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....mettiamoci un pizzico di poesia!
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BIANCA
Iscritto il: 27/05/2009, 23:22 Messaggi: 744 Località: mare
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E con l’estate se ne vanno le lucciole, gli zoccoli rossi comprati dalla “Cocca”, le corse sul piazzale della vecchia stazione e le uscite serali. Si arriva così quello che per me è il periodo più triste dell’anno. In quel tempo andavo molto spesso al cimitero con la mamma e là, tra quel biancore di tombe, in quel silenzio che faceva male, io mi perdevo ad osservare i volti scoloriti di chi più non c’era. La mamma sedeva sulla tomba vicino alla croce e stava in silenzio a parlare con il papà. Nel vuoto di quel silenzio, capivo molte parole e solo dopo un pò, quando la mamma si rialzava assestandosi con lentezza la gonna con le pieghe a quadretti bianchi e neri, solo allora mi avvicinavo.
Al ritorno mi fermavo a raccogliere ghiande da un vecchio leccio all’inizio della pineta; dicono che le ghiande portino fortuna: io ne avevo sempre le tasche piene.
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si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)
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31/08/2010, 18:30 |
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BIANCA
Iscritto il: 27/05/2009, 23:22 Messaggi: 744 Località: mare
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MENTRE LA MIA MANO DIVENTAVA PICCOLA E PERSA TRA LE TUE TI HO DETTO... "ECCOTI... TI AVEVO PERSO... "
E TU HAI CHIUSO LE TUE GRANDI MANI MORBIDE SUL MIO DOLORE CHE DIVENTAVA AMORE LI' CON TE...
"MI SEI MANCATO... "
E TU HAI SORRISO
E LE TUE PUPILLE SI SONO ACCESE
MENTRE IL PROFUMO DI UVA MATURA RISPONDEVA AI MIEI PERCHE' E VERDE RIMANEVA SOLO IL TUO E IL MIO RICORDO
E DIFFONDEVA LA TUA VOCE COME INCANTO...
"DOVE SEI STATA TANTO TEMPO?"
E NEL SILENZIO CHE E’ SEGUITO AL BATTITO DEL CUORE HO AVVERTITO LA TUA FELICITA' NEL RITROVARMI...
EPPURE ERAVAMO SEMPRE STATI LI'
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si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)
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24/09/2010, 22:47 |
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dommi
Iscritto il: 06/01/2009, 18:55 Messaggi: 1696
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Che malinconia ! Questa discussione finita in 4^ pagina e non più alimentata... Dopo aver interessato una quantità infinita di persone ... Vogliamo farla rivivere ? Non posso credere che la poesia è "finita" Diamoci da fare e riportiamola a galla Domenico
_________________ ...quando il silenzio incontrò il rumore, lo ripudiò immediatamente perchè non era "musica"... Domenico
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18/11/2010, 21:43 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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ciao fratello, concordo con te, ma purtroppo io posso solo essere lettore e compiacermi di volta in volta con i poeti.
ciao e avanti con l'ispirazione
_________________ LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!
LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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18/11/2010, 22:17 |
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Ren66
Iscritto il: 07/12/2009, 12:04 Messaggi: 1049
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Non sò se qualcuno ha pubblicato questa poesia.....e bellissima.
GIACOMO LEOPARDI
La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba; e reca in mano un mazzolin di rose e viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al dí di festa, il petto e il crine. Siede con le vicine su la scala a filar la vecchierella, incontro là dove si perde il giorno; e novellando vien del suo buon tempo, quando ai dí della festa ella si ornava, ed ancor sana e snella solea danzar la sera intra di quei ch'ebbe compagni nell'età piú bella. Già tutta l'aria imbruna, torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre giú da' colli e da' tetti, al biancheggiar della recente luna. Or la squilla dà segno della festa che viene; ed a quel suon diresti che il cor si riconforta. I fanciulli gridando su la piazzuola in frotta, e qua e là saltando, fanno un lieto romore; e intanto riede alla sua parca mensa, fischiando, il zappatore, e seco pensa al dí del suo riposo.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face, e tutto l'altro tace, odi il martel picchiare, odi la sega del legnaiuol, che veglia nella chiusa bottega alla lucerna, e s'affretta, e s'adopra di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.
Questo di sette è il più gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Garzoncello scherzoso, cotesta età fiorita è come un giorno d'allegrezza pieno, giorno chiaro, sereno, che precorre alla festa di tua vita. Godi, fanciullo mio; stato soave, stagion lieta è cotesta. Altro dirti non vo'; ma la tua festa ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
_________________ Ciao da REN66
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19/11/2010, 14:45 |
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Ren66
Iscritto il: 07/12/2009, 12:04 Messaggi: 1049
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....E PER VOLER COLPIRE PROPRIO NEL SEGNO:
IL PASSERO SOLITARIO
D'in su la vetta della torre antica, Passero solitario, alla campagna Cantando vai finchè non more il giorno; Ed erra l'armonia per questa valle. Primavera dintorno Brilla nell'aria, e per li campi esulta, Sì ch'a mirarla intenerisce il core. Odi greggi belar, muggire armenti; Gli altri augelli contenti, a gara insieme Per lo libero ciel fan mille giri, Pur festeggiando il lor tempo migliore: Tu pensoso in disparte il tutto miri; Non compagni, non voli Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi; Canti, e così trapassi Dell'anno e di tua vita il più bel fiore. Oimè, quanto somiglia Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso, Della novella età dolce famiglia, E te german di giovinezza, amore, Sospiro acerbo de' provetti giorni, Non curo, io non so come; anzi da loro Quasi fuggo lontano; Quasi romito, e strano Al mio loco natio, Passo del viver mio la primavera. Questo giorno ch'omai cede alla sera, Festeggiar si costuma al nostro borgo. Odi per lo sereno un suon di squilla, Odi spesso un tonar di ferree canne, Che rimbomba lontan di villa in villa. Tutta vestita a festa La gioventù del loco Lascia le case, e per le vie si spande; E mira ed è mirata, e in cor s'allegra. Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo, Ogni diletto e gioco Indugio in altro tempo: e intanto il guardo Steso nell'aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno. Tu, solingo augellin, venuto a sera Del viver che daranno a te le stelle, Certo del tuo costume Non ti dorrai; che di natura è frutto Ogni vostra vaghezza. A me, se di vecchiezza La detestata soglia Evitar non impetro, Quando muti questi occhi all'altrui core, E lor fia vóto il mondo, e il dì futuro Del dì presente più noioso e tetro, Che parrà di tal voglia? Che di quest'anni miei? che di me stesso? Ahi pentirornmi, e spesso, Ma sconsolato, volgerommi indietro.
_________________ Ciao da REN66
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19/11/2010, 14:47 |
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dommi
Iscritto il: 06/01/2009, 18:55 Messaggi: 1696
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m'illumino d'immenso...
aiutatemi a ricordare...chi era il poeta ? Ciao Ivano che piacere risentirti !
_________________ ...quando il silenzio incontrò il rumore, lo ripudiò immediatamente perchè non era "musica"... Domenico
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19/11/2010, 19:51 |
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Ren66
Iscritto il: 07/12/2009, 12:04 Messaggi: 1049
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Ciao Dommi, se parli delle mie poesie, si tratta del grande Giacomo Leopardi.
_________________ Ciao da REN66
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19/11/2010, 19:53 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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_________________ LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!
LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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19/11/2010, 20:09 |
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dommi
Iscritto il: 06/01/2009, 18:55 Messaggi: 1696
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in attesa che si rifaccia viva anche Bianca, caro fratello, ti anticipo che ho intenzione di pubblicare su questa pagina una bella poesia in lingua italiana, però sto aspettando la giusta ispirazione....vorrei che sia una cosa bella
_________________ ...quando il silenzio incontrò il rumore, lo ripudiò immediatamente perchè non era "musica"... Domenico
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19/11/2010, 21:37 |
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