LINEA VERDE - Uliveto intensivo

uonasera amici,
inizio questa discussione in miscellanea affinché ci sia una maggiore visione e poi , se lo crederanno opportuno, i moderatori la sposteranno nella sezione apposita (coltivazioni arboree-ulivi).
Oggi ho trovato, nella trasmissione Linea Verde, una ripresa di un uliveto intensivo in Puglia.
Azienda di 170 ettari ha iniziato, pur mantanendo anche vecchi uliveti ed altre colture varie, un impianto con ulivi d'origine spagnola (allevati in Italia) inserendo al posto dei consueti 400 ulivi per ettaro, 1200 ulivi per ettaro!
Durante le riprese, una macchina trainata da un trattore, cavalcando il filare (ulivi di due anni e mezzo, alti circa mt. 2,50 e già in buona produzione) provvedeva alla raccolta tramite due prese laterali e opposte.
Il figlio del proprietario, dottore in agraria, dichiarava che la produzione era buona e consisteva in 150 quintali per ettaro.
Il padre dichiarava che col vecchio sitema produttivo andavano in perdita, mentre così andava bene. Soprattutto per il tempo risparmiato.
Offro alle vostre considerazioni ed ai vostri pareri tale notizia.

Io sono rimasto molto impressionato. Mi sono meravigliato anche dell'abbondanza....perché.......volevo ordinare dell'olio nuovo in Puglia ma il mio solito fornitore mi ha riferito che una nuova malattia rende scarso il raccolto di quest'anno.
Informazioni d'amici m'hanno dato conferma del fatto. Quindi ho ordinato dell'olio dell'anno scorso, a detta di molti eccellente.

Questi tipi di impianto so essere molto praticati in Tunisia da anni e permettono la meccanizzazione delle operazioni di gestione dell'uliveto

Ho visto anch'io il programma e appena sono apparse le foglie di olivo mi si sono aguzzate orecchie e occhi.


Comincio subito con l'aspetto patetico dei giovanotti con in mano il simbolo del progresso per guardarsi l'un l'altro, che per tutta la trasmissione pareva essere la soluzione miracolo, e come l'ultimo genitore con camicia a righe anch'io dico: " Ma speriamo bene", e per fortuna non ha parlato oltre.

Comunque, ho visto bene l'impianto di olivi di varietà Arbequina, nel guardarli intanto mi è venuto il dubbio che chi ha venduto a me l'Arbequina potrebbe avermi tirato uno dei soliti bidoni, va be ormai ci sono abituato.

Le piante presentavano bene e perfettamente curate con un numero di olive adeguato per piante di "due anni e mezzo", vale a dire messe a dimora 2014 a primavera.
Ben concimate e irrigate, niente vieta che sia tutto vero.

In effetti per i primi anni niente vieta l'ottimismo, se poi sarà anche confermato in seguito, vuol dire che siamo a posto.
L'Arbequina intanto produce con facilità di raccolta meccanizzata, molto buon olio e magari in miscela con qualche olio pugliese potrebbe benissimo venire fuori dal lotto del troppo tutto uguale, che non permette di distinguersi e di conseguenza spuntare prezzi di vendita più favorevoli per il produttore avveduto.
Mai mettere o bastoni tra le ruote dell'innovazione.

Sergio nella secoda riga ti riferisci al resto della trasmissione....con la presenza di tanti giovani.....
Bé in effetti m'é piaciuta l'innovazione e l'intraprendenza...almeno i giovani non stanno a braccia conserte...per il risultato poi si vedrà.
Prendo nota del nome dell'ulivo che hai riportato.....per un non si sa mai...!
Ciao