... si inizia bene .... Montale ... i ragazzi scrivono

...la trccia che ho fatto di 26 anni non la ricordo...oggi avrei svolto questa " Ambito socio-economico: 'La crisi e i giovani' - Con brani di Steve Jobs. Questa la traccia: "Con la crisi internazionale degli ultimi tempi, un problema ha assunto rilevanza: la disoccupazione giovanile. La questione è drammatica soprattutto in Italia, particolarmente grave nel Mezzogiorno. Spiega come sia stato possibile arrivare a questo punto, e illustra alcune soluzioni possibili, avanzando considerazioni personali".

ciao Martu

P.S. Elmo ricordati che son ragazzi

Mia figlia si è inoltrata nel labirinto. Per fortuna ha un ottimo senso dell'orientamento!
In bocca al lupo a tutti i ragazzi.

Reggio Emilia istituto professionale (3 anni per la qualifica) una prima classe di 23 ragazzi il primo giorno di scuola ,18 l'ultimo mese, 2 promossi 8 respinti 8 a settembre

Ma chi giudica il lavoro degli insegnanti? dove sono stati durante l'anno?

nn comprendo

La notizia e di un quotidiano locale e ci rido per non piangere
le mie perplessità su tale notizia sono molte
1 i 23 ragazzi non sono poi tantissimi rispetto ai 28/30 che mediamente formano le classi
2 5 ragazzi abbandonano la scuola durante l'anno sono il 25% e mi sembra un n elevato di dispersione scolastica
3 2 studenti ammessi alla seconda sono solo 10% dei rimanenti e mi sembrano veramente pochi per una scuola ad indirizzo professionale
4 8 bocciati su 18 a cui aggiungere pure quelli che verranno respinti a settembre
ora mi vien da considerare o in quella classe sono stati concentrati gli studenti meno studenti della provincia alla faccia dei criteri di formazione delle classi
o gli insegnanti anno fallito il loro compito, ed alllora chi dovrà verificare cosa è sucesso in quella classe? se tale situazione si verifica in tutte le 12/13 prime che dispone l'istituto il prossimo anno ci sarà una sola seconda

secondo me non può essere colpa solo degli insegnanti.O meglio , forse anche loro, comunque i giovani devono auto responsabilizzarsi.
Forse già chi sceglie un istituto professionale lo fa pensando di fare meno fatica ( mi scuso con quelli che si danno da fare). Già ai miei tempi i più bravi sceglievano liceo classico e liceo scientifico, poi man mano gli altri licei. Chi non era portato tanto per lo studio e voleva lavorare ( o tirare a campare) sceglieva istituti professionali.

La cosa che mi addolora è che ho visto tante bocciature anche alla scuola media , e non solo stranieri che possono avere difficoltà con la lingua ma anche italiani. Questo mi fa pensare che ci siano grossi problemi nelle famiglie, perchè se mio figlio andasse male, con lui sarei peggio di un mastino e sarei sempre a scuola a parlare ( non a litigare) con i prof.

Meno telefonini ai figli e più presenza ...

Già più presenza...invece tante volte (troppe) ci ritroviamo a meravigliarci se da scuola ci riportano comportamenti sbagliati nei nostri pargoli salvo poi scagliarci verso i docenti ritenendoli incapaci nel loro compito.
Anche la scelta scolastica, secondo me, è dettata più da una moda che da una reale capacità di studio dell'alunno. Faccio un esempio che mi tocca personalmente; mia figlia già all'inizio delle medie aveva deciso di frequentare il liceo linguistico, orbene adesso ha terminato il terzo anno con la media del 9. Studia tedesco, inglese e francese.
Al contrario non avrebbe mai fatto lo scientifico poichè non è molto portata per matematica e fisica.
Ecco, delle medie sono andati allo scientifico ed al classico tutti i suoi restanti compagni di classe, poi qualcuno bocciato ha ''ripiegato''su istituti tecnici, altri puntualmente hanno il debito a giugno.
Quello che voglio dire è questo: che ci vai a fare al classico se poi (nella migliore delle ipotesi) ti rimandano in greco e latino? E perchè ti iscrivi allo scientifico se poi ti bocciano in matematica?
Personalmente non trovo nessuna scuola inferiore ad un'altra, è tutto dettato dalla predisposizione e capacità personale dell'individuo e ancor prima dalla passione per una determinata cosa.
Voglio dire che può essere ammirevole conoscere Aristofane e Platone a menadito, ma non è meno ammirevole saper calcolare le forze che agiscono su un albero motore o saper progettare e costruire una biella.

Milli certamente non volevi dire che chi va al professionale non a voglia di studiare ma......è quello che ai detto.... "gia i piu bravi".... forse i piu dotati sceglievano i licei . Credo che nel panorama dei ragazzi come delle famiglie ci sia l'arco completo dei casi, famiglie con difficoltà con dei ragazzi ligi e capaci, ragazzi con difficoltà che si spezzano la schiena per raggiungere un risicato 6, ragazzi con forti attitudini allo studio che se ne fregano, c'è chi sceglie un professionale perchè vuole imparare un lavoro sapendo perfettamente che lo studio non fa per lui e mi pare una scelta responsabile
Ora una strage come sopra riportato ha dell'incredibile lasciata sulle spalle dei soli ragazzi (opinione opinabile)ma ipotizzo io che a ravanarci dentro qualche cosa di altro può saltar fuori La scuola non può essere estranea a priori ad un insuccesso simile diversamente avevano una classe di mooostri

Mi rendo conto che ho detto una frase scomoda, ma credo che sia così. Poi giustamente tu hai puntualizzato che si intende "bravi"e dotati nello studio, il che non significa migliori o più bravi nella vita.
Alcune famiglie spingono i figli verso scuole che garantirebbero maggiori probabilità di successo o di trovare lavoro senza tenere conto delle predisposizioni dei figli. Ho conosciuto anche io ragazzi iscritti al liceo che dopo un insuccesso passavano a scuole considerate da loro più facili ( cosa non sempre vera). E purtroppo ci sono anche quelli che pur avendo doti e intelligenza non hanno voglia di far nulla e si iscrivono a corsi professionali credendo di poter scaldare il banco.
In questo caso non voglio giudicare studenti o professori, credo che i problemi siano diversi come pure le colpe. Ma credo che la classe insegnanti abbia sventolato bandiera bianca, o per propria incapacità , deficienze della scuola o per impossibilità di ottenere collaborazione da giovani e famiglie.

Certo che anche all'università accade la stessa cosa, i primi anni c'è una morìa di iscritti, ci sono esami che fanno da diga ( io direi ecatombe) per tutti quelli che non sono abbastanza capaci o motivati ,tanto che pochissimi arrivano alla laurea, molto meno della metà.


personalmente penso che sia meglio un bravo idraulico o meccanico o fornaio o pittore che un pessimo avvocato laureato col minimo dei voti a 30 anni.

Un piccolo aneddoto: mia madre aspettando una visita si è trovata a parlare con un signore, il quale le ha detto che di mestiere faceva ...il burattinaio! E che faceva tournees nei teatri di tutto il mondo , anche in Cina e Australia.
Insomma uno può trovare la propria strada ( e con un po' di fortuna avere anche successo o perlomeno vivere sereni) anche in settori meno scontati e prevedibili.

Ragazzi, studiate, imparate sempre e di tutto e fatelo per voi stessi!