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Lettera di una laureata forestale su Repubblica

16/07/2012, 18:47

Lo scorso 5 luglio è stata pubblicata sul quotidiano Repubblica e sul sito Repubblica.it la lettera di una giovane laureata forestale fiorentina, che dopo aver cercato disperatamente lavori nel settore forestale nel nostro Paese è approdata in Galles.
Qui, a seguito di un breve periodo di stage, ha avuto la richiesta di un lavoro ben pagato nell’ambito dell’educazione ambientale.

Per leggere l'articolo:http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/07/05/news/io_superlaureata_in_fuga_ero_stanca_di_supplicare_stage-38534555/

Il mio commento:

La nostra è una società vecchia che ha bisogno di un forte rinnovamento! Spero vivamente, una volta finito il mio corso di studi, di poter smentire l'autrice e dimostrare che è possibile lavorare in Italia!
Solo un appunto, forse sbagliato, da chi non ha mai avuto rapporti con il mondo del lavoro: ma perchè non crearselo invece di aspettare che siano gli altri ad offrirtelo?!
A voi i commenti.
Ciao,
Luke

Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

16/07/2012, 19:31

Spero tanto che cambi qualcosa anche in Italia e che tanti giovani europei possano venire anche da noi a lavorare. Lo scambio arricchisce tutti.
Marco

Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

16/07/2012, 19:35

Dimenticavo... spero anche che i nostri bravi giovani laureati, dopo un'eperienza all'estero, possano rientrare in Italia.
Marco

Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

16/07/2012, 21:51

Luke ha scritto:....La nostra è una società vecchia che ha bisogno di un forte rinnovamento!.......

Le rivoluzioni ci sono sempre state, quindi più che vecchia potremmo definirla bloccata dalla paura di rischiare e di mettersi alla prova.
Con l'attuale situazione la maggior parte degli italiani preferisce accontentarsi di quello che attualmente possiede, questo sicuramente non giova all'economia.


Luke ha scritto:... ma perchè non crearselo invece di aspettare che siano gli altri ad offrirtelo?!



Ci sono giovani che hanno fatto lo stesso ragionamento, qualcuno ci ha creduto e alla prima occosione ci ha provato, da quello che ho visto quelli che hanno scelto un settore "sicuro" (bar, macellerie,......) ci sono riusciti.

Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

20/07/2012, 1:07

Davvero una bella lettera! l'Italia è un paese di vecchi che non conta sui giovani capaci!

Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

20/07/2012, 8:58

Ciao a tutti
I mali italiani non sono solo il vecchiume,ma aggiungi : burocrazia,alto livello del rischio per un giovane squatrinato, politiche naif e di brevissima durata,chiusura fortificata come fosse una guerra nei confronti del nuovo da parte di ordini o sodalizi vari, amministrazione pubblica che continua a pretendere fino all'ultimo centesimo senza nulla darti
In altro post un utente di questo forum emigra per ricercare un lavoro adeguato al suo studio/passione (laurea in biologia marina) per paradosso con le migliaia di km di coste che ci ritroviamo non trova uno sbocco
Dalla mia piccola attività artigianale sono nate altre 5 realtà vitali e sane ma la persona più capace ed affidabile al mio fianco per 25 anni non è mai voluta entrare in società e quando ho lasciato ha preferito un lavoro dipendente a stipendio inferiore anzichè proseguire il mio lavoeo ad investimento e rischio zero questo a significare che l'imprenditorialità è una qualità non di tutti
ed ancora sto valutando la possibilità di un piccolo investimento all'estero per un futuro lavoro per mio figlio al momento attuale non riesco a vedere per lui la possibilità di un futuro accettabile, e non dico privo di difficolta, in questo paese dove nonostante la barca faccia acqua c'è ancora chi continua a dondolarsi anzichè remare o tappare la falla. Quindi comprendo chi si rivolge ad un orrizzonte piu vasto,e non credo che sia la cosa piu facile ma dimostrano anche in questo capacità, coraggio, e voglia di rischiare.

Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

20/07/2012, 17:04

gargamella ha scritto:Ciao a tutti
I mali italiani non sono solo il vecchiume,ma aggiungi : burocrazia,alto livello del rischio per un giovane squatrinato, politiche naif e di brevissima durata,chiusura fortificata come fosse una guerra nei confronti del nuovo da parte di ordini o sodalizi vari, amministrazione pubblica che continua a pretendere fino all'ultimo centesimo senza nulla darti

Senza ombra di dubbio ma è anche per colpa dei vecchi, se l'Italia è così non è mica per chi nato ora ma di chi è nata un pò di tempo fa...

Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

20/07/2012, 18:11

allora chiudiamo le università, perchè lo Stato dovrebbe mantenere corsi di studio visto che poi non danno sbocchi?
Ovviamente il mio è un discorso provocatorio, però bisogna riflettere sul perchè tanti laureati dovrebbero arricchire col loro ingegno e il loro lavoro altri paesi e non il nostro che ha investito nelle università. Non ha senso.
Perchè negli altri paesi c'è tanto lavoro ,anche per laureati, e da noi no? Io credo che ci sia qualcosa di sbagliato nel nostro sistema.
Forse perchè da noi trovano lavoro nella pubblica amministrazione solo se sono raccomandati o figli di tizio e caio oppure se hanno una tessera?

Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

20/07/2012, 19:26

Ferri il vecchio è una scorciatoia per racchiudere troppe cose,un forte movimento di rinnovamento ci fu tra gli anni 60/70 perche l'italia era vecchia ed ora questi signori sono quelli che non si schiodano neppure con le stesse bombe che misero ai loro (e miei) tempi, si perchè questi sono l'attuale classe dirigente
Non vedo confrontando i due periodi le proposte nuove la forte voglia dei giovani di mettere in campo la loro energia,spero senza gli stessi errori ideologici, ma spero fortemente che questo avvenga al piu presto

Re: Lettera di una laureata forestale su Repubblica

21/07/2012, 0:20

Siamo il paese con la classe dirigente più vecchia del mondo. Non vedete che tutti i massimi dirigenti sono 70enni e oltre? Altrove i primi ministri sono 40 enni e 50 enni al massimo, da noi sono considerati dei pischelli....
La nostra è una gerontocrazia....
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