente nel bosco portando due secchi quasi pieni è legge indiscutibile e guardarsi attorno, la mattina presto, nella più totale solitudine, perchè scendono i lupi d'inverno e i cinghiali e i caprioli abbaiano come cani... sorrido, mentre mamma natura m'insegna, in ogni istante, l'umiltà e la bellezza e il coraggio...
ti auguro una giornata luminosa....
bea

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